Due vincitori potremmo dire nella cronometro Treviso-Valdobbiadene: c’è il vincitore della tappa Vasil Kiriyenka e c’è Alberto Contador che dopo un solo giorno di “pausa” torna solidamente dominatore del Giro. Per il bielorusso del Team Sky è la terza vittoria di tappa al Giro in carriera, molto diversa dalle due precedenti: nel 2008 aveva vinto al Monte Pora, nel 2011 al Sestriere due tapponi di montagna, stavolta sorride contro il tempo e regala una gioia alla sua squadra che invece deve definitivamente rinunciare ad ogni ambizione anche solo di piazzamento con Richie Porte. Contador invece infligge distacchi pesantissimi a tutti i suoi rivali: impressionano soprattutto i 2’31” rifilati a Rigoberto Uran, che oggi doveva fare molto meglio per tornare in gioco, mentre tutto sommato Fabio Aru ha retto, concedendo solo 16″ al colombiano. Chi ha fatto molto più del previsto è stato appunto Contador: non vogliamo dire che il Giro è suo perché mancano ancora i quattro tapponi di montagna a cominciare da Madonna di Campiglio domani e poi anche Aprica, Cervinia e Sestriere, ma certamente ora i rivali dovranno fare un’impresa per insidiare lo spagnolo. Migliore italiano di giornata è stato Fabio Felline, ottavo a 1’26” da Kiriyenka.



La cronometro Treviso-Valdobbiadene vede vincitore Vasil Kiriyenka ma esalta soprattutto Alberto Contador. Il corridore bielorusso del Team Sky conferma le sue grandi qualità di cronoman e vince con il tempo di 1h17’52”, davanti allo spagnolo Luis Leon Sanchez (Astana), secondo a 12″. Terzo posto per Contador a 14″, ma soprattutto il capitano della Tinkoff-Saxo è stato nettamente il migliore tra i big della classifica dal momento che rifila 2’31” a Rigoberto Uran, 2’47” a Fabio Aru e ancora di più a tutti gli altri, compreso un Richie Porte ormai definitivamente sparito, che becca 4’06” da Contador.



La cronometro Treviso-Valdobbiadene esalta Alberto Contador che sta dominando il confronto diretto con Fabio Aru. Al Gpm di San Pietro di Feletto il tempo dello spagnolo è di 46’38”, mentre il sardo ha fermato i cronometri in 48’23”, già quasi due minuti peggio di Contador quando mancano ancora oltre 20 km all’arrivo. Male anche gli altri uomini più attesi, lo spagnolo stasera potrebbe essere maglia rosa con un vantaggio molto ampio su tutti gli inseguitori. Al primo posto comunque resiste Vasil Kiriyenka, ormai il grande favorito per la vittoria di tappa.

I due uomini più attesi di questa cronometro da Treviso a Valdobbiadene sono partiti! Alberto Contador e Fabio Aru sono sul percorso, pronti ad affrontare i 59,4 km che forse risulteranno decisivi ai fini della vittoria finale della 98^ edizione del Giro d’Italia. E’ chiaro che il corridore sardo dell’Astana dovrà cercare di limitare i danni dallo spagnolo, sicuramente più a suo agio nelle prove contro il tempo. L’asfalto bagnato non aiuta di certo i corridori ad esprimersi al meglio, ma le strade ampie e rettilinee dei primi km costituiscono una garanzia di fluidità. Tutta l’attesa ora è per il primo intermedio, posto dopo 17,6 km in località Ponte della Priula. Secondo alcuni rilevamenti Rai, Aru perderebbe 10 secondi dopo 11 km, quasi un secondo al km dunque. Non resta che attendere il riscontro ufficiale per verificare l’andamento di questa prima parte di crono.



Oggi è il grande giorno della cronometro Treviso-Valdobbiadene. Fra gli atleti che hanno già concluso la loro prova, al comando c’è il bielorusso Vasil Kiryenka del Team Sky, che ha ottenuto il tempo di 1h17’52”. Alle sue spalle c’è il tedesco  Patrick Gretsch della AG2R La Mondiale a 23″, terzo lo svedese Tobias Ludvigsson della Giant-Alpecin con un ritardo di 1’27” da Kiriyenka. Già partito Richie Porte che è scivolato al diciassettesimo posto della classifica generale, ricordiamo gli orari di partenza degli altri tre big: Rigoberto Uran alle ore 15.27, Alberto Contador alle ore 15.39 e la maglia rosa Fabio Aru alle ore 15.42, visto che i migliori partono ad intervalli di tre minuti ciascuno.

