Difficile per Vincenzo Nibali al Tour de France 2015. Già svanita la felicità per la bella cronometro di ieri, adesso bisogna inseguire i rivali al termine di una frazione nella quale ne sono capitate di tutti i colori al capitano della Astana. Ecco le sue parole ai microfoni di Rai Sport: “Abbiamo inseguito tutto il giorno. Sono rimasto indietro dopo la caduta di Adam Hansen, quando non ho capito bene cosa sia successo. Ma sono riuscito a rimanere in piedi. Ho perso terreno lì e per giunta ho pure forato. Quando si corre in bici queste cose succedono. Giornata no? stata questione di sfortuna, non di gambe. Questo è il ciclismo: bisogna saper accettare anche queste cose”. Insomma: la condizione c’è e Vincenzo l’ha dimostrato ieri, ma gli imprevisti sono sempre in agguato in tappe come questa e stavolta è andata male allo Squalo, che ha ceduto quasi un minuto e mezzo ai rivali Chris Froome e Alberto Contador nella tappa vinta in volata da André Greipel e che esalta pure Fabian Cancellara, nuova maglia gialla. 



Ha vinto la seconda tappa del Tour de France 2015 e Fabian Cancellara grazie agli abbuoni per il terzo posto è la nuova maglia gialla. Una grande gioia per il veterano svizzero della Etixx-Quick Atep, che ieri si era dovuto accontentare del terzo posto nella cronometro ma oggi si toglie una bella soddisfazione. Però il focus va sui big che puntano al podio finale di Parigi: solo in pochi sono rimasti nella prima parte del gruppo in una tappa segnata dal vento. Anzi, il solo Chris Froome ha tagliato il traguardo con lo stesso tempo del vincitore. Subito dietro ci sono Alberto Contador ma anche Tejay Van Garderen e Rigoberto Uran, che per un piccolo buco nel finale hanno perso 4″ dal britannico. Molto peggio è anbdata a tutti gli altri, che hanno chiuso con un ritardo di 1’28”: stiamo parlando soprattutto di Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, ma anche di altri uomini di primo piano quali Alejandro Valverde, Joaquim Rodriguez, Rui Costa e i francesi Thibaut Pinot, Jean Christophe Peraud e Romain Bardet. Adesso il migliore è proprio Froome che è decimo; Contador ha 12″ di ritardo dal capitano del Team Sky, Nibali 1’21” e Quintana 1’39”.



Ha vinto la seconda tappa del Tour de France 2015 in volata su Peter Sagan e Fabian Cancellara, che grazie agli abbuoni per il terzo posto conquista la maglia gialla. E’ successo davvero di tutto in questa Utrecht-Zelanda/Neeltje Jans che infine ha visto il successo del velocista tedesco della Lotto-Soudal. Come si poteva temere, il vento ha condizionato pesantemente la corsa e ne hanno fatto le spese soprattutto Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, che sono rimasti nella seconda parte del gruppo accusando sul traguardo un ritardo di quasi 1’30” dal vincitore. Volata lanciata troppo lunga da Mark Cavendish, un errore che non ti attendi da un veterano degli sprint come lui: l’inglese alal fine chiude al quinto posto, rimontato da Greipel, Sagan e Cancellara. Per il tedesco la gioia di vincere una tappa al Tour dopo esserci riuscito già al Giro, per lo slovacco un pizzico di rimpianto per una foratura che di certo gli ha fatto spendere energie, per lo svizzero la gioia della maglia gialla superando Tony Martin oltre a Rohan Dennis, già rassegnato a perdere il simbolo del primato essendo rimasto anche lui attardato. Ottimo quinto posto per Daniel Oss, il migliore degli italiani oggi.



Situazione delicatissima in questa seconda tappa che a causa del vento si sta rivelando più complicata del previsto: davanti sono rimasti solamente 25 uomini, tra cui Chris Froome, Alberto Contador e Tejay Van Garderen per quanto riguarda i big che puntano alla classifica generale, Mark Cavendish che diventa il favorito per il successo di tappa e Tony Martin e Fabian Cancellara per conquistare la maglia gialla. In ritardo tutti gli altri, staccati di quasi un minuto: oltre ai corridori già segnalati in ritardo, ci sono anche Rohan Dennis, Thibaut Pinot e purtroppo Vincenzo Nibali, poco fa vittima di una foratura che gli ha fatto perdere ulteriore tempo. Adesso lo Squalo è rientrato sul gruppo maglia gialla, ma non sarà per niente facile tornare su Froome e Contador.

