La diciassettessima tappa del Tour de France 2015, 161 chilometri da Digne les Bains a Pra Loup, è stata vinta dal tedesco Simon Geschke per distacco dopo una fuga di 28 corridori partita da lontano. Un’azione condotta alla grande per un ciclista che coglie il successo più prestigioso della carriera in questo tappone alpino del Tour. Chris Froome ha mantenuto la maglia gialla resistendo agli attacchi di Nairo Quintana, ora secondo davanti al suo compagno di squadra Alejandro Valverde, avvantaggiato dal ritiro dello statunitense Tejay Van Garderen. C’è stata poi la caduta di Alberto Contador che molto probabilmente ha pregiudicato questo Tour 2015 per il corridore spagnolo. Vincenzo Nibali ha tenuto stando nel gruppetto dei migliori, una buona prova che lascia ben sperare per i prossimi giorni ad iniziare dalla frazione di domani, la Gap–Saint Jean de Maurienne. Per commentare la diciassettesima tappa abbiamo sentito Maurizio Fondriest. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Grande prova di Simon Geschke, il corridore tedesco ha vinto dopo una fuga da lontano… Una bella gara la sua, il fatto che Geschke abbia corso bene è testimoniato dal fatto che aveva undici minuti di vantaggio e ne ha saputi mantenere oltre sette su Froome e Quintana. Del resto questa è la tattica migliore da utilizzare, se non sei un uomo di classifica puoi farlo più facilmente. Geschke, molto bravo in questo Tour, ci aveva provato anche l’altro ieri. M’ha deluso un po’ Pinot tra gli uomini in fuga, si è praticamente piantato in discesa.
Cosa pensa delle cinque vittorie tedesche al Tour? La Germania ha ottimi velocisti come Greipel che ha vinto tre volte qui al Tour. Una nazione che nel ciclismo sta andando forte. Meno la Francia, che negli ultimi anni ha sfornato ottimi scalatori che però non si sono riproposti in questa edizione del Tour.
Peccato per il ritiro di Van Garderen… Veramente peccato, lui è un corridore promettente, l’anno scorso aveva conquistato un ottimo quinto posto, adesso era terzo e si è dovuto ritirare per problemi fisici.
Froome ha controllato Quintana come ha voluto? Sì, è riuscito a stargli dietro senza tanti problemi, anche se la salita di oggi non è che fosse impossibile. Tuttavia devo dire che Froome mi ha dato segnali di non essere brillante come al solito in questa tappa.
Come giudica la prova odierna di Nibali? Ha dimostrato di non andare così male come avevano detto quelle due tappe in cui era andato in crisi. Certo non il miglior Nibali, ma meglio di quanto si diceva.
Potrà puntare ancora al podio? Non sarà facile perchè il suo distacco da Valverde è molto grande ancora.
Sfortunato Contador... Tanta sfortuna per lo spagnolo. Questa caduta gli pregiudica la classifica.
Sagan sacrificato dalla Tinkoff per aspettare Contador: giusto? Sì, Sagan puntava al traguardo volante per mantenere la maglia verde e nelle salite finali stava naturalmente perdendo terreno. Aspettare il suo capitano mi sembra che sia stata una valutazione ideale da parte della Tinkoff.
Cosa si aspetta adesso dalle prossime tappe, quale tattica per mettere in difficoltà Froome? Potrebbe succedere ancora di tutto certamente, anche se Froome resta favorito e Quintana il suo avversario principale. Credo comunque che non sarà l’Alpe d’Huez la tappa dove potranno cambiare le cose, bisognerà che accada qualcosa prima. Qualche scatto, qualche azione improvvisa potrà mutare la classifica generale del Tour. (Franco Vittadini)