Un arrivo in volata che sconvolge il Giro 2015, quello della tredicesima tappa. La Montecchio Maggiore-Jesolo sorride al vincitore Sacha Modolo, il velocista veneto della Lampre-Merida che festeggia sulle strade della sua regione cogliendo la prima vittoria della carriera in un grande giro precedendo Giacomo Nizzolo – che invece consolida la fama di “eterno secondo” – ed Elia Viviani. Ci perdonerà Modolo però se diamo grande spazio a quello che è successo alle sue spalle. Ancora una volta in questo Giro una “banale” tappa di trasferimento diventa una giornata da ricordare, purtroppo a causa di una caduta avvenuta a circa 3,5 km dall’arrivo, dunque non in regime di neutralizzazione che scatta solo a 3 km dal traguardo. Tante le vittime di questa caduta, tra chi è finito davvero a terra e chi semplicemente è rimasto bloccato nella seconda parte del gruppo che si è spezzato in più tronconi, perdendo terreno. Il “vincitore” è Fabio Aru, che è uscito indenne e adesso veste la maglia rosa oltre alla maglia bianca. Limita i danni Alberto Contador, che perde poco più di mezzo minuto dal sardo e ora è secondo in classifica a 19″ dal nuovo leader. Ancora una volta invece una tappa di panura è maledetta per Richie Porte, che è caduto e ora è sedicesimo in classifica ad oltre cinque minuti da Aru.



La vittoria di Sacha Modolo in volata ha chiuso la tredicesima vittoria Montecchio Maggiore-Jesolo, che però verrà ricordata per una caduta che ha sconvolto la classifica. Eravamo a poco più di 3 km dall’arrivo (dettaglio fondamentale: non scatta la neutralizzazione fino proprio ai -3) quando il gruppo si è spezzato a causa di una caduta. La vittima principale è stato Richie Porte, coinvolto in prima persona nella caduta e arrivato con un pesante ritardo, che spegne definitivamente le sue velleità di essere protagonista. Non dovrebbero esserci guai fisici per Alberto Contador, che però è rimasto nel secondo troncone del gruppo, così ha perso la maglia rosa perché Fabio Aru è arrivato davanti, dunque il sardo è il nuovo leader. Resta da dire dello sprint: splendido lavoro della Lampre-Merida finalizzato da Modolo nel migliore dei modi, davanti a Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani che chiudono rispettivamente al secondo e al terzo posto di giornata.



Meno di 20 km all’arrivo della tredicesima tappa Montecchio Maggiore-Jesolo: finita la fuga dei tre coraggiosi attaccanti, da qui in poi sarà grandissimo lavoro per le squadre dei velocisti in vista dell’ormai inevitabile sprint di gruppo a ranghi compatti che caratterizzerà questa tappa, purtroppo sotto la pioggia, dunque bisognerà prestare grandissima attenzione per evitare pericoli, anche per gli uomini di classifica.

Siamo già oltre la metà della tredicesima tappa Montecchio Maggiore-Jesolo: una frazione breve e completamente pianeggiante, anche se flagellata dalla pioggia. Il primo traguardo volante è stato vinto da Marco Frapporti, il secondo da Rick Zabel che sono due dei tre fuggitivi insieme al francese Jerome Pineau. Due piccole soddisfazioni per i fuggitivi il cui destino però è segnato: infatti hanno soltanto poco più di un minuto di vantaggio sul gruppo quando mancano ancora oltre 65 km al traguardo di Jesolo.



Prima fase della tredicesima tappa Montecchio Maggiore-Jesolo: come sempre succede, da registrare numerosi tentativi di fuga. Alla fine ha avuto successo un tentativo di tre corridori, promosso dal francese Jerome Pineau della Iam, raggiunto poi dall’italiano Marco Frapporti della Androni-Sidermec e dal tedesco Rick Zabel della Bmc, il figlio del celebre Erik, per tante stagioni uno dei più forti velocisti del mondo. Difficilmente però il gruppo concederà loro di arrivare con successo al traguardo, l’occasione per gli sprinter è troppo ghiotta.

Tutto è pronto per vivere la tredicesima tappa Montecchio Maggiore-Jesolo: il gruppo si è appena mosso da Piazza Marconi di Montecchio Maggiore, si pedala verso Via Trieste dove è collocato il km 0, cioè il via ufficiale della tappa che si concluderà a Jesolo, dove per il momento piove. Le insidie dell’ultimo chilometro saranno dunque la strada bagnata e due rotonde che complicheranno l’approccio alla grande volata di gruppo, che è l’esito più probabile della frazione odierna.

In attesa della partenza della tredicesima tappa Montecchio Maggiore-Jesolo, facciamo il punto sui corridori caduti o ritirati nella tappa di ieri. Manuel Belletti già da giorni soffriva di borsite al ginocchio sinistro e ieri il corridore della Southeast si è dovuto arrendere. Per quanto riguarda le cadute, le vittime principali sono state tre: Simon Gerrans è comunque riuscito ad arrivare al traguardo ma oggi la prima maglia rosa di questo Giro non ripartirà. Ritiro immediato invece per il polacco Jaroslaw Marycz (trasportato all’ospedale di Vicenza con un trauma cranico e una frattura dell’osso nasale) e per lo svizzero Stefan Kung, trauma toracico a causa della caduta nella discesa di Crosara. Un vero peccato, perché il giovane della Bmc poteva essere uno dei grandi protagonisti della crono di domani. Tra gli altri sono scivolati anche Formolo, Betancur, Atapuma, Clement e Gavazzi, che però non hanno riportato conseguenze rilevanti.

