LInter supera la Lazio per 2-1 allOlimpico e si rilancia per la corsa allEuropa League. La sfida si sblocca la 7 minuto con Candreva che porta avanti i padroni di casa su assist di Anderson. Al 24 larbitro Massa manda negli spogliatoi Mauricio per un fallo da ultimo uomo su Palacio e sulla punizione successiva al fallo Hernanes batte Marchetti. Nella ripresa al 61 Marchetti frana addosso a Icardi e larbitro concede il rigore allInter. Lestremo difensore biancoceleste viene espulso e vien sostituito tra i pali da Berisha. Il portiere albanese salva la Lazio parando il rigore a Icardi, ma all84 ancora Hernanes non perdona e firma la doppietta personale che vale la vittoria. LInter con questa vittoria sale al settimo posto e si porta a tre lunghezze dalla quinta posizione che vale lEuropa League. La Lazio non centra il sorpasso sulla Roma e resta in terza posizione ad un punto in meno dai cugini romanisti.



E stata una partita ricca di emozioni che ha regalato grande spettacolo, grazie soprattutto a una conduzione di gara da rivedere che ha inciso in maniera netta sullandamento del match.

Nei primi minuti comanda la partita. Dopo lespulsione di Mauricio nel primo tempo e quella di Marchetti nella ripresa resiste per un po, ma alla fine deve cedere ai nerazzurri.



Ribalta lo svantaggio iniziale e riesce a centrare una vittoria fondamentale per i sogni europei.

Nella sua conduzione si segnalano molti errori come in occasione del primo gol nerazzurro.

Il primo tempo di Lazio-Inter, gara valida per la 35^ giornata della Serie A 2014-15, si conclude sul risultato parziale di 1-1. Reti di Candreva allottavo minuto a cui risponde Hernanes al 26. Sfida fondamentale per gli uomini di Pioli che con una vittoria stasera risalirebbero al secondo posto in classifica superando la Roma, fermata nellanticipo del sabato sera dal Milan di Inzaghi. Il tecnico della Lazio Pioli per questa gara sceglie il 4-2-3-1. In porta gioca Marchetti. Difesa a 4 composta sulle fasce da Basta e Radu, mentre al centro Mauricio viene affiancato da Ciani. A centrocampo Parolo e Biglia supportano il tridente composto da Candreva, Mauri e Felipe Anderson. In attacco Miroslav Klose è lunica punta scelta da mister Pioli. LInter si presenta allOlimpico affamata di 3 punti per provare a inseguire lobiettivo Europa League. Mancini per questa sfida fondamentale punta sul 4-3-1-2. Tra i pali cè Handanovic. Al centro della difesa Ranocchia è affiancato da Vidic, mentre sulle fasce arretrate agiscono DAmbrosio e Juan Jesus. A centrocampo in cabina di regia gioca Medel con Kovacic e Guarin a completare il centrocampo. In attacco confermata la coppia argentina formata da Icardi e Palacio, supportati alle spalle dal grande ex della gara Hernanes. Arbitra il sig. Massa.



Dunque si chiudono in pareggio i primi 45 fra Lazio e Inter allOlimpico. E stato un primo tempo ricco di emozioni, a partire dal gol dopo soli 8 minuti di Candreva su assist di Anderson. La Lazio continua a spingere e va vicinissimo al gol con Parolo che si vede respingere prima un tiro da Handanovic e poi un colpo di testa da un intervento miracoloso quasi sulla linea di porta di Ranocchia. Lepisodio chiave che cambia il match accade intorno al 23 minuto con il fallo da ultimo uomo di Mauricio ai danni di Palacio. Larbitro Massa non ha dubbi ed espelle il difensore biancoceleste. Per la Lazio le cose si peggiorano quando Hernanes calcia in modo vincente la punizione e riporta il risultato in parità, con tanto di esultanza che fa imbufalire i suoi ex tifosi. La partita cambia volto e lInter comincia a schiacciare i padroni di casa, ma senza successo. Nel finale le due squadre ci provano, ma il risultato rimane invariato. Vedremo nella ripresa se una fra le due compagini riuscirà a portarsi a casa lintera posta in palio o se entrambe dovranno accontentarsi di un pareggio. MIGLIORE IN CAMPO  LAZIO: PEGGIORE IN CAMPO LAZIO: MIGLIORE IN CAMPO INTER: PEGGIORE IN CAMPO INTER: (Paolo Zaza)

Lazio

Mostra qualche incertezza di troppo e nella ripresa sbaglia completamente l’intervento su Icardi facendosi espellere.

