E’ successo un pò di tutto nel posticipo domenicale dello stadio Olimpico, dove l’Inter ha battuto la Lazio con il risultato finale di 1-2. Da segnalare in primis la doppietta dell’ex Hernanes, che ha ribaltato l’iniziale vantaggio biancoceleste siglato da Candreva. In mezzo anche due espulsioni, quelle dei laziali Mauricio e Marchetti, un grande assist di tacco da parte di Palacio e un rigore parato da Etrit Berisha a Icardi (nell’occasione è maturato il secondo giallo e quindi il rosso a Marchetti). Alla fine sorride l’Inter che si mantiene a 2 punti dal sesto posto della Sampdoria, mentre la Lazio rimane terza a meno 1 dalla Roma.
Mezzo passo falso del Napoli che impatta sul 2-2 allo stadio Ennio Tardini di Parma. Punto meritato per i padroni di casa che hanno tenuto testa ai più quotati partenopei, anche grazie alle belle parate del portiere Mirante nel secondo tempo. A segno Palladino (nato proprio a Napoli) e il cileno Jorquera per il Parma, Gabbiadini e Mertens per il Napoli. Pochi i cartellini estratti dall’arbitro Giacomelli, giusto 3. 6 sono invece le sostituzioni effettuate nell’arco della gara, tutte nel secondo tempo. Dopo il pareggio del Tardini il Parma è salito a quota 17 punti mentre il Napoli si è portato a 60.
Empoli-Fiorentina, valida per la 35^ giornata del campionato di Serie A, finisce 2-3I viola vincono una partita combattutissima per 3-2 sono determinanti Ilicic con una doppietta e Salah che entrato nella ripresa ha cambiato letteralmente passo alla sua squadra. Dall’altra parte invece vanno a segno Saponara e Levan Mchedlidze che per la seconda volta in stagione segna dopo pochissimi secondi dal suo ingresso in campo (nella prima occasione erano passati 14 secondi, oggi qualcosa in più: 24). Nel finale pericoloso in un paio di occasioni Valdifiori ma il risultato non cambia più e la Fiorentina si riavvicina al quarto posto in classifica.
Il ‘Barbera’ come palcoscenico, inondato da un sole caldo ed estivo; Palermo ed Atalanta come attori protagonisti, ognuno con il proprio ruolo ma entrambi fondamentali per dare vita ad un pomeriggio a tratti folle di calcio e adrenalina. Il risultato è un 2-3 finale che per poco non ricalca in tutto e per tutto il 3-3 dell’andata, con andamento esattamente opposto (allora fu il Palermo ad andare sul 3-1 e farsi rimontare). Il tutto tra allunghi, riprese e nodi cruciali di svolta: il doppio colpo nerazzurro ed il risveglio palermitano di fine primo tempo, come primo atto. Il 3-1 di Gomez, fondamentale, seguito dall’espulsione di Avramov e dalla nuova inversione di marcia, che porta però al vicolo cieco dell’errore dagli 11 metri di Belotti, come secondo atto. E infine il sipario sul terzo e ultimo atto, che nonostante il sigillo di Rigoni e i tentativi del Palermo premia con l’applauso (ideale) del pubblico pagante i bergamaschi, ad un soffio dalla salvezza. Decisivo, per questo obiettivo, l’arrivo di Reja, che in 10 partite ha raccolto 13 punti perdendo solo una volta. E oggi, con ogni probabilità, ha avviato un futuro a tinte nerazzurre a cui manca solo il timbro del punticino finale per l’ufficilità.
