E’ un Vincenzo Nibali deluso quello che chiude oggi a 6’57” dalla maglia gialla. Sicuramente non è un buon momento per il ciclista italiano che ha così parlato: “Non sono nemmeno il lontano fratello del Nibali che corse lo scorso anno. In questo tour ci restano ancora tantissime difficoltà da superare. Bisogna solo trovare la forza di andare avanti”. E’ come una resa per il ciclista siciliano di 30 anni che in questo tour non sta ripetendo le prodezze che l’avevano visto protagonista appena dodici mesi fa. Nella classifica oggi Nibali ha comunque guadagnato tre posti anche se è ancora decimo ben lontano dalla maglia gialla che ora è sulle spalle di Froome.
Chris Froome vince la decima tappa della corsa francese ed allunga nella classifica generale, portando il vantaggio sullo statunitense Van Garderen a quasi tre minuti. Nairo Quintana è stato l’unico rivale in grado di sostenere, almeno parzialmente, l’accelerazione decisiva di Froome: il colombiano della Movistar è terzo in classifica generale davanti ad Alejandro Valverde. Purtroppo brutte notizie per Vincenzo Nibali, il cui distacco dalla maglia gialla sale a quasi 7 minuti. Domani il Tour de France 2015 vivrà la sua undicesima tappa da Pau a Cauterets, per un totale di 188 chilometri.
Chris Froome ha vinto la decima tappa della Grande Boucle mettendo una prima ipoteca sulla vittoria del Tour de France 2015. Secondo nella tappa da Tarbes a La Pierre è Riche Porte (+57”) che completa quindi la doppietta del team Sky; terzo al traguardo Nairo Quintana (+1’03”) che ha quantomeno provato a resistere ai morsi della maglia gialla. Gli ultimi 3,5 chilometri: un’inarrestabile Froome porta a 50 secondi il vantaggio su Nairo Quintana, che deve guardarsi quasi più alle spalle dove sta rinvenendo Richie Porte. Il gruppo con Alberto Contador invece ha circa 2 minuti di ritardo, più largo il distacco di Vincenzo Nibali. Froome entra nel tratto transennato di fine tappa, gli ultimi due chilometri diventano una passerella trionfale per l’attuale maglia gialla. Negli ultimi 300 metri Froome si alza sui pedali in vista del traguardo, mentre dietro di lui Quintana è stato ripreso da Porte. Quarto Gesink a +1’32”, poi Thomas e Valverde a due minuti. Il ritardo di Alberto Contador ammonta a quasi tre minuti, quello di Vincenzo Nibali ad oltre quattro.
Dopo il precedente scatto Alejandro Valverde rientra tra i ranghi per poi provare nuovamente l’attacco a Gesink, che in testa mantiene 13 secondi di vantaggio (Valls invece è stato ripreso dal gruppo). A 6,7 chilometri dall’arrivo accelerazione di Chris Froome, con lui Van Garderen che poi perde terreno, Quintana e Porte mentre anche Alberto Contador mostra segni di cedimento. A 6,4 km parte Froome a tutto gas con Quintana alle calcagna, il colombiano però non perde la calma consapevole che cercare di rispondere per le rime al britannico di Sky potrebbe essere controproducente. Nel frattempo il ritardo di Nibali sale a quasi 3 minuti. A cinque chilometri dalla fine Froome ha 23 secondi di vantaggio su Quintana.
Il primo allungo in testa al gruppo è Robert Gesink, è lui ad andare a superare Pierrck Fedrigo che finirà ha fatto l’andatura di testa dal chilometro numero 3. Thibaut Pinault intanto è in ritardo di una cinquantina di secondi rispetto a Gesink, mentre Vincenzo Nibali e Rigoberto Uran stanno perdendo contatto. Chi prova a rientrare su Gesink è Valls, del team Lampre-Merida. Segnali negativi da Nibali che a circa nove chilometri dal traguardo ha 53 secondi di ritardo dai battistrada Gesink e Valls. Perde contatto anche Purito Rodriguez. Attenzione ad Alejandro Valverde che a 8 chilometri dalla fine accelera poderosamente riprendendo il gruppo di testa. Gesink mantiene una decina di metri di vantaggio.
Ultimi dieci chilometri di tappa in arrivo. Duo di testa: Fedrigo tenta l’allungo per staccare Van Bielsen, dal gruppo intanto cominciano a staccarsi alcuni corridori tra cui il portoghese Rui Costa, lo slovacco Peter Sagan e il polacco Michal Kwiatkowski. Fedrigo conserva un minuto di vantaggio ma alle sue spalle stanno rinvenendo velocemente, Van Bielsen invece è già stato ripreso.
