E’ finita: Andy Murray ha vinto la Coupe Rogers 2015 battendo in una finale spettacolare, durata tre ore nette (10 secondi in più), il numero 1 del mondo Novak Djokovic con il punteggio di 6-4 4-6 6-3. Gli ultimi game sono pazzeschi, come del resto lo è stato tutto il match: sul 5-2 Murray ottiene tre match point che Djokovic salva, tenendo alla fine il servizio. Qui è Murray a incespicare, regalando due palle break consecutive al serbo; le annulla e si procura una prima palla match (la quarta totale) che Djokovic cancella con un dritto dall’angolo impossibile, poi una seconda che deve giocare con la seconda di servizio. Spara una cannonata e Nole alla fine manda lungo il rovescio, consegnando il titolo di Toronto, il decimo Master 1000 in carriera, all’amico-rivale che festeggia un grande trofeo e il ritorno nell’Olimpo del tennis mondiale. Per Djokovic non arriva il quinto Master 1000 della stagione: l’occasione per rifarsi ci sarà dalla prossima settimana a Cincinnati, dove però Murray sarà più combattivo che mai alla ricerca del bis.



Un game pazzesco, il quinto della finale di Coupe Rogers 2015. Andy Murray se lo aggiudica e vola sul 4-1: fondamentale per lo scozzese che ha dovuto fronteggiare tante palle break che Novak Djokovic non è riuscito a convertire. Ora staremo a vedere se il serbo, che ha sprecato la grande occasione di recuperare, ne risentirà a livello psicologico o se sarà ancora in grado di riaprire un match che ha preso la direzione di Andy Murray; siamo 4-1 nel terzo set e serve il numero 1 del mondo, la finale della Coupe Rogers 2015 potrebbe essere ancora molto lunga.



Andy Murray scappa via: lo scozzese piazza il break nel secondo gioco del terzo set e si porta sul 3-0. Momento topico nella finale della Rogers Cup 2015 quando il numero 1 del mondo si trova 0-30, visibilmente alle corde e con lo scozzese che, dovesse prendere due break di vantaggio, avrebbe in mano il Master 1000; Nole ne esce da campione con due punti spinti al massimo che buttano Murray fuori dal campo, poi è il suo avversario a dargli una mano forzando una risposta e infine il serbo colleziona il game trovando le prime. Adesso, vediamo se i nervi di Murray terranno…

Si va al terzo set: Novak Djokovic non è numero 1 del mondo per caso e, appena subito il break che aveva riportato Andy Murray in parità, rende pan per focaccia e allunga, questa volta in maniera decisiva perchè riesce a confermare il suo servizio due volte, impedendo a Murray un nuovo impatto. Al termine del secondo set pausa più lunga del previsto per consentire ai giocatori di andare in bagno a rinfrescarsi (fa davvero molto caldo a Montréal), ora riprendono le ostilità in questa bellissima finale di Coupe Rogers 2015 che è in svolgimento da due ore esatte. Chi sarà a prendersi il titolo Master 1000 del Canada?



Dopo un lungo inseguimento, Andy Murray riprende Novak Djokovic: il punteggio nel secondo set è 3-3 con servizio in mano a Murray. Che nei turni di battuta del numero 1 del mondo riesce quasi sempre a combinare qualcosa: ha già avuto a disposizione ben 14 palle break, il problema è che ne ha convertite soltanto 3 e dunque deve ancora accettare di tenersi incollato un Djokovic che però, scattato sul 2-0 all’inizio del secondo set, ha avuto la grande occasione di pareggiare l’incontro ma non è riuscito a essere incisivo, e adesso dovrà sudare sette camicie per provare ad allungare la finale della Coupe Rogers 2015.

Andy Murray vince il primo set dopo 66 minuti: si prospetta una finale fiume qui alla Coupe Rogers 2015, l’ennesima tra questi due giocatori. Lo scozzese, come spesso gli capita, parte a razzo: centra il break nel quarto gioco, se lo fa recuperare nel settimo e si ritrova di nuovo pari dovendo ricominciare tutto daccapo, ma nel decimo game strappa nuovamente il servizio a un Novak Djokovic che ottiene soltanto il 44% di punti con le seconde e concede la bellezza di 10 palle break al suo avversario. E’ qui la chiave: il fatto che il numero 1 del mondo non riesca a essere incisivo con il servizio, mentre Murray ha il 52% con le seconde e soltanto in due occasioni ha dovuto fronteggiare una palla per non perdere il servizio. Nel secondo set vedremo tutta un’altra partita o Murray sarà in grado di chiudere?

