Una notizia bomba quella delle dimissioni di Mauro Berruto, il Commissario Tecnico della nazionale maschile di volley. La Federazione ha accettato e ringraziato e ora dovrà scegliere un nuovo allenatore; Berruto lascia avendo portato in dote un bronzo olimpico e due argenti europei, lascia forse – probabilmente – a seguito delle critiche piovutegli addosso per aver mandato a casa alcuni giocatori che si erano presentati in albergo, nel corso della World League, oltre l’orario consentito. Una figura forte, che non è mai sceso a compromessi: le dimissioni di Berruto aprono un vuoto, a circa un anno dal possibile appuntamento delle Olimpiadi, che potrebbe essere colmato dal suo vice Blengini, dall’ex campione Lorenzo Bernardi – uno della generazione d’oro di Julio Velasco – oppure da Rado Stoytchev. Uscirà da qui il nome del prossimo CT della nazionale di volley maschile? Per parlare delle dimissioni di Mauro Berruto IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Paolo Tofoli.



Come mai secondo lei Berruto si è dimesso? Penso che il fatto di essere stato attaccato da più parti abbia portato Berruto a questa decisione.

Crede che ad essere decisiva sia stata la vicenda dei quattro titolari esclusi dalla Nazionale? Certo anche questo ha influito, ma è stato un po’ tutto l’insieme delle cose a portare Berruto a lasciare il suo incarico; non necessariamente un fatto specifico.



Le Federazione poteva respingere le sue dimissioni? Credo che Magri e Berruto abbiano raggiunto un accordo per il quale Berruto ha rinunciato al suo ruolo di Commissario Tecnico.

Come proseguirà adesso la carriera di Berruto? Aspetterà un po’ di tempo e poi valuterà la situazione; del resto ci sono tanti allenatori a spasso, non solo lui. Poi cercherà di prendere la guida di un club o di una nazionale.

Che Nazionale lascia? Una buona nazionale che ha ottenuto ottimi risultati, e che però qualche volta non ha raggiunto i suoi obiettivi. Non si può avere sempre fortuna e anche le altre squadre sono molto competitive…



L’anno prossimo però ci saranno le Olimpiadi: si interrompe un progetto a metà? No, ci sarà tempo di lavorare per il Brasile. La nazionale resta competitiva e con la possibilità di fare bene, se si qualificherà avrà l’occasione di andare a medaglia, tanto più che ora un grande giocatore come Juantorena tornerà a far parte del gruppo.

Come giudica il lavoro di Berruto in questi anni? Certamente è stato un buon lavoro, e lo dicono i risultati raggiunti. Berruto ha fatto molto bene in nazionale, ha conquistato due argenti europei e un bronzo olimpico; direi che sono traguardi importanti.

E ora chi sarà il prossimo allenatore della Nazionale? Si parla di Bernardi, del vice di Berruto Blengini e di Rado Stoytchev: chi sarebbe meglio e perchè? Faccio un altro nome rispetto a questi tre: credo che il più indicato sia Angelo Lorenzetti che ha una grande esperienza di allenatore alle spalle, ha guidato le nazionali giovanili e ha ottenuto risultati importanti. Lui per me sarebbe il CT migliore per l’Italia.

(Franco Vittadini)