La terza tappa del 98 giro d’Italia da Rapallo a Sestri Levante, passando per Chiavari, è stata vinta dall’australiano Michael Matthews (Orica GreenEdge) che ha così conservato la maglia rosa, bruciando in volata Fabio Felline, corridore ligure della Trek Factory Racing, e Philippe Gilbert (Bmc Racing Team), l’ex campione del mondo belga che si trova terzo in classifica generale a soli dieci secondi di ritardo.
La Rapallo-Sestri levante, lunga 136 km era la tappa più breve del giro, ma è risultata piuttosto impegnativa; si è snodata completamente in territorio ligure, nell’entroterra, era caratterizzata da due Gran premi della montagna: il Colle Caprile a 24 km circa dalla partenza, classificato di 3a categoria, e quello di Barbagelata di 2a categoria (pendenza media 8,1% con punte del 12%). Il percorso è stato reso faticoso da molti saliscendi almeno nei primi 100 km, con una serie continua di curve, e da discese ripide e piuttosto tecniche per un totale di ben 2300 m di dislivello. Solo l’ultimo tratto è diventato pianeggiante, sulla via Aurelia, con una galleria poco prima di Sestri Levante. Da segnalare anche i due traguardi volanti di Torriglia e Montebruno. Il via alle 13,35 seguito dalla prima salita verso Ruta. Nei primi km di corsa un nutrito gruppo di ciclisti, fra i quali il belga Gilbert e i nostri Francesco Gavazzi e Diego Ulissi, lascia il gruppo e comincia una lunga fuga. A colle Caprile transita per primo Edoardo Zardini della Bardiani-Cfs. Il guppetto però man mano ha perso componenti: dei 25 iniziali ne sono rimasti solo una decina, preceduti dal russo Kochetkov della Katusha che passa per primo sul Gran Premio della Montagna di Barbagelata aggiudicandosi la maglia azzurra davanti a Diego Ulissi e Simon Clarke. Il gruppo segue a meno di un minuto di ritardo, tenta di uscirne Stefano Pirrazzi della Bardiani-Cfs, ma la caduta della catena gli fa perdere istanti preziosi e viene ripreso; anche i battistrada sono raggiunti ad appena 2 km dall’arrivo. A dettare il ritmo del gruppo la Tinkoff: la squadra di Alberto Contador. Il gruppo ha poi proseguito verso la volata, dove ha prevalso la maglia rosa.
Ma la notizia che ha dominato la tappa creando ansia ed apprensione, è stata la caduta a circa 38 km dal traguardo del lucano Domenico Pozzovivo. Subito dopo il secondo Gran premio della montagna, lungo la discesa di Barbagelata, a circa 40 km dal traguardo, è scivolato e ha battuto violentemente la testa sull’asfalto, rimanendo a terra immobile e sanguinante. Soccorso, prima da uno spettatore e subito dopo dal dottor Massimo Branca, è stato caricato prima su un’ambulanza, poi i sanitari hanno ritenuto necessario trasportarlo in elicottero a Genova. Le sue condizioni non risultano gravi: il trentaduenne capitano della francese Ag2r, ha riportato un trauma facciale, e ferite al volte che hanno reso necessaria l’applicazione di alcuni punti di sutura, ma non ci sono fratture. Rimarrà in ospedale per osservazioni. Per lo sfortunato scalatore l’avventura rosa è terminata.Mentre Pozzovivo veniva trasportato in ospedale, lungo viale Mazzini a Sestri Levante Felline, uno dei migliori talenti italiani, sperava di giungere primo al traguardo, ma è stato prepotentemente battuto da Matthews, che ha conquistato la sua prima vittoria in questo giro. Lo scorso anno aveva vinto la tappa di Montecassino e indossato la maglia rosa per sei giorni nella prima settimana. Delusione anche per Gilbert che non ha avuto un compagno di squadra ad aiutarlo a raggiungere il traguardo dopo la lunga fuga.In classifica generale Matthews precede a soli 6″ il compagno di squadra Simon Clarke, anch’egli australiano. Terzo Simon Gerrans, al quarto posto Esteban Chaver. La maglia rossa (indossata dal primo nella classifica a punti) è ancora di Andrea Viviani della SKY, mentre la maglia azzurra (miglior scalatore) è passata a Pavel Kochetkov russo della Katusha. A 17″ Countador che oggi, a detta degli osservatori, con la sua squadra ha tenuto in piedi il giro. Con la quarta tappa da Chiavari a La Spezia, il giro lascia la Liguria.