La Juventus giocherà la finale di Champions League di domani senza uno dei suoi leader carismatici. Giorgio Chiellini gioca nella Juventus dal 2005: ha conosciuto la Serie B e gli anni bui della transizione, è tornato ad esultare, è diventato una colonna dei bianconeri (e della Nazionale). Mercoledì una lesione al soleo lo ha messo ko: niente Barcellona, a Berlino sarà solo in tribuna. Massimiliano Allegri conta letteralmente i difensori disponibili: Caceres è out da tempo, Andrea Barzagli sta cercando disperatamente di recuperare dall’infortunio subito a fine maggio contro il Napoli. Chi resta? Leonardo Bonucci ovviamente, e Angelo Ogbonna che in Champions League ha giocato appena 76 minuti e non è il ritratto dell’affidabilità in una finale. E allora, che fare? Una soluzione alternativa ci sarebbe: quella di rispolverare un giocatore che difensore non è, ma vi si può adattare. Ovvero, Arturo Vidal. Il cileno ha già giocato nelle retrovie: lo ha fatto spesso e volentieri nel Cile di Jorge Sampaoli, lo ha fatto sporadicamente nella Juventus di Antonio Conte, in situazioni di emergenza. E allora, perchè non destinare Vidal alla linea difensiva? Lo chiamano Guerriero e si capisce perchè; la sua verve può servire in mediana quanto in una retroguardia privata del carattere e della grinta di Chiellini, e con un Barzagli forse a mezzo servizio. Persistono però anche i dubbi: intanto in una difesa a 4 Vidal stonerebbe leggermente; meglio a 3, dove i movimenti sono più simili a quelli della mediana della Juventus. Giocando però con il bisognerebbe proteggere maggiormente la linea (potrebbe tornare utile un “cagnaccio” come Sturaro, ma chi sta fuori tra Marchisio, Pirlo e Pogba?) e soprattutto ci sarebbe comunque bisogno di far giocare uno tra Barzagli e Ogbonna, e a quel punto tanto varrebbe lasciare le cose come stanno. Tuttavia è una soluzione in più: Allegri in questo momento le sta studiando tutte per presentare la formazione più competitiva possibile sul grande scenario dell’Olympiastadion. Il Barcellona attende di conoscere le mosse della Juventus.
(Claudio Franceschini)