Nel giorno in cui lo spagnolo Mikel Landa Meana dellAstana ottiene il secondo successo consecutivo dopo quello di domenica, Alberto Contador mette forse definitivamente le mani sul Giro dItalia 2015 con uno splendido show personale, che inizia con una foratura mentre scende dallAprica dopo il primo passaggio, prosegue con un inseguimento al gruppetto di testa che si conclude sulla salita del Mortirolo e poi termina con lo scatto al quale resistono solo Landa, che poi si prenderà la tappa, e lolandese Steven Kruijswijk, che arriverà secondo.



Fabio Aru prima va all’attacco per cercare di sfruttare i problemi della maglia rosa, poi si pianta sul Mortirolo e dopo essere stato raggiunto viene staccato, perdendo anche la seconda posizione in classifica ed il ruolo di capitano dellAstana, passato già dalla corsa di oggi sulle spalle di Landa Meana, ora lavversario diretto per il leader, anche se a 4 minuti e 2 secondi da Contador. La sedicesima tappa Pinzolo-Aprica è tutta negli ultimi 3 Gpm, di una tappa che si può davvero definire “verticale”, con i 5 Gran Premi della Montagna che proponevano 4500 metri totali di dislivello, ed una durata di 5 ore per percorrere i 177 chilometri durante i quali si sono percorse le salite dai nomi ormai scolpiti nella storia del Giro dItalia: Campo Carlo Magno, Passo del Tonale, Passo dellAprica, Mortirolo, e di nuovo Passo dellAprica. Una tappa che è vissuta su molti colpi di scena, e nella quale oltre ad Aru ha perso posizioni anche il costaricano Andrey Amador che è sceso dal podio ed ora occupa la quarta posizione nella generale. Landa Meana con la vittoria arriva a tre successi stagionali, due al Giro, e cinque da quando ha iniziato la carriera professionistica.



La corsa si infiamma da subito: il primo Gpm è già dopo 13,3 chilometri con Carlos Betancur che passa in testa davanti a Pellizotti e Intxausti, poi si forma un gruppo di 10 fuggitivi, tra i quali oltre ai tre ci sono anche Fernadez, Hesjedal, Niemec, Felline e Zardiani, poi si aggiunge anche Simon Clarke; questo gruppetto affronta anche il Passo del Tonale, sul quale il primo a transitare è Fernandez, davanti allitaliano Pellizotti, con il gruppo della maglia rosa che insegue con un distacco superiore al minuto e mezzo. Quando mancano 78 chilometri allarrivo cè il tentativo solitario di Hesjedal che stacca i compagni di fuga ed affronta da solo la prima ascesa di giornata sullAprica. In cima al GPM il canadese passa con circa mezzo minuto di vantaggio sugli ex compagni di fuga. Contador fora nella discesa dallAprica mentre sta transitando a Tirano, quando mancano 60 km dallarrivo. Il gruppo si fraziona ed Aru attacca con alcuni compagni, portando via un gruppetto di una ventina di unità, mentre lo spagnolo viene aiutato nella rincorsa dai compagni di squadra. Gli uomini dellAstana fanno una grande tirata e riprendono Hesjedal, portandosi ai piedi del Mortirolo con 51 secondi di vantaggio sulla maglia rosa. Quando la strada inizia a salire Landa Meana prende la testa, ma Aru non riesce a seguire il suo ritmo ed il basco deve rallentare. In testa restano in tre, compreso lolandese della Lotto NL-Jumbo, Kruijswijk. Contador, da dietro, decide che è il momento di riprendersi la corsa, e con una serie di scatti supera tutti gli avversari arrivando in pochi chilometri sul gruppetto di testa. Quando mancano 40 chilometri al traguardo la maglia rosa scatta ancora e viene seguito dallolandese; Aru lascia libero Landa Meana, formando così un terzetto che passa in testa anche al Mortirolo, con Kruijswijk in prima posizione. Prima di arrivare in vetta Aru viene ripreso e staccato anche da Trofimov e Hesjedal ed arriva allo scollinamento insieme a Amador, con 1 minuto e 50 secondi di ritardo. Il corridore sardo poi perde anche la compagnia di Amador quando a 20 chilometri dallarrivo deve fermarsi a cambiare bicicletta per un problema alla catena. Sullultima salita sembra che si debba assistere ad una battaglia tra Contador e Landa Meana, ma il corridore dellAstana riesce ad avere la meglio, con la maglia rosa che si accontenta ed il basco arriva al bis con 38 secondi di vantaggio sulla coppia inseguitrice.



Nel dopocorsa, Contador esprime tutta la propria soddisfazione per il risultato odierno, parlando di tappa indimenticabile, ringraziando la sua squadra per il lavoro fatto, Basso per avergli passato la ruota al momento della foratura. Per lo spagnolo il più forte nella giornata era Kruijswijk, e conclude dicendo che questo Giro gli sta “piacendo molto”. Da parte sua Aru ammette che poteva prendere un distacco ancora maggiore allarrivo e che ha corso gli ultimi 40 chilometri “più con la testa che con le gambe”. Il suo compagno di squadra dellAstana, che ora ha i gradi di capitano, dichiara “so di essere forte”, e ringrazia Aru che nel momento di difficoltà lo ha lasciato libero di fare la sua gara. Il secondo arrivato di oggi, lolandese Kruijswijk, ha confermato di aver visto Aru in sofferenza: “Lo sapevo che era una tappa difficile. Ero nel gruppo con Aru ma non stava bene. Io ho colto l’opportunità e sono andato”.

In classifica generale la maglia rosa rafforza la sua leadership ed ora il secondo posto è del connazionale Landa che segue con un distacco di poco superiore ai 4 minuti, mentre Fabio Aru è scivolato al terzo posto con 4 minuti e 52 sec ondi di distacco, precedendo di 54 secondi il rappresentante della Costarica Amador. La maglia azzurra del GPM è ora sulle spalle dellolandese Kruijswijk, che con 92 punti ha scavalcato lo spagnolo Inxausti, a 91. Terzo il vincitore di giornata, lo spagnolo Landa Meana che ha 73 punti.