In Canada sono in corso di svolgimento i Mondiali di calcio femminile 2015, una manifestazione che raccoglie sempre più interesse anche in Italia. Sono tante le nazionali che stanno lottando per poter aggiudicarsi questa competizione; gli Stati Uniti sono certamente favoriti, possono contare su una grande formazione nella quale spiccano i nomi di Abby Wambach, Alex Morgan e Carli Lloyd (autrice della doppietta nella finale Olimpica 2012). Altre squadre però possono giocarsi la medaglia d’oro; sicuramente la Germania, e poi il Brasile di MartaVieira da Silva che è con tutta probabilità la giocatrice più famosa al mondo. Non è presente l’Italia, che ha perso lo spareggio contro l’Olanda; un peccato per tutto il nostro movimento, che però sembra essere in crescita. Chi la spunterà dunque in questa edizione 2015? Per presentare i Mondiali di calcio femminile 2015 IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva la giocatrice Elisabetta Tona.



Quanta importanza hanno i Mondiali di calcio femminile? Sono certamente importanti, ma lo sono anche gli Europei e le Olimpiadi. Sicuramente c’è da dire che ai Mondiali partecipano rappresentanti di tutti i continenti, cosa che non accade in altre competizioni; dunque qui si gareggia potenzialmente con tutte le migliori.



Sono gli Stati Uniti la favorita principale per la vittoria? Avranno le loro grandi possibilità, ma non trascurerei nemmeno il Canada che avrà il vantaggio di giocare in casa. Non credo invece a una riconferma del Giappone; poi ci saranno altre nazionali che potrebbero fare molto bene.

Appunto: quali potrebbero essere le altre squadre protagoniste? Il Brasile, che però non riesce mai a vincere nonostante abbia sempre ottime formazioni; la Svezia, la Francia che potrebbe arrivare fra le prime tre, la Germania che è una formazione molto forte.

E le possibili sorprese? Le squadre africane, solo che non credo che potranno spingersi fino alla vittoria del titolo.



Non sarà presente ai Mondiali Nadine Kessler (miglior giocatrice europea e al mondo, ndr), ma ci saranno grandi giocatrici come Nadine Angerer, Abby Wambach, Marta. Chi è secondo lei la giocatrice più forte tra loro? Peccato davvero per l’assenza della Kessler; delle altre dico che Marta è una giocatrice molto tecnica, la Wambach è più fisica. Penso sia questa la differenza fondamentale fra queste due giocatrici che comunque reputo fortissime, scegliere chi sia la migliore è complicato.

Un pronostico sui Mondiali? Credo che alla fine a vincere il titolo saranno gli Stati Uniti, che tra l’altro giocheranno quasi in casa.

Peccato che non ci sia l’Italia… Già, peccato: manchiamo da 14 anni, abbiamo perso la partita decisiva contro l’Olanda che ci poteva consentire di andare ai Mondiali. In realtà avremmo potuto vincere il nostro girone dove invece a spuntarla è stata la Spagna, che si è qualificata per la prima volta; potevamo e dovevamo batterla.

Cosa manca al nostro movimento per essere al livello delle altre nazionali? Il nostro calcio sta perdendo giocatrici e questa è una cosa preoccupante. E’ una diminuzione del livello del football italiano, forse manchiamo di programmazione e le ragazzine non si mettono a praticarlo.

Una situazione complicata: come uscirne? Una cosa positiva c’è: l’anno prossimo anche la finale della Champions League femminile si giocherà in Italia, a Reggio Emilia. Potrebbe essere un’ottima occasione per fare pubblicità al nostro sport.

(Franco Vittadini)