Ha reso omaggio al Goodwood Festival of Speed 2015 con queste parole: “Non avrei mai immaginato che Goodwood fosse così emozionante”. Giacomo Agostini gli aveva detto di venire e aveva ragione: il festival dei motori è piaciuto tantissimo al Dottore, che forse ora è anche dispiaciuto di non esserci mai andato prima. Tossi è arrivato sabato sera direttamente da Assen, non ha fatto in tempo a partecipare alla cena di gala con oltre 1.100 invitati ma ha comunque assistito al concerto e ai fuochi d’artificio prima di godersi per intero la giornata di domenica, nella quale ha guidato la sua Yamaha M1 ma anche tante auto che hanno fatto la storia. Siamo sicuri, ci ritornerà.
stato senza dubbio il protagonista del Goodwood Festival of Speed 2015, ma non sono mancati anche altri nomi celebri degli sport motoristici: abbiamo già accennato a Giacomo Agostini, Kenny Roberts e Phil Read, altre tre leggende della Yamaha accorse in Inghilterra per questa edizione che alla Casa giapponese riservava uno spazio speciale in occasione del sessantesimo anniversario di attività. Oltre a loro ecco anche Casey Stoner ma anche una leggenda come John Surtees, l’unico pilota della storia capace di vincere il titolo sia nel Motomondiale sia in Formula 1. Infatti va ricordato che Goodwood è una festa per tutti gli sport motoristici, anche quelli a quattro ruote: ecco allora altre due leggende dell’automobilismo britannico, Stirling Moss e Jackie Stewart, ma anche un protagonista della F1 contemporanea, cioè Nico Rosberg. Proprio con Rosberg si è intrattenuto a lungo Valentino Rossi: i due hanno pure pranzato insieme, vassoio da self service sulle ginocchia del Dottore seduto su un divano. Anche questo è Goodwood…
Il Goodwood Festival of Speed è un evento cult per gli appassionati di motori: auto e moto d’epoca e moderne, da corsa, prototipi, gioielli del passato e del presente, vetture da Formula 1 e di ogni altra possibile categoria, moto da MotoGp e di ogni tipo, insomma una sorta di Paese dei Balocchi per chi ama le due o le quattro ruote a motore. Siamo in Inghilterra sul circuito di Goodwood appunto, regno di Charles Gordon-Lennox, conte di March e Kinrara che è l’anima di questo Festival. Quest’anno ha partecipato anche Valentino Rossi per celebrare il sessantesimo anniversario della Yamaha come azienda di motociclette (prima produceva soltanto strumenti musicali): il Dottore non poteva scegliere momento migliore, il giorno dopo la vittoria di Assen (se mi fossi presentato qui dopo un quinto posto non sarebbe stato lo stesso), in testa al Mondiale che non vince dal 2009 con una striscia di otto podi in altrettanti Gran Premi che gli mancava addirittura dal 2005. Rossi è un idolo anche oltre Manica ed è il tripudio quando si presenta nella storica livrea bianca, gialla e nera della Yamaha di un tempo. Accompagnato da altre tre leggende della storia della Yamaha, cioè Giacomo Agostini, Kenny Roberts e Phil Read, Valentino si è concesso all’entusiasmo della folla ma è anche tornato sull’ormai celebre contatto con Marc Marquez all’ultima curva della corsa olandese: Con Marc sono sempre grandi battaglie, a lui piace sempre toccarti, ma io voglio vincere il Mondiale e ho dato il massimo. Lorenzo è fantastico, Marc sta tornando ma io ho una grande chance. Sarà dura, la battaglia andrà avanti fino all’ultima gara.