Ottava vittoria di tappa al Tour de France per André Greipel del team Lotto Soudal, che al termine della quinta tappa del’edizione 2015 ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al sito letour.fr: “ stata una volata interessante perché tutti i velocisti non avevano l’apripista negli ultimi trecento metri. Bisognava improvvisare. Cercavo un varco e ne ho visto uno sulla sinistra. Ero piuttosto lontano, ma fortunatamente ho avuto la forza di spingere fino all’ultimo. stato interessante“. Greipel è tornato a vincere due tappe nella stessa edizione del Tour de France dopo tre anni: l’ultima volta ci era riuscito nel 2012. 



André Greipel vincendo la quinta tappa Arras-Amiens del Tour de France 2015 ha conquistato l’ottavo successo in carriera alla Grande Boucle. Numeri importanti, ma soprattutto il 2015 si sta rivelando un anno fantastico per il tedesco della Lotto-Soudal, che già aveva vinto al Giro d’Italia la tappa di Castiglione della Pescaia (quella della caduta di Daniele Colli e Alberto Contador) e qui al Tour si è imposto in entrambe le volate di gruppo finora disputate e anche in quelle per gli sprint intermedi, che contribuiscono a consolidare la maglia verde che per ora è saldissima sulle spalle del Gorilla – questo è il suo soprannome.



Ha conservato la maglia gialla di leader della classifica generale del Tour de France 2015 anche al termine della quinta tappa Arras-Amiens ed è il primo corridore capace di conservare il simbolo del primato per due giorni in questa edizione della Grande Boucle. Oggi come previsto non ci sono stati particolari scossoni alla graduatoria, visto che la tappa è finita in volata con la vittoria di André Greipel: segnaliamo soltanto la posizione guadagnata da Peter Sagan grazie ai 6″ di abbuono che spettano al secondo classificato di giornata. Adesso lo slovacco è quarto, davanti al francese Tony Gallopin che perde così una posizione. Il migliore degli italiani resta naturalmente Vincenzo Nibali, tredicesimo a 1’50” da Martin e 1’38” da Chris Froome, che è il migliore fra chi ha ambizioni di podio finale a Parigi.



Ha vinto la quinta tappa Arras-Amiens del Tour de France 2015. Il velocista tedesco della Lotto-Soudal concede così il bis della vittoria ottenuta domenica nella prima volata di gruppo di questa Grande Boucle: due su due per lui, finora è senza dubbio il velocista più forte in gruppo e la maglia verde ne celebra la superiorità. Volata lanciata molto lunga da Alexander Kristoff, Arnaud Demare e Mark Cavendish, ma alla fine ha avuto ragione chi ha saputo uscire al momento giusto, cioè Greipel e in misura minore anche Peter Sagan, secondo e all’ennesimo piazzamento d’onore davanti proprio a Mark Cavendish, terzo dopo essere forse partito troppo presto perché doveva rimontare posizioni dopo essere rimasto troppo indietro. Buon nono posto per Davide Cimolai, il migliore italiano in questa volata. Nulla cambia invece nella classifica generale, dove resta in maglia gialla il tedesco Tony Martin, che oggi abbiamo ammirato come gregario di lusso per Cavendish.

Stiamo avvicinandoci alla volata, esito più probabile di questa quinta tappa Arras-Amiens del Tour 2015. Infatti il gruppo è compatto (a parte i ritardatari di cui potete leggere qui sotto) e mancano ormai meno di 30 km al traguardo, che non presenteranno significative difficoltà altimetriche. Dunque a breve entreranno in azione le squadre degli sprinter per arrivare a giocarsi la vittoria in uno sprint a ranghi compatti. Doverosa parentesi extra-sportiva: stiamo attraversando una regione dove sono state combattute tante battaglie della Prima Guerra Mondiale, preziose occasioni di fare memoria di quel tragico conflitto che giusto 100 anni fa fece milioni di morti.

Il gruppo si è spezzato in questa quinta tappa Arras-Amiens che ormai è arrivata a circa 55 km all’arrivo sotto la pioggia che oggi flagella la corsa. I ritardatari accusano un distacco pesante, già oltre i due minuti, tuttavia va detto che fra loro non c’è nessun big della classifica generale. I nomi di spicco sono quelli di Wilco Kelderman, Rafal Majka, Thomas Voeckler e Michael Matthews, che continua coraggiosamente a resistere nonostante sia sofferente per i postumi della caduta di lunedì. Da segnalare il ritiro di Jack Bauer (Giant-Alpecin) e una foratura per Mark Cavendish, che è stato aiutato da due compagni: in una tappa per velocisti è uno dei protagonisti più attesi.