SI concentra maggiormente sulla fase difensiva e a parte qualche piccola sbavatura, nel complesso gioca una partita sufficiente.

Fatica e non poco a reggere l’intera difesa biancoceleste per più di un’ora. Sul secondo gol si lascia infinocchiare insieme a i suoi compagni di reparto.

La sua partita finisce dopo 24 minuti per un intervento su Palacio che gli costa l’espulsione.

Dopo l’inferiorità numerica si sacrifica come difensore centrale e se la cava discretamente, ma sbaglia anche lui in occasione della seconda rete di Hernanes.

E’ autore di una buona partita nonostante giochi con una vigorosa fasciatura per un problema alla caviglia.

Si diletta con ottimi recuperi in fase difensiva ed è sempre pericoloso quando si porta in zona d’attacco. Gioca con intensità e determinazione, tenendo alta la concentrazione fino al fischio finale.

E’ costretto a lasciare il posto in campo a Braafheid dopo 26 minuti.

DAL 26’ BRAAFHEID 5,5: Gioca con molte insicurezze e non sempre prende le decisioni migliori.

Porta la Lazio in vantaggio dopo soli 7 minuti ed è autore di una partita magistrale. Si sacrifica nei momenti più difficili per la sua squadra ed esce stremato.

DAL 77’ KEITA: S.V.

E’ autore di un ottima prova nel primo tempo e fa ammattire la difesa nerazzurra con le sue giocate. Nel secondo tempo perde la bussola ed esce troppo dal gioco biancoceleste.

Nel primo tempo non si rende mai pericoloso e non si intende con i compagni. Nella ripresa ha l’occasione per portare i suoi in vantaggio, ma sbaglia clamorosamente tutto solo contro Handanovic.

DAL 63’ BERISHA 6,5: Ha il merito di parare il rigore ad Icardi mantenendo la Lazio in partita.

All.PIOLI 6: Le due espulsioni gli rendono il compito più difficile del previsto. La sua squadre regge bene per più di un’ora, sfiorando anche il gol, ma nel finale deve arrendersi all’assedio dei nerazzurri.

Inter

Compie numerosi interventi provvidenziali e la vittoria finale è in buona parte per merito suo.

Si vede poco in fase offensiva e fatica moltissimo contro Candreva.

E’ attento in difesa e nel primo tempo è autore di un miracoloso intervento sulla linea che mantiene la sua squadra in partita.

Nei primi minuti va in difficoltà insieme a tutta la difesa, ma con il passare dei minuti si riprende e gioca bene. Nel finale la sua esperienza giova tantissimo alla sua squadra.

D’AMBROSIO 6,5: In occasione del primo gol lascia un buco in difesa che Felipe Anderson sfrutta subito. E’ autore comunque di una buona partita in entrambe le fasi e crea numerosi pericoli alla Lazio con i suoi cross in attacco.

Dal 68’ NAGATOMO 6: Entra bene in partita e partecipa alla festa nerazzurra finale.

Svolge il suo compitino senza mai azzardare una giocata rischiosa.

Nella ripresa cambia gli equilibri in mezzo al campo con ottime giocate e disputa un’ottima partita.

Nel primo tempo gioca una gara sufficiente e si rende pericoloso per gli avversari con le sue conclusioni dalla distanza. Si fa male prima del duplice fischio e viene sostituito durante l’intervallo.

DAL 45’ PODOLSKI 5,5: Ci prova spesso con conclusioni personali, ma ha scarso successo.

Si carica sulle spalle la squadra dopo lo svantaggio e con grandi giocate dimostra alla sua vecchia società di essere ancora il campione che tutti conosciamo. Segna i due gol decisivi e non sbaglia praticamente nulla. Man of the match.

Gioca una buona partita. Spesso è troppo altruista e sceglie di servire i compagni, invece che calciare da ottime posizioni. Pregevole l’assist di tacco con cui serve Hernanes in occasione del secondo gol nerazzurro.

DAL 91’ BROZOVIC: S.V.

Si mangia una clamorosa palla gol nel primo tempo. Nella ripresa si conquista il rigore, ma calcia malissimo il penalty. Giornata no.

All.MANCINI 6: La sua squadra fatica molto a portare a casa il risultato, nonostante il doppio vantaggio numerico in campo, ma alla fine i grandi campioni della sua squadra fanno la differenza.

 

(Paolo Zaza)