E’ già una grande finale, quella della Coupe Rogers 2015. Novak Djokovic e Andy Murray sono in campo da 40 minuti e il risultato è 4-2 in favore dello scozzese, che ha piazzato il break nel quarto gioco. Due game sono stati lunghissimi: appunto il quarto, chiuso poi da Murray, e il sesto nel quale il numero 1 del mondo ha nuovamente dovuto salvarsi per evitare di finire sotto di due break e di fatto lasciare il primo set all’avversario. Per lunghezza, la finale di Montréal sta ricalcando quella degli Australian Open dello scorso gennaio, ma va detto che ogni volta che Djokovic e Murray sono in campo il tempo si dilata…

Ormai ci siamo, il pubblico che si assiepa sulle tribune del campo centrale di Montréal è pronto alla grande finale della Coupe Rogers 2015. Novak Djokovic-Andy Murray, capitolo numero 28 della loro rivalità: il serbo conduce nettamente (19-8) ma nelle finali lo scozzese tiene il passo ed è sotto 5-6 con la possibilità di pareggiare il conto. Djokovic ha rischiato l’eliminazione contro Gulbis, si è salvato e ora è nonostante tutto il favorito per la vittoria del titolo Master 1000; sarebbe il quinto del suo 2015 e il venticinquesimo in totale, quota che lo porterebbe a staccare Roger Federer e portarsi a soli due Master 1000 di distanza da Rafa Nadal, il giocatore che ne ha vinti di più. Murray invece può raggiungere questa sera la doppia cifra: ce la farà? Non resta che scoprirlo insieme, mettiamoci comodi e auguriamoci di vedere un bello spettacolo.

Vediamo qual è stato il cammino dei due finalisti del torneo, Novak Djokovic e Andy Murray, che si contendono oggi la Coupe Rogers 2015. Entrambi teste di serie, sono partiti dal secondo turno: Djokovic ha superato Thomaz Bellucci per 6-3 7-6 mentre agli ottavi ha battuto Jack Sock con un netto 6-2 6-1. Ai quarti, come abbiamo già detto, il capolavoro: 5-7 7-6 6-1 a Ernests Gulbis in un match che aveva già perso e nel quale ha dovuto fronteggiare due match point consecutivi. In semifinale tutto molto più facile contro Jérémy Chardy: 6-4 6-4. Andy Murray ha aperto il suo ATP Montréal eliminando al secondo turno Tommy Robredo (6-4 7-5) al quale aveva annullato un totale di dieci match point nelle finali di Shenzen e Valencia dello scorso autunno. Poi il 6-3 6-2 a Gilles Muller, quindi il doppio 6-4 contro il campione in carica Jo-Wilfried Tsonga che lo aveva eliminato un anno fa, sempre ai quarti. In semifinale vittoria netta, e più semplice del previsto, contro il numero 4 del mondo Kei Nishikori: 6-3 6-0 e finale conquistata.

Spetta a Ivan Lendl, in epoca moderna, il record di vittorie nell’Open del Canada. Il cecoslovacco, poi naturalizzato americano, ha vinto sei volte: due consecutive nel 1980 (finale contro Bjorn Borg) e 1981 (contro Eliot Teltscher), una nel 1983 (contro Anders Jarryd) e altre tre in serie tra il 1987 e il 1989, superando Stefan Edberg, Kevin Curren e John McEnroe. Lendl ha anche tre finali perse: nel 1982 (da Vitas Gerulaitis), nel 1985 (da McEnroe) e nel 1992 (da Agassi). Andre Agassi, per l’appunto, si è fermato a tre successi (1992, 1994 e 1995), Pete Sampras addirittura non ha mai vinto gli Open del Canada dove ha giocato e perso la finale del 1995 dall’amico-rivale del Nevada. Tra i tennisti in attività, detto di Novak Djokovic e Andy Murray, sono tre i successi di Rafa Nadal (2005, 2008 e 2013) mentre in due occasioni ha trionfato Roger Federer, nel 2004 contro Andy Roddick e nel 2006 contro Richard Gasquet. Tornando ai tempi dei pionieri, Charles Hyman vinse per quattro volte consecutive (tra il 1886 e il 1889) e una quinta, la prima della sua serie, nel 1884, mentre negli anni d’oro degli australiani ci fu un successo a testa per Roy Emerson (1964), Rod Laver (1970) e John Newcombe (1971). 

Novak Djokovic e Andy Murray, che si sfidano oggi nella finale della Coupe Rogers 2015, hanno vinto cinque titoli in totale in Canada. Djokovic ha trionfato per la prima volta a 20 anni, nel 2007: sconfisse in finale Roger Federer con il risultato di 7-6 2-6 7-6. Il serbo si è poi ripetuto: doppietta nel 2011 (in finale contro Mardy Fish) e nel 2012 (contro Richard Gasquet), ma da allora non è più tornato in finale e detiene ancora il 100% di vittorie nell’ultimo atto del torneo canadese. Per Andy Murray invece ci sono due vittorie consecutive nel 2009 (contro Juan Martin Del Potro) e nel 2010 (contro Roger Federer); anche lui non è più riuscito a centrare la finale da allora e anche lui ha sempre vinto quando si è giocato il titolo. Dunque, va da sè, uno dei due questa sera dovrà sporcare la sua percentuale; vale la pena ricordare che Djokovic ha trionfato due volte a Montréal (2007 e 2011) mentre nel 2012 festeggiò a Toronto, Murray invece ha una vittoria in entrambe le città, in Québec ha sollevato il trofeo del 2009.