Poco dopo il passaggio dalla zona di rifornimento caduta nel gruppo, che ha coinvolto anche il capitano del team Giant-Alpecin Warren Barguil. Il francese è stato soccorso dai compagni e poi dall’uro medica, poi ha ripreso a correre anche se sofferente, in seguito gli verrà applicata una fasciatura al braccio destro. Al secondo Gpm intanto Kenneth Van Bilsen è transitato per primo: prosegue la fuga a due con Pierrick Fedrigo, il gruppo dista circa 12 minuti.
Prosegue la decima tappa da Tarbes a La Pierre Saint Martin. A circa 45 chilometri dopo la partenza il francese Pierrick Fedrigo è sempre in testa alla corsa ma il belga Kenneth Van Bilsen lo ha rimontato, fino a ridurre il gap ad una manciata di secondi. Nel frattempo il ritardo del gruppo è salito oltre i dieci minuti; poco prima del cinquantesimo chilometro di tappa una caduta, fortunatamente non grave: i ciclisti coinvolti sono subito ripartiti. Prosegue la fuga che ormai è stabilmente a due con Pierrick Fedrigo (Bretagne-Séché) e Kenneth Van Bilsen (Cofidis) in vantaggio di circa 14 minuti sul gruppo.
Quando sono stati percorsi circa 38 km della Tarbes-La Pierre Saint Martin (167 km), decima frazione del Tour de France 2015, il francese Fedrigo è da solo in testa alla corsa con 1 minuto e 5 secondi sul belga Van Bilsen e con circa 9 minuti e 20 secondi di vantaggio sul gruppo. All’arrivo mancano ancora 129 km e con tutte le asperità previste dalla tappa di oggi è complicato immaginare che l’iniziativa di Fedrigo possa andare in porto. Un aspetto da non sottovalutare è però quello riguardante la data in cui si corre: oggi è infatti il 14 luglio, Festa Nazionale in Francia, e Fedrigo proverà ad onorare al meglio questa ricorrenza con un’impresa d’altri tempi, restituendo ai francesi il gusto di una vittoria transalpina nel giorno della Presa della Bastiglia che manca dal successo di David Moncoutié nel 2004.
Scatti e controscatti dietro a Pierrick Fedrigo che mantiene una quindicina di secondi di vantaggio rispetto al resto del gruppo. Con il passare dei chilometri il belga Kenneth Van Bilsen prova ad affiancarsi al francese, ma la fuga a due non riesce perché Fedrigo risponde con un altro allungo che mette poco meno di un minuto di distanza tra i due. Il gruppo intanto rallenta e il vantaggio del fuggitivo si allarga fino a quasi due minuti e mezzo, dopo una ventina chilometri. Qualche minuto dopo, alle ore 13:15, Fedrigo incrementa ancora le distanze: circa un minuto da Van Bilsen, quasi sei sul gruppo.
Partita la decima tappa della corsa transalpina. Dopo 8 chilometri circa il primo tentativo di fuga è del francese Pierrick Fedrigo della Bretagne-Séché, il suo vantaggio è di qualche secondo. In precedenza aveva provato lo scatto anche Thomas Voeckler, altro corridore francese, prima ancora il belga Tim Wellens aveva tentato un attacco istantaneo ma è stato subito ripreso dal gruppo.
Il giorno di riposo di ieri al Tour de France 2015, ha rappresentato la giusta occasione per cercare di strappare qualche dichiarazione alla maglia gialla Chris Froome sulle difficoltà che attendono il gruppo a partire da oggi, e sulla condizione dei suoi rivali più pericolosi in ottica vittoria finale. Froome ha aperto con un raffronto rispetto alle sue condizioni nel 2013, anno del trionfo alla Grande Boucle:”Rispetto al 2013, quando vinsi il Tour, sono arrivato qui molto più fresco e mentalmente più preparato“, per poi passare ad analizzare l’attesa tappa pirenaica di oggi:”La prima tappa pirenaica sarà importante, una tappa chiave: è meno dura di altre ma il primo vero arrivo in salita dice sempre cose speciali. Non so dire se i Pirenei saranno più decisivi delle Alpi, dipenderà da quello che succederà“. Froome ha parlato anche dei suoi rivali più temibili, a partire da Van Garderen, secondo della graduatoria:”Era già molto vicino a me al Delfinato, ora è il mio rivale principale“, per arrivare a Quintana e Nibali, con quest’ultimo considerato un gradino sotto rispetto al colombiano:”Credo che molti si aspettassero che Vincenzo guadagnasse nei primi giorni, invece ha perso terreno. Penso che in salita Quintana sarà più pericoloso di lui in salita, uno degli uomini da seguire di più.”
Il primo giorno di riposo di questo Tour de France 2015 è alle spalle, e nella decima tappa della Grande Boucle da Tarbes a La Pierre Saint Martin, è molta l’attesa per vedere i grandi della classifica generale darsi battaglia sulle strade in salita dei Pirenei. Secondo i quotisti Intralot, il discorso per la vittoria della frazione odierna, sarà probabilmente ristretto alla maglia gialla Chris Froome (quota 3.10) e al colombiano Nairo Quintana (quota 4.50), chiamato per la prima volta a scoprire le carte e a dimostrare di essere in grado di fare la differenza sulle montagne del Tour. A scombinare i piani di Froome e Quintana potrebbero essere gli spagnoli Alberto Contador e Joaquin Rodriguez, entrambi a quota 11.00, mentre un successo del nostro Vincenzo Nibali, apparso in difficoltà nella prima settimana di gara, sembra più complicato, così come testimoniato dalla quota elevata (18.00).