Non aveva speranze la pur coraggiosa fuga solitaria di Pierre-Luc Perrichon (Bretagne-Seche) che ha animato la prima parte della quinta tappa Arras-Amiens e infatti il corridore francese è stato già raggiunto dal gruppo quando ancora mancano oltre 90 km all’arrivo. Una soddisfazione per Perrichon però c’è stata: il fuggitivo è riuscito a conquistare lo sprint intermedio di Rancourt poco prima di essere raggiunto, per la delusione dei velocisti che avrebbero voluto giocarsi l’intera posta in palio in termini di punti. C’è stata comunque volata per il secondo posto, vinta da André Greipel su John Degenkolb, Mark Cavendish e Peter Sagan. Da segnalare un problema meccanico per Nairo Quintana, che comunque è riuscito a rientrare in gruppo in breve tempo, mentre purtroppo la caduta che aveva coinvolto Bryan Coquard (vedi paragrafo sotto) non ha coinvolto solamente lo sprinter francese ma pure lo sfortunatissimo Thibaut Pinot, Tyler Farrar e Tiago Machado.

Purtroppo sono le cadute che continuano a fare notizia in questa prima fase della quinta tappa Arras-Amiens: la peggiore resta quella che ha coinvolto lo sprinter francese Nacer Bouhanni (costretto al ritiro) e pure altri suoi compagni di squadra della Cofidis, ma l’elenco è piuttosto lungo. Ad esempio una caduta ha coinvolto il belga Greg Van Avermaet (Bmc) e diversi corridori della Cannondale-Garmin, poi un’altra ha visto finire per terra Bauke Mollema, uomo di classifica della Trek, e Nicolas Roche che è gregario di Chris Froome a Sky. I velocisti francesi non sono certo fortunati oggi, visto che è caduto anche Bryan Coquard (Europcar). In tutto questo, continua il coraggioso tentativo di fuga solitaria del francese Pierre-Luc Perrichon (Bretagne-Seche), che ha ancora circa un minuto e mezzo di vantaggio nei confronti del gruppo, che ad oltre 110 km dall’arrivo di Amiens non ha certo fretta di andarlo a riprendere.

Prima ora di gara nella quinta tappa Arras-Amiens, da segnalare il coraggioso tentativo di fuga solitaria del francese Pierre-Luc Perrichon (Bretagne-Seche) che però ha poco più di un minuto e mezzo di vantaggio sul gruppo: missione impossibile la sua, tanto più senza compagni d’avventura. La principale notizia però è una nuova caduta, che ha purtroppo causato il ritiro di Nacer Bouhanni, il velocista francese che oggi avrebbe potuto essere fra i protagonisti

Tutto è pronto per la partenza della quinta tappa Arras-Amiens: tutti i 191 corridori che hanno concluso la frazione di ieri si sono regolarmente presentati al foglio firma e quindi prenderanno il via sotto un cielo nuvoloso e con il vento che sta spirando piuttosto forte. Ci sarà anche oggi il rischio di ventagli che potrebbero spezzare il gruppo? Lo scopriremo nelle prossime ore, in una tappa che dunque chiederà attenzione anche agli uomini di classifica ma che certamente chiamerà all’opera soprattutto i velocisti, che dovrebbero giocarsi il successo allo sprint.

Manca poco più di un’ora alla partenza della quinta tappa Arras-Amiens, ma diamo ancora spazio alle parole dei protagonisti di ieri. Grande attaccante è stato Vincenzo Nibali, che però ha ricavato solo il numero rosso del premio della combattività e nemmeno un secondo guadagnato sui suoi principali avversari: “Ci ho provato e non una sola volta, ce l’ho messa tutta. Mi aspettavo qualcosa di più, ma non è stato possibile fare una differenza maggiore”, ha detto il capitano della Astana. Nibali ha analizzato così la tappa: “I settori erano più facili e più rettilinei rispetto al 2014, ma ad essere cambiato è soprattutto il meteo. Con la pioggia rischi, pericoli e differenze sarebbero stati ben maggiori. Ho cercato sempre di correre davanti e di muovermi in prima persona, volevo tirare fuori un’azione con altri corridori che avrebbero potuto darmi collaborazione. I rivali però hanno risposto tutti molto bene e sono stati aiutati dalle rispettive squadre”.

In attesa della partenza della quinta tappa Arras-Amiens, è giusto dare ancora spazio alla grande impresa compiuta ieri da Tony Martin, vincitore a Cambrai e nuova maglia gialla dopo avere sfiorato il simbolo del primato nei primi tre giorni: “Ero supertriste, ora sono veramente felice. Il Tour in Germania è tornato in diretta tv dopo sette anni e la pressione su di noi era forte, ma anche il piacere di mostrare ai nostri fan qualcosa di bello. Spero che la gente se ne renda conto e che più tifosi inizino a fare ciclismo”.