Circa 50 km all’arrivo della seconda tappa ed è arrivata la pioggia. Annullata la fuga dei quattro attaccanti da lontano, ma adesso può succedere di tutto perché nel vento dei Paesi Bassi il gruppo si è spezzato a causa degli immancabili ventagli. Tra i corridori segnalati in ritardo di circa una trentina di secondi dal gruppo principale ci sono anche Nairo Quintana, Alejandro Valverde, Joaquim Rodriguez e Jean Christophe Peraud. Insomma, potrebbe già essere una giornata molto delicata anche in ottica classifica generale…

Seconda tappa della corsa francese in corso, dopo la prima ora di corsa la velocità media dei corridori è stata di 46,1 chilometri orari. Quattro ciclisti in fuga fin dalla partenza: Perrig Quemeneur, francese della Europcar, il ceco Jan Barta della Bora-Argon 18, l’olandese Stef Clement della Iam ed Armindo Fonseca, transalpino della Bretagne-Seche. Intanto sono annunciati peggioramenti per quanto riguarda le condizioni meteo. 

Ormai ci siamo, sta per partire la seconda tappa Utrecht-Zelanda/Neeltje Jans. Il gruppo a dire il vero sta già pedalando, ma siamo nella zona di trasferimento per raggiungere il km 0 dove la tappa prenderà ufficialmente al via. Attenzione al vento e anche a possibili temporali sulla costa, che spezzerebbero il gran caldo di ieri ma potrebbero complicare la corsa. Detto che Rohan Dennis è il settimo australiano in maglia gialla nella storia del Tour, è doveroso ricordare che dopo alcuni anni di assenza tornano gli abbuoni alla Grande Boucle: 10, 6 e 4 secondi ai primi tre classificati di ciascuna tappa in linea (a partire quindi da oggi), niente invece agli sprint intermedi. Tuttavia il margine di vantaggio di Dennis sui velocisti è più ampio: se arriverà con loro, conserverà la maglia. Sempre che il meteo non regali sorprese…

Oggi è in programma la seconda tappa Utrecht-Zelanda/Neeltje Jans, ma in attesa della partenza che è ancora abbastanza lontana (ore 13.50) rimaniamo ancora a quanto è successo ieri, concentrandoci adesso sulle parole del nostro Vincenzo Nibali, senz’altro soddisfatto per essere riuscito a chiudere la cronometro di Utrecht davanti a tutti i rivali più pericolosi per la maglia gialla di Parigi. Ecco le sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: “Era una prova difficile e posso essere contento, soddisfatto. Faceva veramente caldo, anche io l’ho sofferto un po’, non respiravo benissimo. Pinot è stato bravo, ho fatto meglio di Froome, Contador e Quintana ma in una ventina di secondi ci siamo tutti. Sarà importante arrivare davanti alla tappa del pavé per la posizione delle ammiraglie e l’assistenza, così partire bene era molto importante. Bisognava rilanciare l’azione tante volte, non contava solo l’aerodinamica ma anche la forza esplosiva. Si doveva mantenere alta la velocità e ripartire prontamente. L’ho fatto bene”.

Oggi è in programma la seconda tappa Utrecht-Zelanda/Neeltje Jans, ma i riflettori sono ancora su quanto è successo ieri nella cronometro d’apertura. Spazio allora alle parole della prima maglia gialla, l’australiano Rohan Dennis: “Quando ho visto il tempo mi sono scioccato”, incredulo lui stesso della prestazione, 14’56” alla media di 55,446 km/h, la più alta nella storia del Tour. Prosegue Dennis: “Dopo il Delfinato mi sono allenato tra le 2 e le 5 del pomeriggio, a 35 e anche 40 gradi: sapevo che avremmo potuto trovare questo tempo in Olanda. Sono andato a una velocità da record dell’ora (che ha stabilito a febbraio, poi battuto da Dowsett e Wiggins, ndR). Questo è un sogno che diventa realtà”.

