Si giocano oggi le semifinali di ritorno dei playoff di Serie B 2014-2014: alle ore 18:30 va in scena al Dall’Ara Bologna-Avellino. La squadra di Massimo Rastelli dovrà vincere con due reti di scarto, quella di Delio Rossi potrebbe giocare anche di rimessa per guadagnare la finale e rispettare le previsioni della vigilia del torneo cadetto che la volevano sicura promossa. Alle 21 il Vicenza se la vedrà contro il Pescara che l’aveva battuto 1-0 all’andata; un Pescara apparso in grande forma nei playoff dove ha subito una sola rete, un Pescara rigenerato anche dall’avvento di Massimo Oddo all’ultima giornata di campionato. La formazione veneta però potrebbe qualificarsi alla finale vincendo anche solo 1-0, in virtù del miglior piazzamento in classifica. Per presentare queste due partite dei playoff di Serie B IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Davide Dionigi.
All’andata l’Avellino aveva dominato, si aspetta la stessa partita? Penso che sia fondamentale che l’Avellino giochi nello stesso modo della partita contro lo Spezia, quando in dieci con tanta grinta e una mentalità giusta seppe battere la formazione ligure. Il Bologna quindi dovrà stare attento a questo atteggiamento della formazione irpina.
Nell’ottica di un Bologna attendista che riparte, quali saranno i migliori calciatori da fare giocare? Penso che il Bologna dovrà sfruttare le ripartenze con giocatori come Mancosu e Cacia che sono più bravi in questo senso; poi molto dipenderà da come Delio Rossi deciderà di interpretare questa partita, ma un Bologna da contropiede dovrebbe affidarsi ai due sopracitati.
Lasciar fuori alcuni giocatori titolari da parte dell’Avellino nella sfida di andata è stata una scelta per questa sera? No, non credo, perchè già una partita di andata può essere molto importante e in questo senso non si fanno mai particolari calcoli. Rastelli ha sicuramente mandato in campo la formazione che riteneva migliore.
Dovendo vincere con due gol di scarto Rastelli si affiderà al più collaudato 3-5-2 o sceglierà di spingere con il 4-3-3? Più che di moduli tattici parlerei di interpretazione della partita, come ho già detto prima; e si sa che quanto a grinta la formazione irpina non è seconda a nessuno, anche se questi playoff sono giocati al livello di un grande equilibrio. Non sarà facile arrivare in finale da parte dell’Avellino.
In campionato il Pescara ha avuto il miglior attacco ma una pessima difesa, ora ha preso solo un gol nei playoff: ci sono meriti da parte di Oddo? Sono più che altro coincidenze, ma certo l’arrivo di Oddo potrebbe aver sistemato qualche dettaglio in fase difensiva. Ritengo comunque il Pescara in un buon momento e favorito contro il Vicenza.
Visto l’assetto tattico usuale del Pescara potrebbe essere un rischio eccessivo difendersi? Sì: come ha detto lei il Pescara non è abituato a interpretare partite di attesa, e quindi credo che l’atteggiamento migliore da tenere a Vicenza sia quello di proporre gioco. Non dovrà fare come il Perugia che, proprio contro il Pescara, ha badato unicamente a difendere il gol di vantaggio ed è stato eliminato.
Quanto conta per il Vicenza il ritorno di Cocco e di Gennaro, squalificati all’andata? Tanto perchè questi giocatori hanno fatto benissimo questa stagione e potranno essere decisivi davanti al loro pubblico, cosa molto importante il fattore campo questa semifinale col Pescara.
Al Vicenza basterebbe un gol: si aspetta subito l’assalto o una partita ragionata?
Conoscendo la squadra di Marino credo che il Vicenza non andrà all’arma bianca ma cercherà di sviluppare una partita ragionata. Se infatti subisse un gol dovrebbe farne due e le cose si complicherebbero eccessivamente.
(Franco Vittadini)