Iniziano oggi in Repubblica Ceca i Campionati Europei Under 21 di calcio, che termineranno il 30 giugno. Due i gironi: uno a Praga con Repubblica Ceca, Germania, Danimarca e Serbia; uno a Olomuc con Italia, Portogallo, Inghilterra e Svezia. Gli Azzurrini debutteranno domani sera contro la Svezia; la squadra allenata da Gigi Di Biagio proverà a confermare il secondo posto ottenuto due anni fa in Israele, quando il Commissario Tecnico era Devis Mangia. Fare meglio significherebbe vincere il titolo; a sorpresa mancherà la Spagna campione in carica, eliminata negli spareggi; un’occasione in più per tutte le nazionali presenti in Repubblica Ceca. Per presentare al meglio gli Europei Under 21 IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva la giornalista di Sky Sport Gaia Brunelli.



Come giudichi il girone dell’Italia? Non è un girone facile certamente, perchè con noi ci saranno nazionali molto competitive. Portogallo, Svezia e Inghilterra possono senza dubbio metterci in difficoltà.

La rosa dell’Italia è competitiva per la vittoria? Sì, ci sono elementi come Sturaro e Baselli che hanno avuto stagioni importanti in Serie A e possono costituire una buona diga a centrocampo.



Qual è il modulo ideale visti gli elementi della rosa? Penso che l’Italia potrà giocare con un 4-3-3 e un tridente offensivo nel quale a partire titolari saranno Bernardeschi, Belotti e Trotta.

E’ possibile vedere questo gruppo trapiantato in nazionale maggiore come succede in altri paesi, come fece ad esempio Azeglio Vicini? E’ quello che mi auguro, altre nazionali lo fanno e noi potremmo seguirne l’esempio. La Germania con questo sistema ha vinto un Mondiale e arriva sempre in fondo ai grandi tornei.

Rispetto al 2013 siamo più competitivi? Speriamo; non sarà facile andare meglio, vista la finale raggiunta due anni fa. Il vantaggio potrebbe essere l’assenza di una nazionale nettamente superiore alle altre come era la Spagna nel 2013, le nostre avversarie sono tutte di livello ma sono battibili.



Appunto, la Spagna. Come ti spieghi la sua assenza? L’assenza di nazionali come Spagna, Francia e Olanda dimostra che a livello giovanile ci sono molte altre formazioni competitive che lavorano molto bene e che offrono un calcio molto interessante.

Quanto influisce sulla nostra nazionale il fatto che in Italia i vivai siano sempre più popolati di stranieri? E’ un concetto relativo perchè la Roma, l’Inter, il Milan e la Juventus stanno lavorando molto bene anche a livello di giocatori italiani. In particolare la Juventus si è mossa con costrutto in questo senso. E’ anche vero, inoltre, che la presenza di diversi giocatori stranieri non è così decisiva sul lavoro che fanno i nostri club nel far crescere i talenti italiani.

Quali squadre vedi favorite per la conquista del titolo? Vedo molto bene l’Inghilterra e la Germania che mi sembrano le nazionali più forti.

(Franco Vittadini)