La tredicesima tappa del Tour de France 2015, Muret–Rodez di 198,5 chilometri, è stata vinta in volata da Greg Van Avermaet, corridore belga specialista nelle classiche, davanti a Peter Sagan. Lo strappetto finale leggermente in salita ha favorito Van Avermaet, con Sagan che ha collezionato il suo tredicesimo posto dall’ultimo successo nella corsa francese. Buono il comportamento di Vincenzo Nibali che ha tenuto bene. Un segnale positivo per lo Squalo, che potrà così giocare le sue chance sulle Alpi per una vittoria di tappa. Resta maglia gialla Chris Froome, che ha controllato anche oggi abbastanza agevolmente i suoi principali avversari. Per commentare la tappa di oggi abbiamo sentito Gianni Savio, team manager dell’Androni Giocattoli Venezuela. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Per Van Avermaet un successo conquistato alla grande… Sì, una vittoria conquistata con grande potenza atletica ma grazie anche all’acume tattico di questo corridore che ha veramente interpretato al meglio questa volata. Lo strappetto finale gli ha permesso di condurre bene la volata e battere un corridore come Sagan, dotato di uno sprint superiore a lui.



Sagan che continua a non vincere. Sfortuna o qualche altro motivo? Un po’ sfortuna, perché quando arrivi per tredici volte secondo vuol dire che basterebbe veramente poco per vincere. Poi sicuramente è un’insieme di cose, le continue mancate vittorie non danno la fiducia giusta, bloccano un po’ psicologicamente un corridore come Sagan.

Intanto oggi Nibali ha resistito bene… Una buona cosa, ma vorrei aggiungere che non mi sembra giusto attaccare così Nibali. Si pecca di ingratitudine, l’anno scorso quando vinceva il Tour tutti lo esaltavano. Ora tutti a denigrarlo. Nibali non è stato neanche fortunato all’inizio del Tour: la caduta, la foratura… Non è un robot, può avere i suoi problemi. Di sicuro Giuseppe Martinelli e Paolo Slongo sapranno rivitalizzarlo per il futuro. Sta ricevendo poi anche tanta pressione dalla Astana.



Avremo un Nibali protagonista sulle Alpi? Lo spero, me lo auguro. Ci sono tutte le condizioni perché Nibali faccia un finale di Tour di grande livello come è capace.

Più forte la Sky o Froome? La Sky è una grande squadra, ma si è rilevato anche dagli articoli dei giornali che i dati di Froome sono stratosferici. E’ un vero marziano, un ciclista fortissimo.

Come lo colloca rispetto ai grandi del passato? Tra i grandi del ciclismo moderno metto Hinault e Indurain, sopra loro naturalmente Merckx. In passato c’era anche Fausto Coppi ovviamente. Nell’oligarchia di questo sport metto anche Contador: se non avesse fatto il Giro avrebbe avuto più possibilità al Tour. Questo dimostra che è difficile fare la doppietta Giro-Tour ormai. Froome ha vinto il Tour due anni fa, sta vincendo quello di quest’anno. Non lo vedo però ancora tra i migliori di tutti i tempi…

Chi potrà metterlo in difficoltà in questo Tour? Anche lui potrebbe avere problemi, passare una giornata no. In questo senso il corridore che potrebbe metterlo in difficoltà è Quintana, che va veramente forte in salita…

Le piace questo Tour? Sì, anche se magari il fatto che Froome lo stia dominando tolga interesse. In ogni caso il Tour è sempre interessante, può succedere sempre qualcosa. Anche il Giro è stato così, nella tappa del Sestriere Contador era andato in crisi. Vinse Aru che potrebbe avere un grande futuro. Il ciclismo riesce sempre a emozionare, a dare qualcosa di speciale… (Franco Vittadini)