Non è accaduto sul campo numero 2, ma è comunque una grande impresa quella vista oggi a Wimbledon. Un tempo il famigerato campo era conosciuto come Cimitero dei Campioni, perchè – strano ma vero, e soprattutto frequente – tante teste di serie cadevano contro giocatori sconosciuti, o magari noti ma non certo allaltezza dei big. Oggi quel campo nelle sue fattezze originali non esiste più; e quanto accaduto oggi ha come cornice il campo numero 8.



Tuttavia si tratta comunque di una notizia da vergare a matita rossa, perchè non capita tutti i giorni che la testa di serie numero 9 perda al primo turno di uno Slam, in meno di unora e contro unadolescente. E invece è quanto successo oggi. Carla Suarez Navarro deve già dire addio a Wimbledon: a farla fuori è una diciottenne che risponde al nome di Jelena Ostapenko. La classe 97 sta facendo sfracelli nel tennis femminile: nel giro di tre settimane Ana Konjuh e Belinda Bencic hanno messo in bacheca il loro primo titolo WTA, e poi cè Ivana Jorovic che pur non giocando ancora tornei WTA ha già fatto faville con la nazionale serba di Fed Cup. La Ostapenko è già oggi numero 147 del mondo: viene da Riga, in Lettonia, un Paese che non è certo conosciuto per il tennis (il giocatore più forte è e rimane Ernests Gulbis, il che è tutto dire) e detiene già sette titoli ITF, con un record stagionale di 24 vittorie e 8 sconfitte. Il suo nome è già scolpito nellalbo doro di Wimbledon: un anno fa infatti ha vinto il torneo juniores contro ogni previsione, eliminando giocatrici più quotate come Anhelina Kalinina e Tornado Alicia Black e poi battendo in finale la slovacca Kristina Schmiedlova (sorella della più famosa Anna Karolina, già fuori al primo turno di questa edizione di Wimbledon). Una predestinata? Chissà: lanno prima a trionfare era stata la già nominata Bencic, e sappiamo bene quali siano stati i passi che per ora ha compiuto. Da qui a dire che Jelena Ostapenko diventerà una campionessa ce ne corre, ma linizio è incoraggiante: la Suarez Navarro non era al 100%, ma batterla  in 52 minuti (perchè è così che è finita) devi saperlo fare e soprattutto a livello psicologico devi avere la forza per non fermarti a pensare che sta succedendo davvero, perdendo il momento e linerzia. Complimenti a Jelena, che ora ha in Kristina Mladenovic unavversaria di tutto rispetto: lei pure è giovane (del 93), lei pure era una grande promessa juniores, la francese che parla bene litaliano potrebbe raccontarle di come il mondo delle professioniste non sia tutto ricoperto di zucchero e nessuno ti regali alcunchè. Ora che lha capito i risultati stanno arrivando, ma tra due giorni la Ostapenko, appunto, di sconti non sarà disposta a farne. 



(Claudio Franceschini)

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