Risale al 2006 il primo incrocio ufficiale tra Novak Djokovic e Andy Murray, che oggi si sfidano nella finale della Coupe Rogers 2015. Al Master 1000 di Madrid avevano entrambi 19 anni, e avrebbero chiuso la stagione rispettivamente al numero 16 e 17 del ranking evidenziando già le loro grandi doti. Negli ottavi del Mutua Open a trionfare fu Djokovic: finì 1-6 7-5 6-3 per il serbo, che avrebbe poi vinto altri tre incontri prima che Murray, proprio agli Open del Canada (ma a Toronto) nel 2008 riuscisse finalmente ad avere la meglio (6-3 7-6 nei quarti). La prima finale giocata tra i due arrivò la settimana seguente, a Cincinnati: vinse Murray 7-6 7-6 e fu la prima di tre finali consecutive con le altre due a Miami 2009 (vittoria di Murray) e agli Australian Open 2011 (vittoria di Djokovic). Le finali che i due amici hanno giocato sono 11: il bilancio sorride a Djokovic, 6-5, e dunque oggi Murray ha la possibilità di pareggiare.

Ancora una volta Novak Djokovic-Andy Murray: la finale della Coupe Rogers 2015, torneo Master 1000 di stanza in Canada, vedrà di fronte non prima delle ore 21 italiane i due coetanei e amici sfidarsi per un titolo. Oggi sono certamente i migliori tennisti al mondo su superficie dura; Djokovic è anche il numero 1 del ranking ATP, e punta oggi il titolo numero 55 della sua straordinaria carriera.

Un anno fa nessuno dei due era riuscito a spingersi oltre i quarti: entrambi erano stati eliminati da un super Jo-Wilfried Tsonga. Oggi invece sono qui: se per Murray però il percorso è stato netto, con eliminazioni in due set ai danni del campione in carica e, in semifinale, di Kei Nishikori (6-3 6-0), Djokovic ai quarti era praticamente eliminato. Si è trovato sotto 5-7 6-6 e 4-6 contro Ernests Gulbis, dovendo fronteggiare due match point di cui uno con il servizio al lettone. E’ qui che il serbo ha svoltato, annullando i due match point, prendendosi il terzo set e poi chiudendo con un agile 6-1 sul frastornato avversario. La semifinale con Jérémy Chardy, scampato il pericolo, è corsa via come ci si aspettava e così ora Nole può mettere le mani sul quinto Master 1000 della stagione, dopo aver già trionfato a Indian Wells, Miami, Montecarlo e Roma. Cioè tutti quelli che ha giocato: a Madrid era fuori per un infortunio al polso e, guardacaso, a vincere il Mutua Open era stato Murray. Entrambi sposati di recente e padri (Djokovic lo è di già, Murray lo sarà a breve), i due si conoscono da quando hanno 11 anni; il primo match, narrano entrambi, fu vinto a Parigi dallo scozzese che si impose 6-2 6-0, ma in ambito professionistico il bilancio dice 19-8 Djokovic, con una tremenda striscia aperta di otto vittorie consecutive che parte dal quarto di Miami 2014 e prosegue fino alla semifinale del Roland Garros di quest’anno, quando il serbo si impose in cinque tiratissimi set. Nel 2015 Djokovic e Murray hanno giocato già due finali: agli Australian Open i primi due set durarono qualcosa come due ore e mezza ma poi il serbo prese il largo (7-6 6-7 6-3 6-0), più o meno la stessa cosa di Key Biscaine quando terminò 7-6 4-6 6-0. L’ultima vittoria di Murray è anche la più importante: finale di Wimbledon 2013, 6-4 7-5 6-4. In precedenza il britannico aveva battuto Nole nella finale degli Us Open 2012, prendendosi il primo Slam in carriera. Con la vittoria della Coupe Rogers, Djokovic metterebbe in bacheca il venticinquesimo Master 1000 in carriera, portandosi a -2 dal leader Nadal; per Murray invece si tratterebbe del numero 10 (è sesto ogni epoca e ha davanti a sè Pete Sampras con 11).

La diretta tv della Coupe Rogers 2015 a Montréal sarà affidata dalle ore 21 a Sky Sport 1, il canale numero 201 della piattaforma satellitare. Questo canale è accessibile a tutti gli abbonati al pacchetto Sport anche in diretta streaming video attivando su PC, tablet e smartphone l’applicazione Sky Go. Potete poi consultare gli account ufficiali del circuito del tennis maschile sui social network, in particolare Facebook e Twitter; li trovate su facebook.com/ATPWorldTour e @ATPWorldTour, mentre per quanto riguarda i profili ufficiali del torneo ai quali rivolgervi per tutte le informazioni utili sul torneo in Canada dovete andare agli indirizzi facebook.com/CoupeRogers e, su Twitter, @CoupeRogers.