La vittoria del russo Ilnur Zakarin ha sigillato l’undicesima tappa Forlì-Imola. Il corridore della Katusha ha mostrato tutte le sue qualità staccando i compagni di fuga sul Gpm di Tre Monti e arrivando da solo sul traguardo all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, staccando gli inseguitori di ben 53″. Dunque è lui il grande protagonista di una tappa nella quale forse ci si attendeva qualcosa di più dai big: l’Astana come al solito ha piazzato un uomo nella fuga – stavolta Diego Rosa – ma poi Fabio Aru non si è mosso in prima persona; Alberto Contador ha gestito la situazione accontentandosi di uno scatto a pochi metri dall’ultimo passaggio in vetta a Tre Monti per affrontare al meglio la discesa, mentre Rigoberto Uran ha almeno evitato guai peggiori riuscendo a rientrare dopo una caduta. Tanta fatica con pochissimi risultati per Ryder Hesjedal, che era il meglio piazzato in classifica fra gli uomini in fuga: alla fine infatti i big sono arrivati a soli 9″ dagli inseguitori di Zakarin. 



Il russo Ilnur Zakarin ha vinto l’undicesima tappa Forlì-Imola. Il corridore della Katusha ha piazzato lo scatto decisivo sul Gpm di Tre Monti nel penultimo passaggio sulla salita del circuito finale: un’ottima azione che ha dimostrato tutte le qualità di Zakarin, che ad inizio mese aveva vinto a sorpresa il Giro di Romandia. Nulla da fare dunque per gli altri compagni di fuga, che si sono dovuti accontentare di sprintare per il secondo posto, andato al colombiano Carlos Betancur davanti a Franco Pellizotti, terzo. Pochi secondi più dietro è arrivato il gruppo con tutti i migliori: da segnalare la caduta di Rigoberto Uran, che però è riuscito prontamente a rientrare, e uno scatto di Alberto Contador all’ultimo passaggio sul Tre Monti, con però il solo obiettivo di affrontare in testa la discesa.



Sempre più nel vivo l’undicesima tappa Forlì-Imola di 153 km, al cui traguardo mancano circa 25 km. Davanti restano all’attacco sette degli iniziali dieci fuggitivi: si tratta di Carlos Betancur della Ag2R La Mondiale, Franco Pellizotti della Androni-Sidermec, Diego Rosa della Astana, Beñat Intxausti della Movistar, Ryder Hesjedal della Cannondale-Garmin, Ilnur Zakarin della Katusha e Steven Kruijswijk della Lotto NL-Jumbo. La Bmc aveva lavorato a fondo riducendo a meno di un minuto il loro vantaggio, poi però ha mollato e dunque il vantaggio adesso è di circa un minuto e mezzo: in mezzo c’è proprio un uomo della squadra di Philippe Gilbert, cioè lo svizzero Kung, dunque a questo punto toccherà ad altre squadre incaricarsi dell’inseguimento.



Molte emozioni nell’undicesima tappa Forlì-Imola di 153 km, che vede sempre protagonista la fuga di dieci attaccanti. Ricordiamo i loro nomi: Carlos Betancur e Matteo Montaguti della Ag2R La Mondiale, Franco Pellizotti della Androni-Sidermec, Diego Rosa della Astana, Marek Rutkiewicz della CCC Sprandi, Beñat Intxausti e Ruben Fernandez della Movistar, Ryder Hesjedal della Cannondale-Garmin, Ilnur Zakarin della Katusha e Steven Kruijswijk della Lotto NL-Jumbo. Grande battaglia fra loro anche per i punti del Gpm del Valico del Prugno, dove Betancur ha preceduto Intxausti e Kruijswijk: tutti puntano alla maglia azzurra, ma lo spagnolo ci è rimasto male perché se fosse passato per primo avrebbe superato il tedesco Geschke (non presente nella fuga di oggi). Nel gruppo dei big – che sta riducendo il ritardo dagli attaccanti – nessun attacco ma grande bagarre soprattutto in discesa, quando il plotone si era spezzato in tre tronconi: Fabio Aru era rimasto nel secondo e Richie Porte nel terzo, ma alla fine il gruppo è tornato compatto. Ormai siamo alle porte di Imola: sta per iniziare il primo dei tre giri del circuito finale, che ci riserverà ancora difficoltà ed emozioni…

Fin dalle primissime battute c’è grande battaglia nell’undicesima tappa Forlì-Imola di 153 km, una delle frazioni più interessanti di questo Giro. Dopo il primo sprint intermedio di Castrocaro, vinto da Giacomo Nizzolo su Elia Viviani e Nicola Boem, è partita la fuga. Dopo vari scatti e allunghi, alla fine si è formato un gruppo di dieci attaccanti: Carlos Betancur e Matteo Montaguti della Ag2R La Mondiale, Franco Pellizotti della Androni-Sidermec, Diego Rosa della Astana, Marek Rutkiewicz della CCC Sprandi, Beñat Intxausti e Ruben Fernandez della Movistar, Ryder Hesjedal della Cannondale-Garmin, Ilnur Zakarin della Katusha e Steven Kruijswijk della Lotto NL-Jumbo. Dunque un attacco con molti uomini di primissimo piano, ma in particolare spicca la presenza di Rosa, compagno di squadra di Fabio Aru. Le premesse sono molto interessanti… 

Appena iniziata l’undicesima tappa Forlì-Imola di 153 km di questo Giro: una frazione molto delicata dal momento che in pratica non ci sarà mai pianura, continui saliscendi con salite brevi ma spesso molto dure e discese altrettanto insidiose. Una frazione da non perdere perché sicuramente ci sarà battaglia fin dai primi chilometri, sia per la vittoria di tappa sia per la classifica che ieri è cambiata in modo inaspettato.

