Ventesima tappa del Tour de France Modane Valfrejus–Alpe d’Huez: impresa di Thibaut Pinot, per la terza vittoria consecutiva francese su questa mitica salita. Nairo Quintana è arrivato secondo e ha cercato di mettere in difficoltà, la maglia gialla Chris Froome. Un attacco deciso che ha messo in seria difficoltà il capitano del Team Sky, ma l’attacco del colombiano è riuscito solo in parte, perché Quintana resta dietro Froome per 1’12”. Terzo in classifica generale Alejandro Valverde, peccato per la foratura all’inizio della salita dell’Alpe d’Huez di Vincenzo Nibali che non è riuscito dunque ad arrivare sul podio, ma resta quarto nella classifica generale. Domani frazione finale del Tour, la passerella sugli Champs Elysees Per commentare la ventesima tappa abbiano sentito Gianni Bugno, due volte vincitore all’Alpe d’Huez nel 1990 e nel 1991. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Per Pinot una vittoria importante finalmente? Importante soprattutto per il ciclismo francese, che ha fatto molto bene negli ultimi giorni di questo Tour.
Vincerà mai il Tour secondo lei? Le possibilità ci sono tutte, il problema è che dovrà fare i conti con Quintana, un corridore potenzialmente superiore a lui in salita.
Lei ha conquistato due vittorie nella sua carriera all’Alpe d’Huez: cosa significa vincere qui? Sono vittorie che lasciano il segno in maniera molto positiva nella carriera di un corridore, successi che non posso dimenticare.
Per Quintana un attacco importante in cui ha dimostrato tutto il suo valore… Bravo, la sua fuga è stata proprio bella e decisa, ha mostrato che se avesse creduto di più nelle sue possibilità poteva anche battere Froome.
Qualche rimpianto dunque per il corridore colombiano? Sì, ha perso un minuto e mezzo nella seconda tappa rispetto a Froome, un distacco poi decisivo nell’economia finale del Tour.
Froome ha condotto bene questo Tour, ma ha mostrato qualche limite negli ultimi giorni? L’inglese ha fatto molto bene, poi è normale che alla fine del Tour si possa avere qualche momento di cedimento e che la forma cali. E’ una cosa normale.
Tanta sfortuna per Nibali oggi, la foratura lo ha frenato nel momento decisivo… E’ vero, è andata così, ma bisogna anche considerare il valore di Valverde e la sua condizione. Il corridore spagnolo è arrivato insieme a Froome.
Una nota d’elogio quindi per il terzo posto finale di Valverde? Lo spagnolo è un corridore completo che sa andare bene dappertutto, non solo nelle gare a tappe ma anche nelle grandi classiche. Tanti complimenti quindi a lui. (Franco Vittadini)