Oggi è in programma la seconda tappa dell’edizione numero 102 della Grande Boucle: la Utrecht-Zelanda/Neeltje Jans di 166 km sarà la prima frazione in linea del Tour 2015, che resterà anche oggi interamente in Olanda. La partenza avrà luogo alle ore 13.50 da Utrecht, dove ieri si è svolta la cronometro d’apertura. Si pedalerà verso il Mare del Nord e l’arrivo sarà collocato nella provincia della Zelanda (che in olandese significa ‘terra di mare’), per la precisione a Neeltje Jans, un’isola artificiale costruita come punto operativo per una delle tante dighe che caratterizzano questa regione in cui gran parte delle terre è stata letteralmente strappata al mare. Questa descrizione geografica vi avrà già fatto intuire che il percorso della seconda tappa sarà completamente pianeggiante: nemmeno un piccolo strappetto, bisognerà piuttosto fare attenzione al vento che da queste parti potrebbe rivelarsi molto pericoloso e anche spezzare il gruppo con conseguenze sulla classifica. Naturalmente non ci saranno Gpm, lungo il tracciato resta quindi soltanto da segnalare lo sprint intermedio di Rotterdam (km 80,5): in una delle città portuali più importanti del mondo saranno in palio punti preziosi per la maglia verde della classifica a punti che sarà poi attribuita sul traguardo, dove presumibilmente assisteremo alla prima volata di questo Tour 2015 che a dire il vero non offrirà tantissime occasioni ai velocisti, che dunque saranno particolarmente motivati per non lasciarsi sfuggire la possibilità di cogliere una vittoria di grande prestigio. Saranno davvero tanti i possibili protagonisti della frazione odierna: in copertina mettiamo Mark Cavendish, che l’anno scorso fu costretto a ritirarsi già alla prima tappa e dunque sarà animato da grande voglia di riscatto; mancherà invece il dominatore delle volate delle ultime due edizioni, cioè Marcel Kittel, tuttavia la Germania può contare su altri due assi per gli sprint come André Greipel (quest’anno già al Giro) John Degenkolb, con il quale entriamo nell’elenco dei corridori che sono più di semplici sprinter ma anche specialisti delle classiche. In questo Tour oltre al tedesco vincitore nel 2015 di Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix abbiamo anche Alexander Kristoff (due tappe l’anno scorso, quest’anno vincitore del Giro delle Fiandre) e il vincitore delle ultime tre maglie verdi Peter Sagan, tutti molto attesi sul traguardo della tappa di oggi. All’elenco possiamo aggiungere l’australiano Michael Matthews già ottimo al Giro, l’americano Tyler Farrar e le speranze francesi Arnaud Demare e Nacer Bouhanni, reduce però da un infortunio nel Campionato nazionale transalpino. Quanto ai big della classifica, l’obiettivo principale sarà arrivare al traguardo senza danni: come insegna il Giro, non è mai un’impresa semplice… (Mauro Mantegazza)

1. André Greipel (Ger, Lotto-Soudal) in 3h29’03”

2. Peter Sagan (Svk, Tinkoff-Saxo) s.t.

3. Fabian Cancellara (Svi, Trek) s.t.

4. Mark Cavendish (Gbr, Etixx-Quick Step) s.t.

5. Daniel Oss (Ita, Bmc) s.t.

6. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) s.t.

7. Christopher Froome (Gbr, Sky) s.t.

8. Tom Dumoulin (Ola, Giant-Alpecin) s.t.

9. Tony Martin (Ger, Etixx-Quick Step) s.t.

10. Warren Barguil (Fra, Giant-Alpecin) s.t.

1. Fabian Cancellara (Svi, Trek) in 3h44’01”

2. Tony Martin (Ger, Etixx-Quick Step) a 3″

3. Tom Dumoulin (Ola, Giant-Alpecin) a 6″

4. Peter Sagan (Svk, Tinkoff-Saxo) a 33″

5. Geraint Thomas (Gbr, Sky) a 35″

6. Daniel Oss (Ita, Bmc) a 42″

7. Rigoberto Uran (Col, Etixx-Quick Step) s.t.

8. Tejay Van Garderen (Usa, Bmc) a 44″

9. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) a 48″

10. Christopher Froome (Gbr, Sky) s.t.