Oggi è in programma la decima tappa dell’edizione numero 102 della Grande Boucle: la Tarbes-La Pierre Saint Martin di 167 km sarà una frazione molto attesa perché si tratta della prima vera tappa di montagna e del primo arrivo in salita sui Pirenei di questo Tour 2015, che onora con una frazione di grande importanza il giorno della festa nazionale francese.
Ieri c’è stato il primo giorno di riposo e oggi il Tour cambia completamente scenario: eravamo in Bretagna, adesso siamo centinaia di chilometri più a sud, quasi al confine con la Spagna, appunto per affrontare i Pirenei che quest’anno arrivano prima delle Alpi. Da oggi iniziano due settimane durissime, ricche di salite come poche altre volte nella lunghissima storia della Grande Boucle: andiamo dunque ad esaminare nel dettaglio il percorso di questa decima tappa. La partenza avrà luogo alle ore 12.35 da Tarbes, capoluogo del dipartimento degli Alti Pirenei, spesso sede di partenza di tappe pirenaiche. Sarà così anche oggi: a dire il vero la frazione odierna sarà piuttosto semplice fino ai piedi della salita finale. Da segnalare tre Gpm ma tutti di terza categoria: si tratterà della Côte de Bougarber (km 66), della Côte de Vielleségure (km 90) e della Côte de Montory (km 166), tutte salite lunghe meno di due chilometri e con pendenza media attorno del 6%, che dunque non serviranno certo a fare selezione ma solo a vivacizzare anche la prima parte del percorso, che presumibilmente sarà caratterizzata da una fuga da lontano. Lo sprint intermedio sarà invece posto al km 124, in località Trois Villes. L’attesa però è giustamente tutta per la salita finale, un Gpm Hors Catégorie (fuori categoria), come al Tour designano le salite più difficili, un salto di qualità davvero notevole visto che fino a questo momento non c’erano mai stati nemmeno Gpm di prima o seconda categoria. Dunque andiamo a conoscere meglio l’ascesa verso La Pierre Saint Martin, inedita per il Tour che mai era arrivato in questa stazione turistica dei Pirenei rinomata soprattutto per gli sport invernali. Si tratta della classica salita pirenaica, molto lunga anche se non eccessivamente dura: infatti sono ben 15,3 chilometri di ascesa con pendenza media del 7,4%. Subito la salita inizia impegnativa: il secondo chilometro è il più duro in assoluto, con una pendenza del 10,8%, poi è davvero difficile anche il tratto dal quinto al nono chilometro, sempre sopra il 9%. Gli ultimi 5 km sono decisamente più semplici, anche se proprio nel finale si torna oltre il 7% di pendenza, magari per darsi battaglia per il successo di tappa se non ci sarà già un fuggitivo solitario. Oggi dunque inizieremo a capire i rapporti di forza in salita fra i big: naturalmente finora Chris Froome è quello che ha destato la migliore impressione, mentre i primi nove giorni purtroppo sono stati complicati per Vincenzo Nibali. Più coperti sono rimasti Alberto Contador e Nairo Quintana: c’è attesa soprattutto per il colombiano, il più scalatore puro dei quattro. Da oggi inizieremo a capire se un sudamericano potrà puntare a vincere per la prima volta il Tour. Quanto agli altri uomini di classifica, capiremo se e chi potrà puntare davvero a lottare per il podio e chi invece dovrà mettere nel mirino piazzamenti meno prestigiosi.(Mauro Mantegazza)
1.C.Froome (SKY) 4h22’07”
2.R.Porte (SKY) +59”
3.N.A.Quintana (MOV) +1’04”
4.R.Gesink (TLJ) +1’33”5
5.A.Valverde (MOV) +2’01”
6.G.Thomas (SKY) +2’01”
7.A.Yates (OGE) +2’04”
8.P.Rolland (EUC) +2’04”
9.T.Gallopin (LTS) +2’22”
10.T.Van Garderen (BMC) +2’30”
(prime 10 posizioni)
1.C.Froome (SKY) 35h56’09”
2.T.Van Garderen (BMC) +2’52”
3.N.A.Quintana (MOV) +3’09”
4.A.Valverde (MOV) +4’01”
5.G.Thomas (SKY) +4’03”
6.A.Contador (TCS) +4’04”
7.T.Gallopin (LTS) +4’33”
8.R.Gesink (TLJ) +4’35”
9.W.Barguil (TGA) +6’12
10.V.Nibali (AST) +6’57’