, ex atleta e oggi allenatore di spicco dell’atletica mondiale – tra gli altri segue anche Mo Farah che però non è implicato in nessun modo in queste indagini – ha scritto una lettera aperta per negare di avere mai utilizzato tecniche che implicassero uso di doping sui propri atleti (clicca qui per saperne di più). Salazar è stato accusato di violazione delle regole antidoping in particolare come tecnico dello statunitense Galen Rupp. Salazar ribadisce di “credere in uno sport pulito e nel duro lavoro, ciò che fanno i miei atleti”.
Secondo un’indagine giornalistica a Rupp sarebbero stati forniti steroidi anabolizzanti nel 2002, quando aveva soltanto 16 anni. Con la sua lettera aperta, Salazar nega che questo sia mai successo. Nessun altro atleta del Nike Oregon Project (NOP) di Salazar è per ora coinvolto nelle indagini e la lettera è stata pubblicata proprio sul sito Internet del NOP, ribadendo che uno dei capisaldi del progetto è che gli atleti devono aderire integralmente al codice antidoping della Wada e alle regole della Iaaf. Salazar ha aggiunto: “Sono molto triste per il modo in cui queste false insinuazioni sono state diffuse senza alcun rispetto. Sono sempre molto attento e faccio tutto quanto è in mio potere per assicurare che i miei atleti rispettino le regole dell’antidoping”.