Mark Cavendish, britannico del tela Etixx-Quick Step ha vinto la settima tappa del Tour de France 2015, srotolatasi da Livarot fino a Lougeres per un totale di oltre 190 chilometri (clicca qui per la classifica generale). Sono quindi 26 le vittorie di Cavendish nelle tappe del Tour de France: questa è giunta in volata beffando André Greipel e Peter Sagan. Domani invece tappa impegnativa, la Rennes-Mur de Bretagne che potrebbe accendere la lotta tra i vari big. Per un commento alla settima tappa del Tour de France 2015 ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva l’ex ciclista Michele Bartoli.



Martin non è partito, una grande perdita la sua? Direi di sì, una perdita importante perchè un corridore come Martin mancherà alla sua squadra, mancherà a Uran e mancherà anche a Cavendish, che ha portato a casa la settima tappa con una volata delle sue.

Le è piaciuto il gesto di Froome, che ha rinunciato alla maglia gialla? Un bel gesto, un grande gesto fatto da un corridore intelligente come Froome, che ha saputo rinunciare alla maglia gialla in segno di rispetto verso Martin.



Cavendish, il successo del velocista numero uno… Per il momento Greipel sembra aver qualcosa di più. Certo che Cavendish resta sempre un punto di riferimento per tutti i velocisti per quello che ha fatto in questi anni, nel corso sua carriera.

Cosa ha fatto la differenza in questa settima tappa? Cavendish ha avuto più gambe e ha saputo sfruttare il varco che gli si è presentato davanti, anche se forse per sua stessa ammissione aveva atteso un po’ troppo prima di partire. In volata ha espresso tutta la sua classe raddoppiando le forze e tenendo a bada Greipel e Sagan. Una grande prova per Mark.



Ventisei vittorie al Tour de France: i numeri dicono tutto… Proprio per questo si aspettava la vittoria di Cavendish in questa edizione. Ha fatto grandi cose in questi anni, poi è ancora giovane avendo appena compiuto trent’anni, penso che sarà in grado di compiere ancora cose importanti.

Cosa è mancato a Greipel e Sagan? Può darsi che non era la loro giornata, in una grande corsa a tappe ci sono momenti in cui riesci a dare il meglio di te stesso, altri meno. Bisogna leggere così l’esito delle varie giornate che si susseguono in un giro.

Froome maglia gialla, difenderla potrebbe creargli problemi in questa fase del Tour? No non credo proprio, in fondo la sua squadra potrà aiutarlo a stare davanti come al solito. Penso che Froome potrà gestire questa sua leadership nel modo migliore, senza farsi condizionare più di tanto. Anzi l’aver recuperato la maglia gialla potrebbe dargli più motivazioni, non ne farebbe un dramma anche se la perdesse per una o per qualche tappa.

Domani tappa importante al Mur de Bretagne, cosa succederà? Sarà una tappa dove in effetti i grandi potrebbero darsi battaglia, potrebbero tentare qualcosa di importante. Io credo ancora che Froome avrà qualche possibilità in più di far meglio. Vedo bene anche Rodriguez, uno dei miei favoriti al successo in questa frazione del Tour.

E Nibali? Nibali sta crescendo, sta prendendo a poco a poco la giusta condizione e penso che con il prosieguo del Tour arriverà al top. Avrà anche lui le sue chances da giocarsi nel resto della corsa francese.

(Franco Vittadini)