Oggi l’undicesima tappa Forlì-Imola di 153 km sarà una frazione molto attesa con le sue tante salite e l’affascinante circuito finale che comprende 3,5 km dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ma anche la salita di Tre Monti. Una tappa dunque molto insidiosa, anche perché dovrebbe metterci lo zampino pure il meteo dal momento che è annunciata pioggia. Insomma, potrebbe essere una giornata campale anche per gli uomini di classifica: ad esempio l’Astana potrebbe sfruttare la sua indiscutibile superiorità in salita e chissà come si muoverà il Team Sky dopo la penalizzazione che ha fatto scivolare Richie Porte fuori dai primi dieci della classifica generale…

Appuntamento con l’undicesima tappa Forlì-Imola di 153 km. Ancora una volta l’edizione numero 98 della Corsa Rosa proporrà una frazione non durissima ma insidiosa, che non potrà essere sottovalutata da nessuno.

Siamo in Romagna: lungo la Via Emilia sarebbero pochi chilometri tutti pianeggianti, ma il percorso andrà a cercare le salite dei retrostanti Appennini per proporci una giornata dal chilometraggio comunque breve ma molto interessante, che stuzzicherà gli attaccanti e potrebbe nel finale far muovere anche i big. Ma andiamo con ordine: la partenza è in programma da Forlì alle ore 13.00. Per vivacizzare la giornata fin dai primi metri di gara, il primo traguardo volante sarà collocato a Castrocaro Terme dopo soli 7,6 km e accenderà immediatamente la bagarre. Poco dopo si inizia a salire: il primo Gpm di giornata sarà il Passo del Trebbio (terza categoria), già al km 24. Le salite di questa zona sono state affrontate spesso dal Giro e hanno sempre riservato emozioni: in rapida successione dopo il Trebbio altre tre ascese brevi ma impegnative, anche se non valide come Gran Premio della Montagna, cioè il Monte Casale, La Valletta e il Monte Albano, prima del Valico del Prugno che sarà il secondo Gpm di questa tappa (km 70,8). Cinque salite in 70 km: basta questo dato per capire che non ci sarà respiro. Al termine della discesa dal Monte Albano sarà collocato il secondo sprint intermedio, in località Borgo Tossignano (km 81,4), e subito dopo ecco il rifornimento ufficiale di Codrignano al km 86,3. Si arriverà poi ad Imola, dove ci sarà da affrontare per tre volte un circuito di 15,4 km imperniato sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove sarà collocato l’arrivo. Non sarà nemmeno questo un circuito semplice, perché proporrà la vicina salita di Tre Monti, che al penultimo passaggio (km 130) sarà valido anche come Gpm di quarta categoria. Insomma, anche se siamo in un tempio della velocità a motori, non sarà una giornata per le ruote veloci del gruppo bensì per gli attaccanti. Bisognerà solo capire se sarà concesso spazio ad una fuga da lontano o se gli scatti decisivi arriveranno nel finale, quando potrebbero muoversi anche i big, che in fondo già nei giorni scorsi abbiamo visto all’opera per obiettivi minimi come un abbuono ad un traguardo volante oppure conquistare un secondo in una volata per un piazzamento. Insomma, potrebbero rifarlo anche oggi, pure se si avvicinano le tappe decisive dove si potrà fare la differenza in modo molto più significativo. Di certo sarà ancora una volta una tappa avvincente, che ci regalerà emozioni e attacchi: con il Giro non ci si annoia mai e il percorso di oggi sembra perfetto per regalarci un altro pomeriggio di grande ciclismo. (Mauro Mantegazza)

1. Ilnur Zakarin (Rus, Katusha) in 3h55’08”

2. Carlos Betancur (Col, Ag2R La Mondiale) a 53”

3. Franco Pellizotti (Ita, Androni-Sidermec) s.t.

4. Benat Intxausti (Spa, Movistar) s.t.

5. Diego Rosa (Ita, Astana) s.t.

6. Steven Kruijswijk (Ola, Lotto NL-Jumbo) s.t.

7. Ryder Hesjedal (Can, Cannondale-Garmin) s.t.

8. Maciej Paterski (Pol, CCC Sprandi) a 58”

9. Philippe Gilbert (Bel, Bmc) s.t.

10. Juan Lobato (Spa, Movistar) a 1’02”