Un grandissimo Alberto Contador nella cronometro di oggi di 59,4 chilometri da Treviso a Valdobbiadene. Il corridore spagnolo è arrivato terzo dietro al bielorusso Vasil Kiryenka, vicitore della tappa, e all’altro spagnolo Luis Leon Sanchez ed è di nuovo il padrone del Giro d’Italia. Richie Porte ha preso quattro minuti, Rigoberto Uran due minuti e mezzo da Contador. Soprattutto però tutti volevano vedere cosa avrebbe fatto Fabio Aru, il cui distacco da Contador è stato di due minuti e quarantasette secondi. In classifica il portacolori della Tinkoff comanda con 2’28” su Aru che ormai sembra essere l’unico suo possibile rivale. Terzo ora a sorpresa Andrey Amador del Costa Rica: chi se lo sarebbe aspettato che un rappresentante del Centro America fosse terzo al Giro. Il ciclismo non ha veramente più confini… Aru e l’Astana dovranno inventarsi qualcosa per mettere in difficoltà Contador a cominciare da domani, arrivo in salita a Madonna di Campiglio. Per commentare la tappa di oggi abbiamo sentito Francesco Moser. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Grande Contador, una bellissima prova a cronometro… Una grande prova, veramente eccezionale! Ha dimostrato tutto il suo valore. Lui è più uno scalatore e ci si poteva invece aspettare qualcosa da specialisti delle corse contro il tempo.

Porte e Uran? Sì, loro sono stati la delusione della cronometro di oggi, hanno fatto male, del resto non erano in grande condizione.



Come giudica la prova di Aru? Ha perso quello che si poteva pensare, se fosse andato sotto i due minuti di distacco da Contador avrebbe fatto una grande prova.

Ora il Giro è finito? Aspettiamo a dirlo, c’è ancora tanto tempo, tanto spazio per reagire, per fare grandi cose. Credo però che sarà solo Aru a poter mettere in difficoltà Contador.

Cosa potranno fare Aru e l’Astana per riuscirci? Avranno solo una tattica: isolare Contador, lasciarlo solo, non vedo alternative nell’impostare le prossime tappe del Giro.

Cronometro troppo lunga secondo lei? La cosa migliore sarebbe stata quella di fare due cronometro di trenta chilometri invece di una di sessanta. In effetti è logico che così il corridore che va più forte si avvantaggi tanto. Poi certamente si potrà provare in qualche tappa di montagna ad attaccare per recuperare…



Un plauso a Kiryenka, vincitore della tappa? Molto bravo, in effetti non mi aspettavo una cronometro così bella da parte sua.

Potrà lottare per la vittoria della cronometro del Mondiale? Prima di lui ci sono Martin e Cancellara, corridori che vanno più forte di Kiriyenka.

Domani arrivo a Madonna di Campiglio, cosa potrebbe succedere? Dipenderà da tante cose, certo qualche corridore potrebbe sentire la cronometro di oggi, il mal di gambe, questo percorso di un’ora e venti potrebbe aver lasciato qualche strascico su tanti corridori. Chi sarà più in forma potrà dire la sua, anche la classifica del Giro potrebbe modificarsi. (Franco Vittadini)