Oggi è in programma la quinta tappa dell’edizione numero 102 della Grande Boucle: la Arras-Amiens di 189,5 km sarà una frazione sostanzialmente pianeggiante e dunque un’occasione per i velocisti, che non ne hanno molte in questo Tour 2015 decisamente impegnativo.

Siamo nel Nord della Francia e questa sarà la prima tappa che si disputerà per intero sul territorio francese. La partenza avrà luogo ad Arras alle ore 13.00: si tratta del capoluogo del dipartimento del Pas de Calais, circa 45.000 abitanti non lontano dalla Manica. L’arrivo invece sarà collocato ad Amiens, città di ben 133.000 abitanti che è capoluogo sia del dipartimento della Somme sia della regione della Piccardia. Due località molto importanti dunque per questa frazione, il cui percorso però a dire il vero sarà molto più semplice rispetto a quelli delle due tappe che l’hanno preceduta. Dopo l’arrivo sul Muro di Huy di lunedì e la ‘piccola Parigi-Roubaix’ di ieri, infatti, oggi si dovrà affrontare una frazione sostanzialmente del tutto pianeggiante. Basterebbe dire che il punto più alto della corsa saranno i 164 metri sul livello del mare di Notre Dame de Lorette per rendere l’idea della semplicità del disegno del tracciato: gli organizzatori non sono riusciti a trovare nemmeno una salitella degna di essere considerata Gpm di quarta categoria, che avrebbe almeno dato un motivo in più agli attaccanti da lontano per vivacizzare la tappa. Invece l’unico punto da segnalare lungo il percorso sarà lo sprint intermedio di Rancourt, posto al km 89,5 della corsa e quindi esattamente a 100 km dall’arrivo. Difficile pensare che i velocisti possano lasciarsi sfuggire questa occasione, anche considerando che non ce ne saranno moltissime in questo Tour. Detto che gli uomini di classifica avranno come unico obiettivo di arrivare senza intoppi e imprevisti che come sappiamo sono sempre in agguato nelle corse ciclistiche andiamo a vedere quali possono essere i favoriti per la probabile volata sul traguardo di Amiens. I nomi sono inevitabilmente gli stessi della tappa di domenica, con in prima fila dunque il tedesco André Greipel, che si è imposto nel primo sprint di questa Grande Boucle. Un pochino in ribasso invece Mark Cavendish, che ha sbagliato i tempi della volata, ma siamo sicuri che il campione inglese vorrà riscattarsi con uno sprint dei suoi. L’elenco dei possibili protagonisti è comunque assai lungo: basti pensare a Peter Sagan che domenica è arrivato secondo, ma anche ad altri uomini di grandissimo valore come l’altro tedesco John Degenkolb e il norvegese Alexander Kristoff, entrambi grandi protagonisti delle classiche di primavera. Si potrebbero fare altri nomi, ad esempio i velocisti francesi a cominciare da Arnaud Demare, ma il concetto ormai è chiaro: ci attendiamo una tappa percorsa a medie molto veloci per poi arrivare ad ammirare il grande spettacolo di uno sprint di gruppo a ranghi compatti. Chi avrà la meglio? (Mauro Mantegazza)

1. André Greipel (Ger, Lotto-Soudal) in 4h39’00”

2. Peter Sagan (Svk, Tinkoff-Saxo) s.t.

3. Mark Cavendish (Gbr, Etixx-Quick Step) s.t.

4. Alexander Kristoff (Nor, Katusha) s.t.

5. Edvald Boasson Hagen (Nor, Mtn-Qhubeka) s.t.

6. John Degenkolb (Ger, Giant-Alpecin) s.t.

7. Arnaud Demare (Fra, Fdj) s.t.

8. Bryan Coquard (Fra, Europcar) s.t.

9. Davide Cimolai (Ita, Lampre-Merida) s.t.

10. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) s.t.

1. Tony Martin (Ger, Etixx-Quick Step) in 17h19’26”

2. Chris Froome (Gbr, Sky) a 12″

3. Tejay Van Garderen (Usa, Bmc) a 25″

4. Peter Sagan (Svk, Tinkoff-Saxo) a 33″

5. Tony Gallopin (Fra, Lotto-Soudal) a 38″

6. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) a 40″

7. Rigoberto Uran (Col, Etixx-Quick Step) a 46″

8. Alberto Contador (Spa, Tinkoff-Saxo) a 48″

9. Geraint Thomas (Gbr, Sky) a 1’15”

10. Zdenek Stybar (Cze, Etixx-Quick Step) a 1’16”