La rivincita di Vincenzo Nibali nella diciannovesima tappa del Tour de France 2015. Sull’arrivo di La Toussuire lo Squalo ha saputo centrare un successo molto importante, prima scegliendo il momento giusto per partire dal gruppetto dei migliori, poi andando a prendere il corridore francese Pierre Rolland e staccandolo. Alla fine Nibali ha vinto la tappa resistendo al ritorno dei big, suo primo successo in questa Grande Boucle ed è anche arrivato al quarto posto della classifica generale. Il distacco da Alejandro Valverde ora è poco più di un minuto, andare sul podio a Parigi non è una chimera. Intanto Nairo Quintana finalmente si è mosso, prendendo trenta secondi a Chris Froome che ha mostrato di trovarsi in difficoltà negli ultimi chilometri. Domani ultima tappa di montagna del Tour, decisiva per la maglia gialla e per il podio, la Modane Valfrejus–Alpe d’Huez. Per commentare la diciannovesima tappa del Tour abbiamo sentito il grande ex Claudio Chiappucci. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Grande vittoria di Nibali: se l’aspettava? Diciamo che qualcosa d’importante doveva fare in un Tour non eccezionale per lui. Di sicuro ha avuto tanto spirito di reazione, anche se forse il fatto di essere lontano in classifica da Froome lo ha favorito oggi.
Anche tatticamente s’è mosso alla grande? Ha scelto il momento giusto per partire, è stato bravo in questo senso, ha fatto molto bene.
Una vittoria alla Chiappucci? Io quando partivo ero in posizioni di classifica importanti e questo certamente non era un vantaggio per le mie fughe. Attaccavo da lontano per guadagnare minuti preziosi, visto che a cronometro pagavo tanto. Bisogna considerare poi che era un ciclismo molto diverso da quello attuale. Bravo anche Rolland che ha dimostrato di essere un grande corridore.
Podio ancora possibile per Nibali? Sì, ma bisognerà vedere come recupererà dalla tappa di oggi, visto che domani sarà molto dura.
Per Quintana un attacco importante, ma troppo tardi? Una bella azione certamente, ma forse in effetti ha aspettato troppo, ha usato una tattica attendista. Poteva anche guadagnare di più.
Froome ha mantenuto con facilità la maglia gialla? Ha gestito la situazione, ha anche contrattaccato, certo si è trovato in difficoltà e se ci fossero stati altri chilometri forse avrebbe perso altro tempo rispetto a Quintana.
Tour ancora aperto? Domani sarà una tappa importante in cui Froome e Quintana si giocheranno il successo.
Cosa si aspetta dalla tappa di domani? Potrebbe esserci spazio per i corridori che hanno molti minuti di svantaggio, poi sarà il duello Froome-Quintana a infiammare la corsa. Il corridore colombiano non potrà aspettare tanto come oggi se vorrà tentare di vincere il Tour.
Come mai tutto questo tatticismo da parte sua? Forse ha avuto paura di Froome, forse non ha creduto nelle sue possibilità e ha aspettato troppo prima di rischiare veramente… (Franco Vittadini)