Vincere il Tour de France per il secondo anno consecutivo: questo è il grande obiettivo di Vincenzo Nibali per il 2015, che avrà al suo servizio alla Grande Boucle tutta l’Astana. Una impresa che si annuncia molto difficile: basterebbe dire che l’unico italiano capace di fare la doppietta consecutiva fu Ottavio Bottecchia nei lontani 1924 e 1925, mentre l’ultimo corridore (esclusi i casi doping) capace di bissare il successo ottenuto l’anno precedente è stato Miguel Indurain, che fece addirittura cinquina dal 1991 al 1995.



Questo ci dice che per lo Squalo dello Stretto un nuovo successo a Parigi sarebbe una grande impresa, ma d’altronde chi ha già vinto in carriera tutti i Grandi Giri ha le capacità per riuscirci. Vincenzo è un corridore completo: forte sia in salita sia a cronometro, fantastico in discesa, capace di attaccare anche in punti o tappe apparentemente interlocutorie, un suo punto di forza potrebbe essere la tappa sul pavé che già l’anno scorso fu decisiva per porre le basi di un successo poi diventato un trionfo con ben quattro vittorie di tappa. Inoltre la condizione è finalmente ottima: ancora al Delfinato Nibali non era al livello di Froome, ma la splendida vittoria conquistata sabato scorso al Campionato Italiano (seconda maglia tricolore consecutiva) ha fugato ogni dubbio. Anche nel 2014 il siciliano arrivò alla partenza del Tour con un crescendo culminato con la vittoria nazionale, e tutti sappiamo come è andata poi a finire a Parigi…



Andiamo ora a conoscere i componenti della squadra che lo assisterà sotto la guida del team manager Giuseppe Martinelli, trait d’union fra lo Squalo e Marco Pantani, il penultimo italiano ad avere vinto il Tour: diciamo subito che il gruppo è quasi completamente diverso da quello del Giro. Non vedremo dunque al via di Utrecht né Fabio AruMikel Landa, grandi protagonisti della Corsa Rosa, anche se in montagna avrebbero potuto far comodo. L’unico a fare la doppietta Giro-Tour sarà così l’estone Tanel Kangert, già molto utile in salita per i due capitani sulle strade italiane. Ora dovrà fare lo stesso per Nibali insieme a Michele Scarponi e Jakob Fuglsang, che saranno gli altri due gregari di lusso per Vincenzo sulle strade del Tour, che quest’anno proporrà moltissima montagna. Scarponi sarà il braccio destro dello Squalo anche perché sarà l’unico italiano dopo l’esclusione in extremis di Alessandro Vanotti, che ha pagato la mancata partecipazione al Campionato Italiano. Prezioso sarà anche Lars Boom: l’anno scorso correva per la Belkin ma attaccò insieme a Nibali nella tappa di Arenberg e lo aiutò a fare il vuoto sul pavé andando poi a conquistare la tappa, quest’anno l’Astana lo ha preso soprattutto per ripetere questo risultato. L’altro olandese Lieuwe Westra sarà un gregario prezioso in pianura e nella cronosquadre così come il kazako Dmitrij Gruzdev, l’unico rappresentante della Nazione per cui l’Astana è molto più di una semplice squadra di ciclismo. Farebbe comodo poi un Rein Taaramae in versione 2011, anno nel quale il corridore estone chiuse il Tour al dodicesimo posto, mentre Andrej Grivko sarà un altro gregario prezioso in pianura, a cronometro e nelle tappe medio-facili. L’Astana dunque appare meno forte in salita rispetto al Giro: sarà fondamentale che Scarponi, Fuglsang e Kangert siano al top, poi bisognerà approfittare di tutte le altre tappe, quelle in cui l’Astana potrebbe invece avere qualcosa in più rispetto alle altre squadre dei big. (Mauro Mantegazza)



1 Vincenzo Nibali (Ita)

2 Lars Boom (Ola)

3 Jakob Fuglsang (Dan)

4 Andriy Grivko (Ucr)

5 Dmitry Gruzdev (Kaz)

6 Tanel Kangert (Est)

7 Michele Scarponi (Ita)

8 Rein Taaramae (Est)

9 Lieuwe Westra (Ola)