Rossella Fiamingo ha confermato il titolo iridato nella spada individuale ai Mondiali di scherma Mosca 2015, dopo la vittoria di Kazan 2014, battendo la svedese Emma Samuelsson, conquistando così anche la Coppa del mondo di spada ed entrando nella storia della spada. Rossella, 24 anni festeggiati il 14 luglio cioè il giorno prima del suo successo iridato, è una vera campionessa. Prima di lei nella storia di questa specialità solo l’ungherese Horvath e la francese Flessel avevano fatto come lei. Ora l’obiettivo diventano le Olimpiadi di Rio del 2016 per fare qualcosa di veramente grande. Abbiamo sentito direttamente da Mosca Rossella Fiamingo. Eccola in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.

Rossella Fiamingo: per te secondo titolo mondiale, ti aspettavi di riconfermarti a questi livelli?Certo trovarmi ancora campionessa del mondo dopo Kazan 2014 mi sembra una cosa troppo bella. Non credo a quello che ho fatto, ammetto che è stata veramente una grande impresa, vista tutta la concorrenza che ho incontrato.

Solo la Horvarth e la Flessel si sono riconfermate campionesse mondiali nella storia della spada… Questo significa che ho fatto veramente bene, che la mia è stata una gara interpretata nel modo ideale dall’inizio alla fine.

Qual è il segreto di questo successo? L’autocontrollo, il fatto di affrontare i vari incontri con la giusta mentalità, questo mi ha permesso di diventare campionessa del mondo. Ho avuto tanta concentrazione nell’affrontare tutti gli incontri fino all’ultimo con la svedese Samuelsson, questo mi ha portato a vincere la medaglia d’oro.

E il match con Bianca Del Carretto? Mi è dispiaciuto molto per lei. E’ vero ho vinto, ma era un derby, un incontro particolare. Adesso Bianca cercherà qualche modo nuovo di fare scherma per battermi.

Hai seguito una preparazione specifica? Ci allenavamo in montagna e mi sono fatta male. Ho cercato di allenarmi usando metodologie particolari, tirando a occhi chiusi per migliorare la mia tecnica.

Una vittoria doppia il giorno dopo il tuo compleanno… Ero sola perché, a differenza delle mie compagne di squadra, non facevo le qualificazioni. Sono andata all’Alexander Garden a rilassarmi un po’. Naturalmente ho ricevuto tanti messaggi di auguri, il giorno dopo per la mia vittoria mondiale ho passato il tempo a guardare i ringraziamenti che mi sono arrivati…

A chi senti di dover dire grazie particolarmente? Al mio maestro Giovanni Sperlinga, oltre che naturalmente alla mia famiglia.

Dedichi questo successo anche alla Sicilia, la tua terra? Sono molto legata alla Sicilia, nel 2011 vinsi a Catania il bronzo mondiale a squadre. Una soddisfazione particolare ottenere un risultato così importante nella mia città.

Ora il pensiero va alle Olimpiadi per un trittico da favola, sarà un anno importante questo? Lo affronterò come quello precedente, ma devo dire che vincere a Rio sarebbe un sogno. Una grande cosa, anche se la concorrenza sarà incredibile.

Per entrare nella storia dello sport? Mi fa piacere questa cosa, spero naturalmente di poter continuare a disputare una carriera importante e piena di successi.

Dopo i Mondiali un po’ di vacanza? Sicuramente un po’ di vacanza in Sicilia, la mia terra, per rilassarmi. Un po’ di vacanza al mare che amo tanto e dove potrò passare delle giornate meravigliose… (Franco Vittadini)