Successo della formazione australiana Orica GreenEdge in questa prima tappa del Giro 2015, la cronosquadre di 17,6 chilometri da San Lorenzo al Mare a Sanremo. La squadra australiana ha replicato la vittoria del 2014 a Belfast. Maglia rosa Simon Gerrans, 34 anni di Melbourne, che aveva già trionfato alla Milano-Sanremo 2012 battendo in volata Cancellara e Nibali. Buona anche la prestazione della Tinkoff-Saxo, la squadra di Alberto Contador che ha chiuso a sette secondi dai vincitori. Terza l’Astana di Fabio Aru a tredici secondi, una buona prova. Ci si aspettava di più invece dall’Etixx-QuickStep di Rigoberto Uran e soprattutto dal Team Sky di Richie Porte. Ora Uran ha dodici secondi di ritardo da Contador, Porte venti. Domani la seconda tappa Albenga-Genova di 177 chilometri con circuito cittadino di 9,5 chilometri da ripetere due volte. Per commentare questo inizio del Giro abbiamo sentito Francesco Moser, grande specialista in passato delle corse contro il tempo. Famoso il suo record dell’ora nel 1984 a Città del Messico. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Ancora Orica GreenEdge, se l’aspettava? Anche l’anno scorso la formazione australiana si impose. Tutto ha funzionato alla meraviglia, i corridori che si sono alternati nei cambi hanno scelto il ritmo giusto per dare forza all’azione della squadra.

Gerrans maglia rosa, Sanremo è speciale per lui… Un nome di livello per la maglia rosa, su queste strade aveva già vinto la Milano-Sanremo.



Contador secondo con la sua Tinkoff-Saxo, una buona prova? Un’ottima prova la sua e di quella della sua squadra. Ora è il migliore in classifica tra i candidati a vincere il Giro d’Italia.

Cosa pensa della terza piazza di Aru con la sua Astana, che ha perso solo tredici secondi: meglio del previsto? Ha contenuto il distacco da Contador, una prestazione certamente significativa quella dell’Astana e di Fabio Aru.

Uran con l’Etixx-Quickstep quarto, forse sotto le attese? Qualcosa non ha funzionato, forse alcuni corridori non si sono mostrati all’altezza fino in fondo e così Uran ha preso questo distacco.



Deludente la Sky di Richie Porte? Sì, alcuni corridori non hanno fatto un’azione efficace come serviva per andare bene nella prova contro il tempo.

Domani cosa succederà nell’Albenga-Genova? Sarà una tappa per i velocisti, dovrebbe finire in volata, non credo che gli sprinter si lasceranno sfuggire un’occasione del genere. Mi ricordo che io vinsi un prologo del Giro d’Italia proprio a Genova (1980, ndR). Dovrebbe essere spettacolo, ci sarà tanta gente a vedere il Giro.

Un Giro che manca però di Nibali… Secondo me avrebbe dovuto farlo, lui però ha scelto diversamente anche per le esigenze della squadra.

Quando comincerà a muoversi la classifica? Non penso fra tanto, mercoledì arriverà l’Abetone, lì si potrà cominciare a capire qualcosa… (Franco Vittadini)