Andy Murray ha vinto una sola volta Wimbledon nel 2013 superando in finale Novak Djokovic per 3-0 (6-4, 7-5, 6-4) in un match che è durato ben tre ore e mezzo di gioco. Sono invece addirittura sette le vittorie in questo torneo per Roger Federer. Il primo successo è arrivato nel 2003 superando l’australiano Mark Philippoussis per 3-0 e termiando per due volte al tie break (7-65, 6-2, 7-63). Sono poi arrivati altri quattro successi di fila nelle edizioni 2004 (contro Andy Roddick per 3-1), nel 2005 (contro Andy Roddick per 3-0), nel 2006 (contro Rafael Nadal 3-1), nel 2007 (contro Rafael Nadal 3-2). Dopo di che l’anno dopo nel 2008 perde in finale ancora contro Rafael Nadal (3-2). Federer si rifa l’anno successivo superando ancora Andy Roddick in una sfida che supera le quattro ore di gioco. L’ultima vittoria è arrivata nel 2012 proprio contro Andy Murray per 3-1.

Roger Federer e Andy Murray hanno raggiunto la semifinale di Wimbledon 2015 con un cammino davvero importante. In tutto il torneo lo svizzero ha peso un solo set contro l’austriaco Groth mentre il britannico ne ha persi due rispettivamente con Andrea Seppi e con il croato Karlovic. Andiamo a rivedere il percorso fatto dai due per arrivare a questa semifinale. Roger Federer ha superato rispettivamente: Kukushkin (3-0); Haase (3-0); Seppi (3-1); Karlovic (3-1); Pospisil (3-0). Mentre Andy Murray ha superato: Dzumhur (3-0); Querrey (3-0); Groth (3-1); Bautista (3-0); Simon (3-0).

L’ultima volta che Roger Federer ha incrociato Andy Murray era il 13 novembre scorso quando trionfò lo svizezro per 2-0 al Torneo di Londra sul cemento. L’ultima volta che i due si sono incontrati sull’erba era proprio a Wimbledon e dobbiamo tornare indietro all’otto luglio del 2012 per ricordare quella che fu una finale vinta per 3-1 da Federer. L’ultima vittoria dell’inglese risale invece al 25 gennaio del 2013, successo per 3-2 agli Australian Open. Negli ultimi venti incontri tra i due abbiamo visto 11 vittorie di Federer e 9 di Murray. Nonostante l’inglese abbia uno score peggiore dello svizzero per i quotisti rimane leggermente favorito con la Snai che banca a 1.80 la vittoria di Murray e a 1.95 la vittoria di Federer.

Sarebbe come vedere una partita di calcio con Zidane e Rui Costa contrapposti, o un mismatch di basket tra Jordan e Larry Bird: se davvero la finale di Wimbledon 2015 vedesse contrapposti Roger Federer e Richard Gasquet, sarebbe forse la delizia per ogni autentico purista del tennis. Alla vigilia delle due semifinali maschili che vedono Re Roger sfidare l’ostico Andy Murray (n.4 del circus) e nell’altra il n.1 Djokovic contro il francese top20 Richard Gasquet, impazza ovviamente il toto finale, e la logica dovrebbe suggerire i primi due della classifica mondiale, ovvero la riedizione della scorsa finale 2014 tra lo svizzero leggenda e il serbo quasi invincibile. Eppure il tennis è anche sogno, leggerezza, un candido “op, op” cantava Giorgo Gaber; vedere infatti il rovescio più elegante del circuito di Gasquet (che ha battuto ai quarti all’ultimo set l’altro signore del rovescio Stan Wawrinka) battersi in finale contro il diritto più elegante di sempre come quello di Federer, sarebbe davvero roba da stropicciarsi gli occhi, con tutto il rispetto per i campionissimi Andy e Nole. Wimbledon da sempre è il regno dell’eleganza sportiva per eccellenza, basti vedere la correttezza del pubblico sempre molto british e il vestiario imposto e rigorosamente total white: se quindi anche la finale rispecchiasse per una volta l’ambiente esterno, riconsegnando quel gusto un po’ retro che Gasquet e Federer garantirebbero, lo spettacolo sarebbe ricordato per molti anni a venire. Eleganza al potere? È l’eterno obiettivo di re Roger, e guardando alla sua carriera possiamo dire che c’è già riuscito. “Op, op”.

È ancora lui, è ancora qua ed è ancora in semifinale: Roger Federer e Wimbledon, una storia che nell’ultimo quindicennio vanno di pari passo, Eppure ogni anno Re Roger sembra finito, lo danno per spacciato con quel suo modo di giocare elegante ma meno fisico rispetto ad altri ben più giovani rampolli. Eppure lui è di nuovo lì, l’anno scorso finale in 5 set persa contro Nole Djokovic (una delle più belle del nuovo millennio), quest’anno semifinale ancora, domani contro Andy Murray idolo di casa. Ma quindi come fa il nativo di Basilea? Per i più attenti, nell’ultimo biennio, che coincide con le “cure” del nuovo allenatore Stefan Edberg (idolo del piccolo Roger 20 anni fa), il gioco di Federer è tornato alle origini con moltissimi serve and volley e scambi rapidi per ridurre il più possibile lo sforzo fisico. E i successi arrivano, in particolare in questa versione 2015 dei Championships si è potuto osservare la tattica del “break perfetto”, messa a punto da Roger in maniera sublime: breakkare subito l’avversario, dominare con un servizio praticamente perfetto nei propri turni di battuta, e quando ritocca al competitor di turno cercare subito la risposta vincente. Se arriva l’errore o il vincente poco importa, tanto il break viene conservato e cosa più importante il fisico non viene logorato da scambi infiniti e nevrotici: non è un caso che nei quarti contro Simon, Roger ci è arrivato con sole 6 ore passate sul campo nelle sfide precedenti, mentre il povero Gilles ci è arrivato con oltre 9 ore. Tattica perfetta fin qui, basterà contro l’erede di Fred Perry domani?

Sono in programma venerdì 10 luglio a partire dalle ore 14 le due semifinali maschili del torneo di Wimbledon 2015. Su quattro giocatori che si contendono il titolo ci sono i primi tre del mondo, più Richard Gasquet che nei quarti di finale ha eliminato il campione del Rolland Garros Stan Wawrinka. Roger Federer (numero 2 del ranking) se la vedrà con Andy Murray (numero 3), mentre il numero uno Novak Djokovic affronterà proprio Gasquet (ventesimo nella classifica Atp). Nonostante la doppia interruzione per pioggia, nei quarti il campione svizzero ha superato agilmente in tre set il francese Gilles Simon (6/3, 7/5, 6/2) in poco meno di un’ora e 40 di gioco, ma durante l’incontro si è visto soffiare una volta il servizio dopo ben 116 game senza mai aver perso il turno di battuta. Poco male comunque, visto che Federer ha conquistato alla fine la sua 37esima semifinale slam in carriera: si tratta della decima solo a Wimbledon, un record al momento superato solo da Jimmy Connors che può vantarne 11. In attesa del big match di domani, la leggenda elvetica ha recentemente incontrato il chitarrista e cofondatore degli AC/DC Angus Young (clicca qui per vedere la foto) che questa sera salirà sul palco allestito all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola nell’ambito del Rock our Bust World Tour. Gli porterà fortuna?