La Sampdoria asfalta l’Udinese 4-1 e si avvicina concretamente alla qualificazione in Europa League. La prima vera occasione della partita arriva dopo 13′ con il destro esplosivo di Guilherme dalla distanza che termina ampiamente fuori. Cinque minuti dopo rispondono i blucerchiati con una conclusione di Palombo che finisce non troppo distante dal palo destro. Al 21′ si fa vivo Eto’o con un tiro da posizione defilata ma Karnezis blocca senza problemi. Al 25′ passa la Sampdoria: Wszolek va via con grande facilità ai difensori bianconeri, mette al centro per Soriano che insacca con un tocco di precisione sotto porta. Poco dopo la Sampdoria sfiora il gol con Duncan ma la sfera termina a pochi passi dal palo. I padroni di casa provano a reagire e mettono i brividi a Viviano con un colpo di testa di Kone sul corner battuto da Di Natale. Nella ripresa la truppa di Mihajlovic parte forte e crea una tripla occasione da gol nella stessa azione con Muriel che impegna Karnezis, con Duncan che timbra il palo e ancora con la botta sicura del colombiano respinta sulla linea di porta dalla difesa bianconera. L’Udinese reagisce e va in gol con Therau ma il guardalinee alza la bandierina del fuorigioco. Si risveglia la Sampdoria che firma il raddoppio con un piattone di Soriano. I padroni di casa appaiono stanchi e demotivati, ne approfittano ancora i blucerchiati con Acquah che sfrutta gli spazi lasciati liberi dagli avversari e cala il tris. Nei minuti finali l’Udinese conquista un penalty e accorcia con Di Natale. Si chiude con il 4-1 di Acquah che fa esplodere di gioia la panchina blucerchiata.
Cesena-Sassuolo si è conclusa con il punteggio di 2-3 per gli ospiti, in grado di ribaltare il doppio svantaggio maturato nella prima frazione di gioco. Nel primo tempo Sassuolo distratto, Cesena grintoso e concentrato: al 15′ padroni di casa in vantaggio con Defrel, che finalizza al meglio un lancio illuminante di Cascione, prende il tempo alla distratta coppia difensiva ospite e dribbla Consigli in uscita, prima di depositare a porta vuota. Il Sassuolo reagisce ma non riesce a rendersi pericoloso anzi scopre il fianco alle ripartenze bianconere: al 29′ Brienza finalizza un contropiede, dopo aver ridicolizzato Acerbi e Consigli, battuto con un tocco morbido sul primo palo, dopo aver fintato il tiro incrociato. Nel secondo tempo il Sassuolo entra in campo con tutt’altro piglio e riesce a recuperare lo svantaggio nei primi minuti: al 48′ azione personale di Berardi, che salta in dribbling tre uomini e serve Zaza che spalle alla porta riesce a girarsi velocemente con un colpo di tacco, ad eludere la marcatura dei difensori bianconeri e a battere, da distanza ravvicinata, l’incolpevole Agliardi. Il Cesena reagisce ma non riesce a produrre azioni pericolose: al 69′ il nuovo entrato Tabanelli perde palla a centrocampo, Missiroli avanza indisturbato prima di scagliare un bolide, di controbalzo, imparabile. Il Cesena, nel finale, si lancia all’attacco e riesce a creare due grandi occasioni da gol con De Feudis e Cascione, che non riescono a segnare da distanza ravvicinata: nelle due occasioni Consigli compie due grandi interventi, mostrando al tempo stesso grande reattività e coraggio. Nel finale Di Carlo mette in campo anche Djuric, che si fa valere sulle palle alte, e il Cesena si rende pericoloso sui calci piazzati ma il risultato non cambia: il Sassuolo espugna il Manuzzi, vincendo per 2-3 e condannando i romagnoli alla retrocessione in serie B. Il Cesena esce dal campo a testa alta, applaudito dai propri tifosi che hanno apprezzato il grande impegno. La squadra di Di Carlo ha dimostrato di non valere la serie A ma, salvo smantellamenti, reciterà un ruolo da sicura protagonista nel prossimo campionato di Serie B.
