La tredicesima tappa del Giro dItalia, che portava i corridori da Montecchio Maggiore a Jesolo, è stata vinta in volata dallitaliano Sacha Modolo. Il ciclista che corre con i colori del team Lampre Merida ha regolato gli avversari con uno sprint che ha messo in risalto tutte le sue caratteristiche tecniche e fisiche. Il corridore classe 1987, nato nel trevigiano (precisamente a Conegliano), fin da giovanissimo mette in risalto la sua passione per la bicicletta, in una terra che ha sempre fornito grandi campioni al ciclismo.



I genitori agevolano questa sua smodata passione per la due ruote, e Sacha inizia a mettersi in luce a soli nove anni, partecipando e quasi sempre vincendo le gare provinciali della categoria giovanissimi. Nelle categorie inferiori (giovanissimi, esordienti, allievi e juniores) colleziona un numero impressionante di vittorie (quasi 135), cosa questa che porta il giovane trevigiano immediatamente nel circuito semi professionistico. Le sue vittorie nel circuito giovanile lo portano a essere ingaggiato da una delle squadre più attive in Veneto nel campo dilettantistico, la Zalf. Con i colori della squadra veneta continua a collezionare vittorie, e riesce a farsi notare da molte squadre maggiori impressionate soprattutto dalla sua regolarità e dalla sua forza fisica e mentale.



Appena compiuti i 23 anni, nel 2010, viene ingaggiato dalla Colnago. Alla prima gara con i nuovi colori, si presenta vincendo per distacco una tappa dellimportante Giro di Sardegna. Nel proseguio della stagione si piazza ottimamente (6) nella classifica a punti della Tirreno-Adriatico. Lo stesso anno arriva quarto alla Milano-Sanremo, con uno sprint che lo vede cedere nel finale al foto finish, in quelloccasione il giovane atleta paga lo “scotto” dellinesperienza, anticipando di una trentina di metri la volata finale. Lanno successivo sempre con la maglia della Colnago arrivano le prime vittorie di tappa nazionali (al Brixia tour) e internazionali (due tappe al giro di Danimarca). Modolo riesce a vincere anche limportante coppa Agostoni, e cosi facendo si fa notare dal commissario tecnico della Nazionale Italiana, che lo convoca per i campionati del mondo di Copenaghen nella specialità della prova in linea. In quelloccasione con la maglia della nazionale Sacha conclude la gara in 40^ posizione. Il 2012 è lanno che vede maturare Modolo, partecipa al Giro dItalia e riesce a conquistare buoni piazzamenti, arriva secondo, ma vince per squalifica dellavversario, alla prima tappa del Circuit de la Sarthe. Modolo è inoltre convocato per la partecipazione ai Giochi Olimpici, ma arriva allappuntamento iridato fuori forma e si piazza solamente 99.



Il 2012 si chiude con un ribaltone societario alla Colnago che diventa Bardiani. Con la nuova squadra Modolo ottiene qualche buona vittoria soprattutto allestero, la sua nuova partecipazione al Giro dItalia riserva, però al corridore trevigiano solamente delusioni, ottiene solamente qualche piazzamento degno di nota. Il 2014 vede il passaggio di Modolo al team Lampre Merida, la squadra italiana decide, però, di non schierare Modolo al giro dItalia, e il corridore di Conegliano corre in quellanno prevalentemente sulle strade estere, ottenendo però ben 8 vittorie e meritandosi così la fiducia della dirigenza Lampre. Modolo inizia il 2015 in prima squadra e viene per questo scelto per la partecipazione alla corsa rosa di questanno. Grazie alle sue doti di sprinter ripaga la fiducia vincendo a Jesolo, e facendo ottenere alla sua squadra la terza vittoria di tappa nel Giro di quest’anno (dopo quelle di Polanc e di Ulissi). Modolo è un velocista che fa dellesplosività la sua dote maggiore, capace di scatti brucianti, latleta è in grado di raggiungere buone velocità in pochissimi metri. Il trevigiano è alto 1 metro e ottanta e ha un peso forma di 67 kg.