La sedicesima tappa del Giro d’Italia 2015, la Pinzolo-Aprica (174 chilometri) è stata vinta dallo spagnolo Mikel Landa, e per il corridore del team Astana è il secondo successo consecutivo; ma oggi Alberto Contador ha messo le mani sul Giro, andando a riprendere Fabio Aru che aveva guadagnato un minuto per un problema della maglia rosa, lo ha staccato e gli ha inflitto più di 2 minuti di distacco. Nella parte finale della tappa si sono trovati il basco Landa, Kruijswijk e Contador, con Landa che poi è scattato e è andato a vincere questa frazione del Giro. Landa diventa secondo nella classifica generale, Aru è terzo ed entrambi hanno più di 4 minuti da recuperare a Contador: lo spagnolo della Tinkoff-Saxo ha il Giro d’Italia 2015 in mano, il team Astana dovrà ora mettersi a tavolino e studiare la strategia migliore, che potrebbe anche vedere Landa nel nuovo ruolo di capitano e Aru in quello di gregario. Domani prevista la diciassettesima tappa Tirano-Lugano. di 134 chilometri. Per commentarla, e per i temi principali della Pinzolo-Aprica di oggi, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Paolo Savoldelli, vincitore del Giro d’Italia nel 2002 e nel 2005.



Una grande prova di Contador: fora sul Mortirolo, poi riprende Aru, poi lo stacca nettamente… E’ la dimostrazione che Contador è un grandissimo corridore, un ciclista che in tappe come il Mortirolo, su salite dure, sa andare molto bene. Non ha la squadra, la Tinkoff-Saxo che è molto più debole dell’Astana, eppure riesce a fare cose eccezionali.



Cosa si aspetta da Contador nel prosieguo del Giro? Vorrà sicuramente vincere almeno una tappa per completare questo grande successo, uno dei tanti della sua splendida carriera.

Cosa dire della sua carriera? E’ da mettere ormai nei grandi del ciclismo di tutti i tempi? E’ fortissimo nei grandi giri, è stato veramente un protagonista. Ha 32 anni, lui vorrebbe continuare ancora per altri due anni, almeno fino a quando – come lui ha detto – si sentirà forte dal punto di vista fisico.

Lo ritiene forte anche dal punto di vista tattico? Io ho indossato la maglia rosa e so cosa vuol dire vincere il Giro d’Italia; quando io correvo incontravo sempre avversari più forti, so cosa significa gestire una corsa. Un campione come Contador sa come comportarsi in corsa, sa prendersi le sue responsabilità, anche senza avere proprio una squadra di grande livello come la Tinkoff-Saxo.



Per Mikel Landa una vittoria di prestigio? Landa è un corridore di valore, forte in salita visto che Contador l’aveva lasciato già vincere a Madonna di Campiglio, ma allora il Pistolero non si era staccato. Mi sembra che sia al livello di Contador proprio in salita; un corridore che aveva già dimostrato nella tappa del Bondone nel Giro del Trentino tutto il suo valore. E’ certamente in crescita nella sua carriera; oggi ha vinto anche perchè ha corso per 40 chilometri nella scia della maglia rosa, senza tirare mai.

Si aspettava un Fabio Aru così dimesso? Il suo problema è stato quello di essersi presentato al Giro senza una condizione fisica eccezionale. Ha dovuto saltare il Giro di Romandia e il Giro del Trentino, due corse a tappe che gli avrebbero dato la gamba giusta per questa corsa rosa.

Il Giro d’Italia 2015 è ormai chiuso? Direi di no: può sempre succedere qualcosa fino a Milano, non c’è ancora niente di definitivo adesso.
Come giudica la prova di Andrey Amador? Ha disputato una buona tappa, anche lui si è difeso bene oggi.

Landa adesso è secondo nella classifica generale: Aru si metterà al suo servizio o lui e lo spagnolo attaccheranno a turno per mettere in difficoltà Contador? Secondo me Aru farà bene ad attaccare lo stesso Landa; quantomeno questi due corridori dovranno cercare di lasciare isolato Contador.

La giornata di riposo non ha fermato un po’ i corridori? Questo sì; forse sarebbe stato meglio per i corridori che non fosse avvenuta adesso per non togliere loro il ritmo giusto.
Domani tappa Tirano-Lugano: cosa si aspetta? Una tappa tranquilla, con qualche fuga da lontano.

E se ci fosse stato Nibali sarebbe cambiata qualcosa? In questo momento ci sono tre grandi corridori per le corse a tappe: Contador, Nibali e Froome. In questo Giro c’era solo Contador; vanno bene tutti a cronometro, con Froome che le vince e Nibali che quando è in forma può arrivare tra i primi tre. Contador era arrivato terzo nella cronometro di questo Giro. Forse sì, qualcosa di diverso sarebbe potuta accadere…

Cosa manca a Contador per essere un grandissimo? Contador punta quest’anno a fare la doppietta Giro-Tour, una cosa certamente non facile; se ci riuscirà compirà una grande impresa, perchè pochi corridori hanno realizzato questa cosa…

(Franco Vittadini)