La notizia è di quelle clamorose, purtroppo anche drammatiche. Ivan Basso ha un tumore ai testicoli e si è quindi ritirato dal Tour de France. Ha scoperto il male oggi, durante la giornata di riposo nella quale si è sottoposto a controlli perché non passava il dolore dopo la caduta nella quinta tappa e il verdetto è stato spietato. Basso ora sta già combattendo contro il male: ha coraggio, carattere, non vuole mollare. Certo è un personaggio famoso, ma il male lo accomuna adesso a tante persone normali nel rapporto col dolore, col senso della vita, quelle domande che tutti si pongono. Ivan Basso non vuole arrendersi, può vincere questa battaglia. Per commentare quello che è successo al corridore italiano abbiamo sentito Maurizio Fondriest. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come reagisce alla notizia del ritiro dal Tour di Ivan Basso per un tumore al testicolo? Conoscendo Ivan, che per me è un amico, mi spiace molto naturalmente. Sono molto triste per quello che gli è capitato, è una notizia che mi ha colpito particolarmente. Purtroppo però sono cose che succedono nella vita di tutti i giorni, è una malattia che colpisce tante persone.



Cosa vuol dire quando una malattia così grave colpisce un campione così famoso? Non cambia niente, davanti alla malattia siamo tutti uguali, tante persone si trovano ad affrontare il dolore e a cercare di risolvere questa battaglia.

Basso ha mostrato tanto coraggio con il suo semplice annuncio… E’ una bella cosa: il carattere serve sempre, il coraggio di Basso gli sarà utile per affrontare questa cosa nel modo ideale, lottando fino in fondo.

Quanto il suo atteggiamento positivo sulla vita potrà aiutarlo a sconfiggere il male? Aiuta molto. Spesso è una componente importante, forse decisiva per aiutare a risolvere il male, insieme naturalmente ai grandi progressi che ha fatto la medicina, che ha contribuito nel tempo a sconfiggere tanti casi di tumore. Molte persone hanno vinto in questo modo la loro battaglia contro questa malattia.



Paradossale che l’abbia scoperto dopo una caduta? Già, se non faceva questo controllo nella giornata di riposo per il testicolo che gli faceva male… Questa è la vita!

Cosa si sente di dirgli? Voglio dirgli che gli sto vicino. Adesso rispetto la sua tranquillità, la sua privacy, voglio che si rilassi un attimo. Poi sicuramente lo chiamerò per dargli tutto il mio sostegno, per dirgli che sicuramente ce le farà a vincere la battaglia contro il tumore… (Franco Vittadini)