Una delle variabili che potrebbero condizionare la quattordicesima tappa della 98^ edizione del Giro d’Italia da Treviso a Valdobbiadene sarà il meteo. Al via della crono piove infatti incessantemente, ed è per questo che oggi, oltre a ottime gambe, per completare il percorso di 59,4 km, serviranno grandi abilità di guida della bicicletta e buona resistenza al freddo che certamente si abbatterà sui corridori. Da tenere in conto poi la presenza di forte folate di vento contrario soprattutto nei tratti in rettilineo. Nel frattempo due importanti esponenti del gruppo hanno salutato la Corsa Rosa: si tratta di Michael Matthews dell’Orica, per due giorni Maglia Rosa, ed il belga Tom Boonen della Etixx Quick-Step, alla prima esperienza sulle strade del Giro, si sono infatti ritirati prima della partenza.

E’ tutto pronto per l’attesissima 14^ frazione del 98 Giro d’Italia: la Treviso-Valdobbiadene, cronometro di 59,4 km, da tempo indicata dagli addetti ai lavori come tappa spartiacque della Corsa Rosa. Dopo la caduta di ieri in cui è rimasto coinvolto Alberto Contador, e il conseguente passaggio di consegne della maglia rosa di leader tra lo spagnolo e il sardo Fabio Aru, non sarebbe una sorpresa assistere ad un nuovo sconvolgimento in vetta alla classifica. Secondo i quotisti Snai infatti, Fabio Aru (quota 100.00) non ha alcuna chance di vittoria nella crono odierna. Al contrario Alberto Contador (quota 8.00) potrebbe ben figurare nella prova contro il tempo. I due favoriti per eccellenza restano però Richie Porte (quota 3.50) e Rigoberto Uran (quota 3.50), corridori perfetti per una crono ondulata come quella di quest’oggi. Leggermente più indietro Ilnur Zakarin (quota 6.00), già vincitore della tappa con arrivo a Imola.

La quattordicesima tappa dell’edizione numero 98 della Corsa Rosa sarà la crono Treviso-Valdobbiadene di 59,4 km. Il Giro 2015 propone oggi una delle frazioni più attese, che potrebbe anche risultare decisiva per la classifica generale e dunque per la vittoria di questo Giro. In effetti era da molti anni che non veniva proposta una cronometro così lunga in un Giro: 59,4 km sono una distanza molto importante per una prova contro il tempo di un grande giro. Sulla carta dovrebbe essere la grande occasione per Richie Porte e Rigoberto Uran che sia pure per motivi molto diversi sono al momento attardati nei confronti di Alberto Contador e Fabio Aru: l’australiano e il colombiano sono però migliori specialisti delle cronometro e dovranno sfruttare questa tappa per fare un grande recupero, mentre questa è sicuramente la giornata più temuta dal giovane sardo dell’Astana, sulla carta il più debole dei quattro contro il tempo. Andiamo però ora ad esaminare più nel dettaglio il percorso di questa cronometro così lunga. I primi 30 chilometri sono sostanzialmente pianeggianti su lunghe strade dritte e quindi sono i più adatti agli specialisti delle cronometro e i più pericolosi invece per chi deve difendersi. Per tutti sarà comunque fondamentale dosare bene le forze perché finire troppo presto le energie sarebbe un errore gravissimo. Detto che al km 17,6 in località Ponte della Priula sarà posto il primo rilevamento cronometrico intermedio, ecco che dopo il trentesimo chilometro lo scenario cambia con la salita verso il Gpm di quarta categoria di San Pietro di Feletto, dove ci sarà anche il secondo intermedio: salita che non sarebbe significativa in una tappa in linea, ma in una cronometro naturalmente potrebbe lasciare il segno. Dopo il terzo e ultimo intermedio, che sarà collocato a Col San Martino al km 49,5 del percorso, ci sarà uno strappo per arrivare a Guia (km 53,6) e poi ancora qualche altro saliscendi finale per arrivare al traguardo di Valdobbiadene, comune della provincia di Treviso famosa nel mondo grazie al vino, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Un nuovo omaggio del Giro ai grandi vini italiani dopo la cronometro Barbaresco-Barolo dell’anno scorso, ma i corridori avranno certo poco tempo per pensare all’enologia e alla bellezza delle colline che attraverseranno: forse oggi non sapremo già chi avrà vinto il Giro, dal momento che mancano ancora le quattro tappe di montagna più impegnative, ma di certo la classifica di questa sera ci darà già indicazioni chiarissime in questo senso. (Mauro Mantegazza)

1. Vasil Kiryienka (Blr, Sky) in 1h17’52”

2. Luis León Sánchez (Spa, Astana) a 12″

3. Alberto Contador (Spa, Tinkoff-Saxo) a 14″

4. Patrick Gretsch (Ger, AG2R La Mondiale) a 23″

5. Steven Kruijswijk (Ola, LottoNL-Jumbo) a 1’09”

6. Tanel Kangert (Est, Astana) a 1’17”

7. Jurgen Van den Broeck (Bel, Lotto-Soudal) a 1’25”

8. Fabio Felline (Ita, Trek) a 1’26”

9. Tobias Ludvigsson (Sve, Giant-Alpecin) a 1’27”

10. Luke Durbridge (Aus, Orica-GreenEdge) a 1’36”