Seconda tappa del Tour de Suisse 2015, prima frazione in linea di questa importante corsa dopo il prologo di sabato. Vittoria di Kristijan Durasek della Lampre-Merida sul percorso che ha visto i corridori affrontare per due volte un circuito denominato “grande” di circa sessanta chilometri, e per due volte un circuito “piccolo” di circa venti chilometri, i quattro giri totali portano il chilometraggio finale da percorrere a 161 chilometri. Sicure scintille tra gli uomini di classifica per la conformazione della tappa, decisamente impegnativa.
Alla partenza quasi immediatamente si assiste ad una buona fuga impostata da quattro corridori (Pibernik, Mayer, Roelandts e Agnoli), gli atleti non si risparmiano e prendono un buon vantaggio sul gruppo, che arriva fino a tre minuti. Nel resto dei corridori non sembra esserci la voglia per andare a prendere i quattro e le squadre maggiori si danno il cambio senza spingere sul ritmo, che per la prima parte della tappa non è infernale ed è abbondantemente sotto i 40 km/h. A cinquanta chilometri dallarrivo su unazione di Pibernik si staccano Agnoli e Roelandts, la fuga rimane sulle spalle di soli due corridori. Nelle retrovie si segnala la crisi di Fabian Cancellara, al suo rientro dopo un importante infortunio. A quindici km dallarrivo la fuga termina anche perché i due corridori in testa non riescono ad organizzarsi nei cambi in salita, tra laltro le squadre maggiori si sono organizzate e adesso cercano di forzare il ritmo e fare una certa selezione. Tra i migliori rimane Domenico Pozzovivo molto atteso al suo rientro dopo limpressionante caduta al Giro dItalia che aveva fatto preoccupare tutti gli amanti delle due ruote. Tappa che si decide negli ultimi km, a sette km dallarrivo nove corridori (tra cui il leader della corsa Tom Dumoulin) riescono a guadagnare un piccolo vantaggio sul resto del gruppo (venti secondi). I nove vedono la presenza di due corridori Astana e di due atleti del team Katusha. A cinquecento metri dallarrivo però, complice un restringimento della carreggiata, riesce a prendere il sopravento il corridore della Lampre-Merida Kristijan Durasek. Il croato sfrutta lindecisione degli altri otto corridori e riesce a conquistare una cinquantina di metri di vantaggio, a nulla vale la tardiva azione degli inseguitori che vedono passare sotto il traguardo a mani alzate, il ciclista della Lampre. Secondo sul traguardo Dani Moreno e terzo Julian Arredondo, il leader della corsa e maglia gialla Dumoulin arriva tra i migliori con quattro secondi di distacco dal vincitore e mantiene la testa della classifica generale.
Nelle dichiarazioni del post gara grande soddisfazione per il vincitore di tappa, il corridore croato non nasconde la sua soddisfazione per una vittoria che sembrava insperata, il suo primo pensiero va ai genitori che hanno sempre creduto in lui e alla sua squadra che lo supporta e lo aiuta per farlo emergere nel duro sport che ha scelto. Soddisfazione anche per il leader della classifica generale, Dumoulin. Il corridore del team Giant non ha paura a dichiarare che farà di tutto per portare la maglia gialla fino al termine della corsa, è questa sua volontà che lo ha fatto entrare nellallungo giusto, e che gli ha permesso di arrivare al traguardo tra i migliori.
La classifica generale vede lolandese Tom Dumoulin sempre in prima posizione, in virtù del suo arrivo tra i migliori, il suo vantaggio sul britannico Geraint Thomas (Sky) è aumentato, arrivando a sette secondi, terzo quel Dani Moreno che a detta di tutti gli analisti sportivi si è fatto scappare la vittoria di tappa, e forse anche la possibilità di indossare la maglia gialla.