Si apriranno oggi a Pechino i Mondiali di atletica leggera che termineranno il 30 agosto. Grande attesa per la sfida nella velocità tra Usain Bolt e Justin Gatlin, con l’atleta giamaicano che potrebbe essere ancora la star di questa manifestazione. Gatlin però con i migliori tempi dell’anno non vorrà certamente lasciare spazio a Bolt. Poi tante defezioni purtroppo in molte gare. Atleti di spicco potrebbero essere l’inglese Mo Farah, nativo di Mogadiscio, protagonista nei 5000 e nei 10000 metri e il francese Renaud Lavillenie nel salto con l’asta. Tra le donne nella velocità la giamaicana Shelly Ann Fraser-Pryce e l’etiopie Genzebe Dibaba nei 1500 e nei 5000. L’Italia spera nella coppia di salto in alto Marco Fassinotti-Gianmarco Tamberi e in Eleonora Giorgi nella marcia, che con la maratona spesso ci regala gioie. Per presentare i Mondiali di atletica leggera 2015 abbiamo sentito l’ex campionessa di salto in alto Antonietta Di Martino. Eccola in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Bolt sarà ancora protagonista? Direi di sì. È lui in effetti che ha rigenerato l’atletica, certo dipenderà però molto dai risultati che conseguirà in questi Mondiali di Pechino.
Sarà Gatlin il suo principale avversario? Sulla carta dovrebbe essere, dopo la squalifica ha fatto i migliori tempi quindi dovrebbe essere Gatlin a mettere in difficoltà maggiormente Bolt.
Quali altre gare saranno le più interessanti? Naturalmente le gare di velocità saranno sempre quelle più importanti, ma devo dire che questo è un anno veramente particolare visto che sembra che gli atleti stiano già pensando alle Olimpiadi. Poi gare come la maratona avranno sempre un certo fascino, ma mancheranno molti atleti di rilievo. Spero che a Pechino non ci sarà quel caldo che io incontrai alle Olimpiadi del 2008…
Quali potrebbero essere gli altri protagonisti dei Mondiali oltre Bolt e Gatlin? Forse Bondarenko nel salto in alto potrebbe fare cose importanti, però devo sottolineare di nuovo che saranno veramente tanti gli assenti qui a Pechino. Mi viene in mente ad esempio Valerie Adams nel peso, che non sarà in Cina.
Tamberi e Fassinotti saranno le punte della squadra azzurra? Sì, proprio loro due potrebbero fare molto bene e andare a medaglia. Del resto la situazione del salto in alto in Italia è buona, ci sono talenti ma anche i tecnici hanno lavorato bene. Peccato che non ci sarà Alessia Trost: è forte, potrebbe fare cose molto buone a Rio.
Alessia è la tua erede? Potrebbe essere, non mi stupirei, io ci credo… E’ vero poi che in una specialità come il salto in alto la concentrazione mentale è molto importante. Credo però che Alessia abbia davanti a sé un grande futuro, potrà ripercorrere le orme di Sara Simeoni e i miei successi.
Quante possibilità avrà Eleonora Giorgi nella marcia? Buone anche lei, ha fatto molto bene quest’anno. Sarà un’altra delle punte della nostra nazionale. Potremo portare a casa qualche medaglia tra maratona e marcia.
Cosa pensi dello scandalo del doping di cui si è tanto parlato? Ho letto che si parla di tanti atleti che si dopavano regolarmente. Magari c’erano sostanze che non si riusciva a controllare. Una cosa triste. Io sono sempre stata sottoposta a tanti controlli, in Italia mi sembra che il problema non sia tanto presente. Mi viene in mente solo il caso nella marcia di Alex Schwazer.
L’atletica cosa deve fare per recuperare credibilità? Fare più controlli magari, anche se è vero che ci sono sempre delle sostanze che non si possono controllare con l’esame dell’urina purtroppo…
In particolare cosa ti aspetti dal nuovo presidente Coe? L’ho conosciuto, lui è un atleta che ha vinto tanto, un uomo di sport. Mi sembra una persona valida, come lo era Bubka del resto, il suo rivale nelle elezioni per la presidenza della Iaaf. Sono convinta che Coe si batterà tanto per debellare il doping dall’atletica, anche se non sarà facile. Sono convinta che farà tanto per questo sport… (Franco Vittadini)