Il derby di Verona termina con il risultato di 2-2. Pronti, via. Il Chievo si porta subito in vantaggio approfittando di un gravissimo errore della difesa dell’Hellas. Lancio dalla trequarti di Birsa per Pellissier che sovrasta un immobile Moras e serve sul secondo palo a Paloschi la facile sponda del vantaggio. L’ex attaccante del Milan, lasciato solissimo da Rodriguez e Agostini, non ha difficoltà a infilare con un colpo di testa un incolpevole Benussi. La risposta del Verona arriva da calcio piazzato e nell’occasione la difesa del Chievo si dimostra tale e quale a quella avversaria: punizione dalla sinistra di Hallfredsson che trova la zuccata sul primo palo di Juanito Gomez. Il pareggio ridà fiducia agli uomini di Mandorlini che centrano il sorpasso sempre da fermo: punizione del solito Hallfredsson, questa volta da posizione centrale, che che trova l’insaziabile Toni ad anticipare Biraghi per il sorpasso del Verona. La gara sembra avviarsi alla conclusione ma al 39’Rodriguez frana addosso a Pellissier in piena area: rigore per il Chievo sacrosanto. Dal dischetto Pellissier trova il pareggio. Prima dell’intervallo Toni regala un’altra emozione al pubblico del Bentegodi colpendo una clamorosa traversa su un bel suggerimento di Jankovic. Nella ripresa ci sono ben pochi spunti da segnalare: dopo un primo tempo di fuoco le due squadre hanno tirato i remi in barca. Tra le due, meglio il Chievo decisamente più tonica ma incapace di costruire nitide palle gol. Al 46′ Pellissier fa venire i brividi a Rafael mentre al 53′ Schelotto lascia partire un tiro potente che non trova di un niente lo specchio della porta. Nel finale, in pieno recupero, lo stesso Schelotto è bravo a impostare un contropiede fulmineo; l’ex Inter serve dalla parte opposta Botta che conclude a colpo sicuro trovando la deviazione di Rafael in corner. Ai punti, meglio il Chievo rispetto all’Hellas Verona: gli scaligeri non si sono mai visti nella ripresa. (Federico Giuliani)
Il Milan torna a vincere in casa contro la Roma di Garcia dopo un astinenza di cinque turni. Decidono i gol di Van Ginkel e Destro, per i giallorossi accorcia inutilmente Totti dal dischetto a venti minuti dalla fine. La prima emozione della gara arriva al 3′ con De Rossi che calcia di potenza da fuori senza trovare la porta. Dieci minuti dopo risponde il Milan con Honda ma De Sanctis si oppone prontamente. I rossoneri fanno la partita, i capitolini restano schiacciati nella propria metà campo. Al 17′ la Roma sfiora il gol con Manolas che colpisce un palo grazie ad uno stacco aereo sugli sviluppi di un corner. Al 37′ De Sanctis dice di no al colpo di testa a botta sicura di Bonaventura. Passano tre minuti e si concretizza il vantaggio del diavolo: Honda confeziona un bell’assist per Van Ginkel che infila De Sanctis con un piattone sul primo palo. Il secondo tempo si apre immediatamente con un velenoso destro al volo di Florenzi che mette i brividi a Lopez. Il Milan controlla e macina gioco e al 59′ realizza il bis: discesa di Honda sulla fascia, cross per Destro che concretizza con un bel colpo di testa. Garcia inserisce Iturbe al posto di Ibarbo ma è ancora il Milan a sfiorare il gol con una conclusione angolata di Bonaventura. Al 70′ De Jong atterra Iturbe in area, Tagliavento fischia il rigore e la Roma rientra in gara con l’esecuzione di Totti. Finale infuocato con i giallorossi galvanizzati dalla rete ma il Milan, pur soffrendo, tiene fino al novantaquattresimo.
Il primo anticipo della trentacinquesima giornata di Serie A vede un pareggio in Juventus-Cagliari per 1-1. Le reti sono state firmate da Paul Pogba e Luca Rossettini. La Juventus gioca un grande primo tempo con ritmo e intensità, ritrovando un Pogba che sa essere decisivo. Il francese segna con un tiro da fuori molto potente, aprendo così la gara. Nella ripresa poi la Juventus cala, il Cagliari ci prova e arriva il pareggio di Rossettini nei minuti finali, prima il difensore prende il palo con un colpo di testa e sulla respinta arriva per segnare il gol del definitivo 1-1. Poco da segnalare come info per il Fantacalcio: Padoin portge palla a Pogba, non c’è assist di Avelar perché Rossettini colpisce il palo prima di ribadire in rete. Due soli ammoniti da parte dell’arbitro Peruzzo: si tratta di Avelar e Marchisio.
Van Ginkel (M) al 40’ p.t.; Destro (M) al 14’, Totti ( R ) su rig. al 28’ s.t.
Diego Lopez; Abate, Alex (Mexes dal 40’ s.t.), Paletta, Antonelli (dal 21’ s.t. Bocchetti); Van Ginkel, N. De Jong, Poli; Honda, Destro (dal 29’ s.t. Pazzini), Bonaventura. (Abbiati, Gori, C. Zapata, Bonera, Mastalli, Felicioli, Suso, Modic, Mastour). All. Inzaghi.
