Fa centro nella quarta tappa del Tour de France 2015. Il tedesco portacolori della Etixx-Quick Step centra sul traguardo di Cambrai la doppietta tappamaglia gialla, con una azione nata a circa 3,5 chilometri dallarrivo, con uno scatto che ha lasciato secco il gruppo dei migliori che era stato selezionato dai tratti di pavè e da un Vincenzo Nibali sempre allattacco, tanto da meritarsi il premio come più combattivo della giornata. Nel gruppo che è arrivato a 3 secondi di distacco dal vincitore mancava solamente il francese Thibaut Pinot, terzo lo scorso anno a Parigi, che ha perso più di 3 minuti ed è definitivamente escluso dalla corsa alla maglia gialla.
La quarta tappa del Tour de France è partita da Seraing in Belgio per arrivare a Cambrai in Francia, e con i suoi 223,5 chilometri è la più lunga di questa edizione della corsa francese. I suoi sette tratti di pavè avevano uno sviluppo complessivo di 13,3 chilometri. Su questo terreno Nibali ha attaccato più volte, ma senza poter staccare i suoi avversari più pericolosi, con Chris Froome, Alberto Contador e Nairo Quintana sempre pronti a rispondere alle varie sgroppate del siciliano, che ha comunque dimostrato di essere in grande forma ed ha attaccato sempre in testa tutti i tratti di pavè, anche per evitare di rimanere intrappolato in eventuali cadute. Fortunatamente per i corridori non cè stata pioggia e quindi le condizioni sono state migliori rispetto ad altre giornate, anche se la polvere che si alzava nei tratti con le pietre non aiutava certo il normale sforzo degli atleti. Tony Martin, che con questa vittoria arriva a 56 in totale in carriera e quattro in questa stagione, ha vinto in sella alla bicicletta di un suo compagno, litaliano Matteo Trentin, che è stato pronto a passargliela al momento di una foratura a 16 chilometri dal traguardo. La maglia gialla invece è per il tedesco la prima in carriera ed arriva, come detto, al termine di una serie di giornate nelle quali era rimasto al palo sempre per pochi secondi. La conquista della maglia gialla da parte di Martin non dispiace nemmeno allex leader Froome, che così può far lavorare meno la sua squadra, la Sky, in attesa di giornate ben più impegnative quando ci saranno da affrontare prima i Pirenei e dopo le Alpi. Come detto, la giornata negativa è toccata al francese Pinot, che è incappato in un problema tecnico alla bicicletta e non è riuscito più a riprendere il gruppetto di testa accumulando un ritardo abbastanza sostanzioso. La prima parte della quarta tappa era stata caratterizzata, come di consueto, da una fuga a lunga gittata, nella quale erano impegnati Lieuwe Westra, compagno di squadra di Vincenzo Nibali allAstana, Thomas De Gendt portacolori della Lotto-Soudal, Perrig Quémeneur della Europcar e Frédéric Brun della Bretagne-Séché Environnement; questi corridori sono arrivati ad accumulare un vantaggio di oltre 8 minuti sul sul gruppo della maglia gialla, poi sono stati ripresi quando la corsa è entrata nella sua fase più calda con i settori di pavè. Nel corso della tappa ci sono state anche molte forature e problemi meccanici sempre provocate dai tratti in pavè. Prima dellattacco decisivo di Tony Martin, anche la maglia gialla, Froome, aveva tentato di “punzecchiare” gli altri componenti del gruppo di testa con una attacco quando era stato da poco passato lo striscione dei 10 chilometri dalla fine, ma il tentativo è durato poco e linglese è stato subito ripreso, mentre la frustata di Martin a poco più di tre chilometri è stata quella decisiva. Nella volata del gruppo che è arrivato alle sue spalle lha spuntata John Degenkolb su Peter Sagan e Greg Van Avermaet, mentre Nibali si è piazzato al quindicesimo posto, seguito da Froome al diciassettesimo, Contador diciannovesimo e Quintana 23esimo, tutti comunque con lo stesso distacco di 3 secondi dal vincitore. La quinta tappa dovrebbe concedere un po di tregua agli uomini di classifica, vista la non eccessiva difficoltà che presentano i 190 chilometri da Arras ad Amiens.
Nelle interviste del dopogara Froome fa i complimenti a Tony Martin ammettendo che il tedesco si meritava la maglia gialla, e riguardo allo scatto a circa 10 chilometri dallarrivo chiarisce che stando bene dopo tutti i tratti di pavè ha voluto provare il colpo, rinunciando subito dopo visto che gli avversari avevano reagito immediatamente allo scatto. Contador parla di “buone sensazioni” in corsa, del grande lavoro della squadra e soprattutto di Sagan, e dellaver terminato la tappa evitando le cadute. Spazio anche alle parole di Trentin che è stato importante per la conquista della maglia gialla da parte di Martin; litaliano ammette che il cambio di bicicletta era lunica cosa da fare dato che lammiraglia era lontana e di essere contento di aver favorito il successo del compagno di squadra. Anche Quintana parla della tappa messa alle spalle senza alcun danno, cosa estremamente positiva e si rammarica solo perché cera loccasione per Valverde di ottenere un successo parziale.
Nella classifica generale quindi il primo posto è di Tony Martin, con un vantaggio di 12 secondi su Froome, mentre il terzo, Van Garderen, insegue a 25 secondi. Dietro di loro Gallopin e Sagan, rispettivamente a 38 e 39 secondi. Tra i big Contador occupa lottava posizione con 48 seondi di distacco, mentre più indietro sono Nibali, tredicesimo con un distacco di 1 minuto e 50 secondi, e Quintana che segue a 2 minuti ed 8 secondi con la sua diciassettesima posizione.
Per la maglia a pois di leader degli scalatori nessuna variazione, in quanto la tappa prevedeva un solo Gpm di quarta categoria che assegnava un punto, ed è stato vinto da Thomas De Gendt. Joaquim Rodriguez resta quindi il leader con i due punti conquistati a Huy. La maglia verde resta sulle spalle di André Greipel, anche se il suo vantaggio su Peter Sagan si è ridotto ed ora è di soli 6 punti. Il portacolori della Tinkoff-Saxo rimane invece al comando della classifica dei giovani, la maglia bianca, grazie al terzo posto a Cambrai, e non sono cambiate nemmeno le posizioni degli immediati inseguitori con il francese Barguil secondo ed il colombiano Quintana terzo.