Alle ore 14 è previsto il via della tredicesima tappa del Giro d’Italia 2015 Montecchio Maggiore-Jesolo con un percorso di 147 km. Il problema principale per i corridori sono le avverse condizioni meteo che prevedono pioggia per tutto il tempo della frazione. Una tappa per velocisti che però dovranno stare attenti alla pista bagnata che potrebbe causare davvero diversi pericoli. E’ una tappa breve e per questo (sotto i 150 km) non ci saranno rifornimenti per i corridori che dovranno assolutamente trovare lo sprint giusto.

La tredicesima tappa del Giro d’Italia 2015, con partenza da Montecchio Maggiore e arrivo a Jesolo, costituisce per i velocisti una ghiotta occasione per piazzare un ultimo acuto, prima che le montagne comincino a farla da padrone. Andiamo allora a vedere i possibili vincitori della frazione odierna. Il favorito d’obbligo della 13^ tappa, secondo Snai, è il tedesco Andre Greipel (quota 2.25), sprinter di razza capace di mantenere velocità elevatissime sul rettilineo, e di restare presto allo scoperto grazie ad una stazza imponente. Equidistanti dal tedesco sono i 3 italiani Sacha Modolo, Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani, tutti quotati a 6.00. Nelle retrovie tutti gli altri, con Luka Mezgec (quota 15.00) e Moreno Hofland (quota 20.00) più indietro nelle preferenze degli scommettitori.

Appuntamento con la tredicesima tappa Montecchio Maggiore-Jesolo di 147 km. L’edizione numero 98 della Corsa Rosa propone oggi una frazione breve e totalmente pianeggiante, sulla carta quasi un giorno di riposo prima che inizi con la cronometro di domani e poi le Alpi il gran finale del Giro 2015.

Sempre meglio precisare sulla carta perché, dalla caduta di Alberto Contador a Castiglione della Pescaia alla foratura e successiva penalizzazione di Richie Porte a Forlì, finora anche le tappe apparentemente più banali hanno regalato colpi di scena inattesi e quindi emozioni forti. Obiettivamente però solo un imprevisto potrebbe animare quella che, altimetria alla mano, è decisamente la frazione più semplice di questo Giro. Ben poco infatti c’è da dire sul percorso di questa frazione che si snoda per intero nella pianura veneta e porterà la corsa a Jesolo, notissima località di turismo balneare. La partenza è in programma alle ore 14.00 da Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza (dove è arrivata la tappa di ieri): si tratta infatti di una delle tappe in linea più brevi, e come vedremo ora senza nemmeno lo straccio di una salitella, un qualsiasi strappetto che vivacizzi l’altimetria completamente pianeggiante, con il punto più alto della corsa (meno basso, dovremmo dire) che saranno i 55 metri sul livello del mare proprio di Montecchio Maggiore, per poi scivolare verso il mare. Essendo la tappa più corta di 150 km, non ci sarà nemmeno il rifornimento, ci restano dunque da segnalare solamente i due traguardi volanti: il primo sprint intermedio con abbuoni sarà collocato a Santa Maria di Sala al km 58,4 della corsa, mentre il secondo sarà a Mestre, al km 77,3. Il finale sarà velocissimo, su strade larghe e velocissime, anche se bisognerà prestare grandissima attenzione ad alcune rotatorie. Sperando dunque che tutto vada per il meglio, ci attendiamo una gran volata a ranghi compatti, anche perché le squadre degli sprinter si sono già lasciate sfuggire l’occasione di Forlì e in vista delle prossime durissime tappe dovranno fare di tutto per concedere una chance di vittoria ai loro velocisti. Finora ci sono stati solo due sprint: la vittoria di Elia Viviani a Genova e quella di André Greipel a Castiglione della Pescaia, ormai otto giorni fa. Oggi arriverà il tris? La parola alla strada… (Mauro Mantegazza)

1. Sacha Modolo (Ita, Lampre-Merida) in 3h03’08”

2. Giacomo Nizzolo (Ita, Trek) s.t.

3. Elia Viviani (Ita, Sky) s.t.

4. Aleksandr Porsev (Rus, Katusha) s.t.

5. Eduard Grosu (Rom, Nippo-Vini Fantini) s.t.

6. Axel Maximiliano Richeze (Arg, Lampre-Merida) s.t.

7. Moreno Hofland (Ola, Lotto NL-Jumbo) s.t.

8. Nicola Ruffoni (Ita, Bardiani-Csf) s.t.

9. Luka Mezgec (Slo, Giant-Alpecin)

10. Heinrich Haussler (Aus, Iam) s.t.