De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Torosidis; Nainggolan, De Rossi, Pjanic (dal 25’ s.t. Totti); Ibarbo (dal 15’ s.t. Iturbe), Doumbia, Gervinho (dal 30’ p.t. Ljajic). (Skorupski, Yanga-Mbiwa, A. Cole, Holebas, Barlazaretti, S. Keita, L. Paredes, Salih Uçan, Sanabria). All. Garcia.
Tagliavento di Terni. NOTE
Ammoniti: Torosidis (R), Pjanic (R), Florenzi (R), Abate (M), Mexes (M), Destro (M), Alex (M)
Espulso: F. Inzaghi.
Marcatori: 45′ Pogba (J), 85′ Rossettini (C)
Assist: Padoin
Juventus (4-3-3): Storari; Romulo, Barzagli, Ogbonna, Padoin; Pereyra (75′ Vitale), Marchisio (59′ Sturaro), Pogba (63′ De Ceglie); Pepe, Matri, Coman. (Buffon, Bonucci, Chiellini, Evra, Lichtsteiner, Marrone, Morata, Llorente) All. Allegri.
Cagliari (4-3-1-2): Brkic; Balzano, Rossettini, Ceppitelli (73′ Diakitè), Avelar; Joao Pedro, Crisetig, Donash (68′ Sau); Ekdal; Farias, Cop (77′ Longo). (Colombi, Cragno, Barella, Capuano, Murru, Pisano, Conti, Cossu) All. Festa.
Arbitro: Peruzzo
Ammoniti: 32′ Avelar (C), 57′ Marchisio (J)
15′ Defrel (C), 29′ Brienza (C), 48′ Zaza (S), 51′ Taider (S), 69′ Missiroli (S).
Agliardi; Perico, Capelli, Krajnc, Renzetti; Carbonero, De Feudis (69′ Tabanelli), Cascione (85′ Cazzola); Brienza; Defrel, A. Rodriguez (78′ Djuric). Allenatore Domenico Di Carlo.
Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini, Missiroli (94′ Chisbah), Taider; D. Berardi (85′ Natali), Zaza, N. Sansone (70′ Floro Flores). Allenatore Eusebio Di Francesco
Arbitro: Luca Banti
Brienza (C), Carbonero (C).
(primo tempo 2-2)
9’Paloschi (C), 19’Juanito Gomez (V), 25’Toni (V), 39’rig.Pellissier (C)
Pellissier (C), Hallfredsson (2, V)
Bizzarri; Schelotto, Cesar, Dainelli, Biraghi (83’Sardo); Birsa (58’Botta), Izco, Radovanovic, Hetemaj (12’Cofie); Paloschi, Pellissier. A disp.: Bardi, Seculin, Gamberini, Pozzi, Christiansen, Vajushi, Fetfatzidis, Frey, Meggiorini. All.Maran.
Benussi; Pisano, Rodriguez, Moras, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson (65’Campanharo. Dall’84’Nico Lopez); Jankovic, Toni, Juanito Gomez (65’Valoti). A disp.: Benussi, Gollini, Sorensen, Saviola, Lazaros, Marques, Fernandinho, Martic, Fares. All.Mandorlini.
Nicola Rizzoli (sezione di Bologna)
3’Hetemaj (C), 3’Jankovic (V), 5’Obbadi (V), 17’Schelotto (C), 20’Toni (V), 27’Gomez (V), 75’Tachtsidis (V), 84’Cesar (C)
Ujkani, Vitiello, G. Gonzalez, Andelkovic (dal 34′ Quaison), Rispoli, L. Rigoni, Jajalo (dal 77′ Maresca), Chochev, Lazaar (dal 59′ Daprelà), Vazquez, Belotti. All. Iachini
Avramov, Zappacosta, Masiello, Biava (dal 61′ Benalouane), Dramé, D’Alessandro (dal 56′ Frezzolini), Migliaccio, Baselli (dal 46′ Cigarini), Carmona, A. Gomez, Pinilla. All. Reja
Calvarese di Teramo RETI: 6′ Baselli e 17′ aut. Andelkovic (A) – 42′ Vazquez (P) – 50′ A. Gomez (A) e 68′ L. Rigoni (P)
Gonzalez (P) – Zappacosta e Biava (A)
Avramov (A) per fallo da chiara occasione da rete su Vazquez
Marcatori: 25′ e 62′ Soriano (S), 80′ Acquah (S), 87′ Di Natale (U), 90′ Duncan (S).
UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Domizzi, Piris; P. Kone (57′ Aguirre), Pinzi, Hallberg (72′ Heurtaux); Guilherme; Geijo (46′ st Thereau), Di Natale. All. Stramaccioni.
Viviano; Wszolek (75′ Cacciatore), Silvestre, Munoz, Regini (81′ A. Coda); Acquah, Palombo, Duncan, Soriano; Muriel, Eto’o (56′ st L. Djordjevic). All. Mihajlovic.
Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi.
Marcatori: 4′ Ilicic (F), 28′ Saponara (E), 57′ Salah (F), 68′ Ilicic (F), 77′ Mchedlidze (E)
Assist: Badelj (F), Ilicic (F), Saponara (E)
Sepe; Hysaj, Rugani, Tonelli, Laurini; Croce (64′ Zielinski), Valdifiori, Vecino; Saponara; Maccarone (77′ Mchelidze), Pucciarelli (72′ Tavano). (Pugliesi, Bassi, Signorelli, Assane, Verdi, Barba, Brillante, Somma). All. Sarri
Neto; Richards (67′ Savic), Gonzalo Rodriguez, Basanta, J. Vargas; Badelj, Pizarro, Aquilani; Bernardeschi (46′ Salah), Ilicic; Gilardino (61′ Mati) (Tatarusanu, Kurtic, Joaquin, Diamanti, Borja Valero, Pasqual, Marcos Alonso, Mario Gomez, Rosi). All. Montella
Arbitro: Andrea Gervasoni
Ammoniti: 24′ Badelj (F), 33′ J. Vargas (F), 83′ Mchelidze (E)
(primo tempo 2-1)
Marcatori: 9’Palladino (P), 28’Gabbiadini (N), 33’Jorquera (P), 72’Mertens (N)
Assist: Hamsik (N)
Parma (4-3-3): Mirante; Cassani (73’Costa), P.Mendes, Feddal, Gobbi; J.Mauri (79’Ghezzal), Jorquera (70’Mariga), Nocerino; S.Varela, Palladino, Lila (Iacobucci, Bertozzi, Lucarelli, M.Esposito, Lodi, Galloppa, Broh, M.Coda). All.Donadoni.
Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Albiol, Koulibaly, Strinic; Gargano (57’Higuain), Inler (75’David Lopez); Gabbiadini, Hamsik, Mertens; D.Zapata (52’Callejon) (Rafael Cabral, Colombo, Britos, Maggio, Mesto, Ghoulam, Jorginho, Insigne). All.Benitez.
Arbitro: Piero Giacomelli (sezione di Trieste)
Ammoniti: 22’P.Mendes (P), 52’Lila (P), 82’Albiol (N)
(primo tempo 1-1)
Marcatori: 8’Candreva (L), 26’Hernanes (I), 84’Hernanes (I)
Assist: Felipe Anderson (L), Palacio (I)
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Ciani, Radu; Biglia, Parolo; Candreva (77’Keita B.), S.Mauri (28’Braafheid), Felipe Anderson; Klose (63’Berisha) (Strakosha, Gentiletti, Cavanda, Pereirinha, Ledesma, Onazi, Cataldi, F.Djordjevic, Perea). All.Pioli.
Inter (4-3-1-2): Handanovic; D’Ambrosio (68’Nagatomo), Vidic, Ranocchia, Juan Jesus; Guarin (46’Podolski), Medel, Kovacic; Hernanes; Palacio (91’Brozovic), Icardi (Carrizo, Andreolli, Felipe, Santon, Dimarco, Gnoukouri, Shaqiri, Puscas, Bonazzoli). All.Mancini.
Arbitro: Davide Massa (sezione di Imperia)
Ammoniti: 12’D’Ambrosio (I), 24’S.Mauri (L), 27’Marchetti (L), 67’Hernanes (I), 71’Biglia (L), 92’Nagatomo (I)
Espulsi: 24’Mauricio (L) per gioco scorretto, 61’Marchetti (L) per somma d’ammonizioni (proteste e gioco scorretto)