Bisogna dire che i corridori italiani si stanno mettendo in luce in questo Giro d’Italia 2015. Oggi nella quarta tappa Chiavari-La Spezia di 150 chilometri ha vinto Davide Formolo, 22 anni, alla sua prima stagione da professionista. Ha vinto staccando un gruppetto di corridori in fuga prima della salita finale; un corridore interessante alla prima vittoria al Giro d’Italia, con tante prospettive per il futuro. Dietro è rimasto tutto immutato, perchè di fronte all’azione di Formolo non è successo niente tra i favoriti del successo alla “Corsa rosa”. Tutto, potremmo dire, tranne i secondi di distacco accumulati da Rigoberto Uran rispetto ai big della corsa (ma il colombiano è comunque ancora in piena corsa). Domani primo arrivo in salita con la tappa La Spezia-Abetone di 152 chilometri. Per commentare la quarta tappa del Giro d’Italia 2015 abbiamo contattato il team manager della Androni Sidermec, Gianni Savio. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net.
Davide Formolo, una grande vittoria: cosa ne pensa? Una bella vittoria quella di Formolo, appena passato dai dilettanti ai professionisti: è stato bravo perchè ha saputo scattare al momento giusto superando la resistenza di corridori più collaudati di lui.
A 22 anni soltanto, la vittoria nella tappa del Giro: cosa potrà fare in Italia? Non lo so, ma le possibilità di Formolo di far bene sono molto grandi, potrebbe veramente centrare traguardi significativi, di grande importanza.
Dopo il successo di Viviani il ciclismo italiano ancora protagonista… E’ un buon momento e penso proprio che questo Giro sarà molto interessante, pieno di novità con tante cose che potranno succedere.
Ci sono corridori importanti e promettenti anche nella sua squadra, la Androni-Sidermec: ce ne parla? C’è Gianfranco Zilioli, al suo primo anno da professionista: da stagista quando era ancora dilettante (è una cosa possibile fare le gare da professionista in categorie diverse) vinse nel 2013 il Gran Premio Industria e Commercio. Non so cosa potrà fare in questo Giro, garantisco però che è un ottimo corridore.
Poi ci sono anche velocisti di buon livello… Sì, come Oscar Gatto e Davide Apollonio, sprinter ideali per tappe combattute, non per volate di gruppo dove si confrontano i migliori specialisti.
Voi dell’Androni del resto siete una squadra che attacca sempre… Lo facciamo ogni giorno, vogliamo vincere una, anche più di una tappa, non ci arrendiamo mai. In questi due giorni ci è mancato un po’ il nostro capitano Franco Pelizzotti, vittima di crampi. Abbiamo dovuto aiutarlo, una crisi comunque può capitare a tutti.
Parlando di altro: buona la prova anche di Visconti oggi che ha cercato di tenere il passo Formolo? Ha fatto bene, ha fatto la sua parte fino in fondo nella tappa di oggi. Peccato non sia riuscito a vincere la volata.
Le è piaciuto come ha corso Aru? Sì, Fabio è stato bravo ha saputo correre con personalità tenendo il passo dei migliori corridori.
Si aspettava un Uran così in crisi? In effetti no, non pensavo che pagasse questo distacco nei confronti degli altri big della classifica del Giro.E’ ancora in corsa, ma oggi è mancato.
Chi l’ha particolarmente impressionata poi? Johan Esteban Chaves. Il corridore con il numero 133, il vincitore del Tour de l’Avenir 2011, ha fatto molto bene. Lo conosco perchè sono stato commissario tecnico della nazionale della Colombia e posso veramente dire che è un ottimo corridore.
Simon Clarke in rosa, l’Australia grande protagonista… Direi di sì, la maglia rosa di Clarke lo conferma: c’è una grande squadra, c’è una nazione che ormai è una delle migliori nel ciclismo mondiale.
Domani una tappa importante: La Spezia-Abetone, cosa si aspetta? Non sarà una tappa decisiva perchè l’Abetone non è una salita impossibile, ma chi domani perderà terreno non vincerà il Giro.
(Franco Vittadini)