Campionato concluso con la Juventus ancora campione d’Italia che cercherà di conquistare la Champions League sabato prossimo a Berlino col Barcellona di Messi. Intanto però la squadra bianconera ha vinto il suo quarto scudetto consecutivo senza nessuna fatica… Seconda la Roma, che ha confermato la piazza d’onore della stagione precedente pur facendo un passo indietro. Terza la Lazio, grande sorpresa del campionato come le due genovesi, Genoa sesto e Sampdoria settima grazie anche ai loro due allenatori. Buona la Fiorentina, male il Napoli che ha fallito tutti i suoi obiettivi stagionali, tranne la Supercoppa. Che dire poi di Inter e Milan? Così non va, ci sarà veramente da rifondare. Empoli, Sassuolo e Torino hanno offerto scampoli di ottimo calcio, mentre il caso Parma conferma come il nostro calcio sia malato, con i conti in bilico di tante società. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Franco Colomba. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Per la Juventus scudetto atteso, qual è stata la forza della squadra bianconera? I bianconeri si sono rinforzati ancora di più. Questo è il principale motivo per cui, oltre ai valori tecnici che aveva già, ha vinto il suo quarto scudetto consecutivo ed è arrivata alla finale di Champions League.
Con Khedira e Dybala la squadra si rinforzerà ancora? Senza dubbio. Dybala è un talento giovane emergente che potrebbe sopperire all’eventuale partenza di Tevez. Khedira è un giocatore di valore. Sono due acquisti che metteranno la Juventus in prima fila anche nella prossima stagione.
Per la Roma buon campionato o delusione? Un buon campionato certo, anche la Roma è cresciuta ma con una Juventus così era veramente difficile competere e la squadra bianconera sarà la favorita anche nella prossima stagione.
Sorpresa Lazio… La Lazio ha mostrato tanto equilibrio oltre ad aver offerto un ottimo gioco. Del resto è arrivata a un punto dalla Roma, segno che è stato fatto un importante salto di qualità da parte della formazione biancoceleste.
Al Napoli cosa è mancato quest’anno? Mi sembra che Benitez rispetto ai tecnici italiani non abbia avuto la capacità di adattarsi alle varie situazioni, ha mostrato sempre lo stesso tipo di calcio. Il Napoli poi, pur avendo un attacco fortissimo, ha dimostrato di avere difesa, centrocampo e un portiere che non hanno certo fornito prestazioni positive.
Genovesi sopra le attese… Il Genoa ha avuto ottimi giocatori, ben al di sopra del livello di una squadra per così dire provinciale. A questo si è aggiunta la presenza di un allenatore come Gasperini. La Sampdoria ha avuto in Mihajlovic un tecnico che ha saputo contribuire ai successi della formazione blucerchiata dando la grinta necessaria ai suoi giocatori.
Milan e Inter: l’agonia continua, tutte da rifondare? Una stagione negativa certamente. Le squadre milanesi se vorranno tornare ai livelli delle più forti dovranno sicuramente effettuare una vera e propria rifondazione.
Per la Fiorentina stagione positiva o vince il rammarico del terzo posto mancato? La Fiorentina è stata impegnata per tutta la stagione su tre fronti, campionato, Europa League e Coppa Italia. Nella competizione continentale ha affrontato una squadra molto forte come il Siviglia. Ha fatto questo dovendo rinunciare per gran parte della stagione ai suoi attaccanti titolari. Considero quindi positivo il bilancio della Fiorentina visto che per arrivare al terzo posto bisognava affrontare anche una grande concorrenza.
Il caso Parma è sintomo di un calcio italiano malato? Sì e questo fa veramente riflettere su tante situazioni difficili che esistono.
Sassuolo, Empoli, Torino hanno fatto bene. Potrà essere l’inizio del ritorno a un campionato più equilibrato? Una buona stagione per società che non hanno una grandissima disponibilità economica, in un calcio dove le big la fanno sempre più da padrone. Scudetti come quelli del Cagliari, del Verona e della Sampdoria sembrano impossibili oggi. Certo fa piacere che la prossima stagione accanto al Sassuolo ci saranno anche Carpi e Frosinone, segno che il lavoro, la programmazione può anche pagare. Difficile però superare questo divario esistente tra grandi e piccole. (Franco Vittadini)