, presidente del Coni, è intervenuto in merito alla possibilità di commissariare il campionato di Serie B qualora la partenza non sia regolare. Un’eventualità paventata da Andrea Abodi, che in riferimento al caso del Catania Calcio e delle partite comprate ha aperto alla possibilità di rinviare la partenza della stagione. “Servono tre-quattro condizioni indispensabili per un commissariamento del calcio” ha detto Malagò, interpellato su Sky TG24 da Emilio Carelli durante la trasmissione L’incontro, “e al momento queste condizioni non ci sono mai state”. Le condizioni esposte dal presidente Malagò sono nello specifico le irregolarità amministrative all’interno della Federazione”, che non ci sarebbero perchè la Federazione ha un profilo corretto a livello finanziario. Poi il non funzionamento della giustizia sportiva, “ma loro si sono adeguati al nuovo codice di riforma, nonostante strascichi e polemiche”. Ancora, la non validità di un sistema elettorale, cosa che non sussiste; e infine, come quarta condizione per il commissariamento, la mancata partenza, regolarità e iscrizione ai campionati. “Un punto all’ordine del giorno” fa sapere Malagò, “la Serie B è coinvolta ed è forse quella che aveva meno problemi. Sarò inflessibile su questo punto” ha concluso “se qualche campionato non dovesse partire il commissariamento sarà inevitabile, il sistema calcio perde credibilità e la gente è schifata. Ho idee molto chiare e il coraggio non mi manca”.



Dopo la confessione di Antonino Pulvirenti, il Catania è sempre più lontano dalla Serie B e potrebbe essere costretto a ripartire non dalla Lega Pro ma addirittura dalla Serie D. Nel frattempo sul caso delle partite comprate dagli etnei sono arrivate altre parole da parte di Andrea Abodi, il presidente della Lega Serie B, che ha dichiarato con riferimento al prossimo campionato: “Siamo pronti a confermare la data di inizio, ma nello stesso tempo ci prepariamo alla possibilità di rinviarla. Dobbiamo iniziare puliti” questo il pensiero di Abodi, riportato da calciomercato.com “l’opinione pubblica deve potersi specchiare nel nostro campionato e dobbiamo poter dire che chi sbaglia non solo ha pagato, ma è uscito dal sistema”. Abodi ha parlato del lavoro che FIGC e Procura stanno facendo: “Sono un elemento di massima garanzia per noi”. Nel caso il Catania, come probabile, non venga ammesso alla Serie B ci sarà una società ripescata, con i criteri di cui si è parlato ieri (clicca qui per approfondire).

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