Vincere nello stesso anno Giro d’Italia e Tour de France: questo è il grande obiettivo di Alberto Contador per il 2015, quello per cui lavorerà anche tutta la Tinkoff-Saxo, squadra quasi interamente al servizio del suo capitano con l’unica (parziale) eccezione di Peter Sagan che proverà a conquistare qualche successo di tappa e soprattutto la maglia verde per il quarto anno consecutivo.



Torniamo però a Contador: il più grande corridore per le corse a tappe dell’ultimo decennio vuole entrare definitivamente nella leggenda e per farlo punta alla doppietta Giro-Tour che manca dal 1998, quando a realizzarla fu un certo Marco Pantani. Lo spagnolo ha di certo tutte le capacità necessarie per riuscirci e per tornare a trionfare a Parigi come non gli riesce dal 2009, tuttavia non sarà facile perché i suoi tre principali rivali (Vincenzo Nibali, Chris Froome e Nairo Quintana) si sono preparati esclusivamente per la Grande Boucle e questo potrebbe essere un problema per Alberto, che dal canto suo però ha già conquistato un grande giro quest’anno e dunque potrebbe avere meno pressioni rispetto ai rivali, che in queste tre settimane si giocheranno gran parte della stagione. Il disegno di questo Tour, con pochissime cronometro e tanta montagna, potrebbe favorirlo rispetto a Froome ma metterlo in difficoltà nei confronti di Quintana; di certo Contador dovrà fare meglio sul pavé rispetto all’anno scorso, quando verso Arenberg Nibali mise la prima pietra (in tutti i sensi…) del suo trionfo.



Tuttavia sotto i riflettori c’è anche la squadra del patron Oleg Tinkov, che onestamente al Giro è stata il punto debole di Contador, quasi sempre in balia degli attacchi degli uomini Astana, un lusso che al Tour lo spagnolo non potrebbe concedersi. Sarà dunque un occasione di riscatto importante per tre gregari di primissimo livello che erano con Contador anche in Italia ma hanno reso meno di quanto previsto: stiamo parlando di Ivan Basso (che torna al Tour dopo tre anni), Roman Kreuziger (al Giro lontano parente di quello che ha chiuso il Tour per tre volte nei primi dieci) e Michael Rogers, uno che quando sta bene può essere molto utile sia in pianura tre volte campione del Mondo a cronometro sia in montagna, come dimostra il successo sullo Zoncolan al Giro 2014. In montagna sarà molto importante anche il quarto gregario di lusso di Contador, cioè Rafal Majka, l’anno scorso vincitore di due tappe e della maglia a pois al Tour. Insomma, sulla carta la Tinkoff è uno squadrone e Contador non dovrebbe rimanere da solo come troppe volte gli è successo al Giro. Molto preziosi per lo spagnolo sono anche altri due corridori italiani che non a caso il Pistolero vuole sempre con sé: stiamo parlando dell’eterno Matteo Tosatto, vero e proprio regista in corsa e ombra del capitano in pianura, e di Daniele Bennati, ormai ex velocista ma ancora gregario fondamentale. Già detto di Sagan, che comunque quando potrà dovrà anche lui dare una mano a Contador, completerà la squadra il danese Michael Valgren. (Mauro Mantegazza) 



41 Alberto Contador (Spa)

42 Ivan Basso (Ita)

43 Daniele Bennati (Ita)

44 Roman Kreuziger (Cze)

45 Rafal Majka (Pol)

46 Michael Rogers (Aus)

47 Peter Sagan (Svk)

48 Matteo Tosatto (Ita)

49 Michael Valgren (Dan)