In merito alla richiesta di rinvio a giudizio per Antonio Conte da parte del PM Antonio Di Martino, il presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha fatto sentire la sua voce. Le dimissioni da CT della Nazionale? si legge su repubblica.it. Ne ho parlato con lui, resta al suo posto e rispetterà il contratto. Si era infatti parlato di uneventuale rinuncia allincarico qualora il processo avesse preso tempistiche lunghe, ma lipotesi sembrerebbe essere scongiurata. Tavecchio, nellaffermare che un rinvio a giudizio non equivale a una condanna, ha anche fatto sapere che in questo Paese abbiamo le garanzie per tutti e quindi anche per Conte.



Prosegue l’inchiesta sul Calcioscommesse aperta ormai da anni dalla Procura di Cremona, in cui resta coinvolto anche il commissario tecnico della Nazionale italiana Antonio Conte. Secondo le ultime notizie il pubblico ministero Antonio Di Martino chiederà il rinvio a giudizio per l’ex mister della Juventus, indagato per frode sportiva relativamente alle partite Novara-Siena del 30 aprile 2011 (risultato finale 2-2, presunto accordo sul pareggio) ed Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011 (1-0, l’accusa parla di punti concordati a favore dei bergamaschi, che dovevano salvarsi, mentre i toscani erano già promossi in Serie A). Tutto ciò non dovrebbe influire sul lavoro di Conte con la Nazionale: il ct ha già ribadito che la sua intenzione è quella di rispettare il contratto con la FederCalcio, in essere sino al 31 luglio 2016. Interpellato su questa situazione da Sky Sport il presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha dichiarato: “Rinvio a giudizio non equivale a una condanna”.

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