Alle ore 22:00 italiane di sabato 4 luglio 2015 si giocherà la finalissima della Coppa America 2015: appuntamento all’Estadio Nacional di Santiago del Cile, in campo la Roja padrona di casa, giocata dall’argentino Jorge Sampaoli, e l’Argentina allenata da Gerardo Martino. Due tecnici platensi ed ex Newell’s Old Boys per una Coppa ambitissima: il Cile insegue il suo primo storico successo, mentre l’Argentina ha già trincato 14 volte ma non vince dall’edizione 1993. Per introdurci alla finale di Coppa America 2015 ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva il giornalista Alec Cordolcini, esperto di calcio internazionale.



Cile–Argentina: è la finale annunciata? Direi di sì visto che siamo di fronte al Cile più forte di sempre. Ha anche l’opportunità di vincere il titolo in casa, mentre dall’altra parte c’è un’ Argentina galvanizzata dal roboante 6-1 rifilato in semifinale al Paraguay. Il fatto di non aver affrontato il Brasile, eliminato prima proprio dal Paraguay, può aver facilitato le cose all’Albiceleste.



Crede proprio che sia il Cile più forte di sempre? Forse solo quello dei Mondiali del ’98 in Francia, con Salas e Zamorano su tutti, si poteva paragonare a questo, era di un valore tecnico quasi simile.

Come il Cile riuscirà a fermare quest’Argentina così devastante in attacco? Il Cile dovrà scendere in campo come ha sempre fatto finora, senza snaturare la sua mentalità. Forse solo nella partita inaugurale con l’Ecuador aveva sentito un po’ la pressione di fare bene di fronte al suo pubblico. A vantaggio del Cile c’è il fatto che l’Argentina prima della partita col Paraguay costruiva molto ma non traduceva granchè in rete le sue azioni da gol. Questo indica che anche la nazionale biancoceleste ha avuto i suoi problemi nel reparto offensivo.



Il Cile punterà molto sull’agonismo anche stavolta? Penso di sì, è la sua mentalità, il suo modo di intendere il calcio e anche stavolta scenderà in campo cercando di giocare con intensità.

Quanto è importante la posizione di Pastore nell’Argentina? Tanto, Pastore è nel cuore dell’Argentina di Martino e spostato nella sua posizione naturale, quella di trequartista, può rendere di più in una squadra già molto tecnica. Sicuramente El Flaco sta esprimendosi meglio che al Paris Saint-Germain, dove forse ha pagato la valutazione attribuitagli di 40 milioni di euro.

Sampaoli e Martino, due tecnici argentini. Chi preferisce? Non voglio togliere niente al Tata Martino ma Sampaoli ha lavorato molto bene, raccogliendo e valorizzando l’eredità di allenatori come Marcelo Bielsa e Claudio Borghi, che hanno lavorato con questa nazionale prima di lui.

Più pressione per il Cile che giocherà in casa o per un’Argentina che vorrà vincere finalmente qualcosa d’importante? Più pressione per il Cile che avrà un’occasione unica di vincere il titolo in casa. Certo bisogna ammettere che l’Argentina non vince la Coppa America dal ’93. Si può aggiungere anche la situazione di Messi che ha vinto tutto a livello di club ma non di nazionale. Ha vinto il titolo olimpico nel 2008 e ha conquistato riconoscimenti importanti a livello giovanile, ma ancora gli manca il trofeo di richiamo con la selezione maggiore.

Il suo pronostico su Cile-Argentina? Secondo me sarà una partita molto tirata, molto combattuta che si concluderà ai rigori con l’Argentina che alla fine vincerà la Coppa America. Una finale contrassegnata dalla grande rivale calcistica tra le due nazionali, inferiore solo a quella esistente tra Argentina e Uruguay.

(Franco Vittadini)