Fabio Capello non è più il commissario tecnico della nazionale di calcio della Russia, carica che deteneva dal 19 luglio 2012. Il contratto sarebbe scaduto nel 2018 ma le parti hanno convenuto per una rescissione consensuale. Russia che attualmente si trova al terzo posto nel gruppo G delle qualificazioni ad Euro 2016, con un bilancio di 2 vittorie 2 pareggi e 2 sconfitte. Agli ultimi mondiali invece la selezione di Capello era stata eliminata dal girone H, dopo il doppio 1-1 con Corea del Sud ed Algeria e la sconfitta per 1-0 ad opera del Belgio. Per un commento sull’addio di Fabio Capello alla Russia ilsussudiario.net ha intervistato in esclusiva Franco Colomba.



Come mai Capello, sempre grande con i club, non si è confermato con le Nazionali? Credo che non dipenda certo da lui, la bravura di allenatore di Capello è nota infatti a tutti. Bisogna andare ad indagare il materiale tecnico che ha avuto a disposizione prima con l’Inghilterra e poi con la Russia. Entrambe le nazionali non mi sono sembra eccezionali da questo punto di vista.



Nel caso della Russia è più lui che non ha valorizzato i giocatori o si tratta di una nazionale modesta? Come si vede dai risultati Capello ha riportato ai Mondiali la Russia dopo tanto tempo, mancava alla Coppa del Mondo dal 2002, più di questo penso che non poteva fare. Credo proprio che abbia fatto tutto il possibile per rendere forte questa nazionale.

Anche troppa pressione in vista dei mondiali 2018? E’ normale che in vista di questo appuntamento la Russia, che si sente una grande nazione e vuole diventare una potenza anche calcistica, abbia il desiderio di conseguire grandi risultati, ma se non ci sono giocatori forti sarà veramente difficile.



Come vede il movimento calcistico russo, avrà delle speranze di crescita? Ci sono tanti giocatori stranieri e infatti la federazione sta cercando di limitarne il numero, si investono molti soldi nei club, ma forse è la metodologia di base che non va, il lavoro che viene fatto. Di questo passo sarà difficile ottenere grandi risultati per la Russia anche in vista dei Mondiali che giocherà in casa.

Spalletti che ha lavorato in Russia potrebbe essere il tecnico giusto, o ci vorrà proprio un allenatore russo come Leonid Slutskiy? Spalletti ha ottenuto risultati importanti con squadre che però hanno faticato ad imporsi a livello internazionale. Adesso la federazione russa sarà chiamata ad una scelta importante perchè salvo imprevisti il prossimo ct porterà la Nazionale ai mondiali. Bisognerà però lavorare sul calcio fin dalle fondamenta, quindi dai vivai e in tal senso Spalletti potrebbe essere un buon maestro per ripartire. Però se la qualità complessiva non migliora si può fare fino ad un certo punto…

Perchè gli allenatori italiani fanno bene all’estero, mentre per Capello non è stato così? Non è così, basta ricordare come ha fatto bene Capello in Spagna al Real Madrid. Un allenatore poi dipende sempre dagli uomini che ha a disposizione, può fare molto: ma non i miracoli, non può far crescere talenti dove non ce ne sono tanti, come con la Russia. La nazionale inglese è diversa ma non è che possa vantare una grande tradizione vincente: per ora in bacheca rimane solo il mondiale casalingo del 1966.

Quale sarà il futuro di Capello? E’ un uomo di calcio e non escluderei un suo ritorno nelle squadre in cui ha già vinto in passato, magari nelle vesti di dirigente. Dipenderà anche dalla sua voglia di continuare a lavorare, sul campo o dietro una scrivania per così dire.

E quale sarà il futuro di Franco Colomba? Se qualche squadra mi chiamerà sono pronto a riprendere a fare l’allenatore, anche ad andare all’estero, dove in effetti sono già stato (nell’ultima stagione ha lavorato in India con il Pune City, ndr). Sono pronto a dare la mia esperienza a disposizione di chi avrà fiducia in me.

(Franco Vittadini)