Bradley Wiggins tenterà oggi di battere il record dell’ora al velodromo olimpico Lee Valley VeloPark, situato nella zona est di Londra. Trentacinque anni, sei ori Mondiali su pista, quattro ori Olimpici, il Tour de France 2012, iridato nella cronometro dei Mondiali di Ponferrada 2014: Wiggins è un grande personaggio del ciclismo e in Gran Bretagna una vera e propria icona. Biglietti esauriti, grande interesse per un record dell’ora che Wiggins vorrebbe strappare a un altro britannico, Alex Dowsett, che lo stabili lo scorso 2 maggio al velodromo di Manchester, dove aveva percorso 52,937 km in un’ora. Per parlare di questo tentativo non c’è nessuno meglio di Francesco Moser, che stabilì due volte il record dell’ora nel 1984, anche se sono tra quelli annullati a posteriori dall’Uci per l’utilizzo di bici speciali. Ecco la sua opinione in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Crede che Wiggins batterà il record dell’ora? Direi proprio di sì, ci sono tutte le basi perché Wiggins riesca nel suo intento, ma bisogna ricordare che il record dell’ora a cui sarebbe giusto riferirsi è quello di Boardman.
Dunque non condivide la cancellazione dei record stabiliti su biciclette speciali, compresi i suoi? No, è una barzelletta, una cosa che non capisco. Dovevano tenere questi record, non abolirli.
Quale sarà secondo lei la tattica del corridore britannico? Lui ha detto che vuole puntare ai 55 km e potrebbe davvero arrivarci, visto che sarà pure avvantaggiato dal fatto di essere un pistard.
Resisterà tanto tempo, anche vent’anni come sostenuto dal ciclista inglese? No, non credo proprio. I record sono fatti per essere battuti, quindi sarà così eventualmente anche per quello di Wiggins.
Velodromo di Londra ideale per questo record? Non l’ho mai visto, ma più sono moderni, più è un vantaggio per stabilire prestazioni importanti, ad esempio per fare un nuovo record dell’ora.
Tanto interesse comunque attorno a questa prova, ci sarà il tutto esaurito… E’ normale. In Inghilterra c’è tanto interesse attorno al ciclismo, ci sono corridori validi, c’è una squadra come Sky che ha fatto sempre bene e Wiggins è un personaggio. L’anno scorso, quando il Tour partì dall’Inghilterra, c’erano tanto pubblico e tanto interesse attorno al ciclismo. Non era così ai miei tempi quando correvamo in Inghilterra.
Quali altri corridori potranno in futuro tentare questa impresa? Non vedo corridori italiani al momento in grado di farlo, potrebbe esserci Tony Martin che ha già dichiarato di voler provare a battere il record dell’ora in futuro. (Franco Vittadini)