La Sampdoria inizia bene il suo campionato 2015-2016: a Marassi la squadra di Walter Zenga batte il Carpi con un netto 5-2, segnando tutti i gol in uno spettacolare primo tempo e poi sedendosi nella ripresa, rischiando addirittura di subire la terza rete. Zenga riscatta l’eliminazione dall’Europa League ma sa che deve ancora lavorare su una squadra offensivamente devastante ma fragile nel reparto arretrato; per il Carpi uno shock il primo approccio di sempre alla Serie A, ma se non altro una buona reazione nel secondo tempo che fa ben sperare per l’apprendistato della formazione di Fabrizio Castori, che ha già mostrato qualche interessante individualità.  Primo tempo con sei gol, secondo a rilento per ovvi motivi; il pubblico di casa si è certamente divertito, il Carpi un po meno ma come inizio di campionato non cè davvero male. Tanta voglia di riscatto dopo lEuropa League: la Sampdoria regala una grande serata ai suoi tifosi, mostra due o tre individualità di primissimo livello e demolisce il Carpi con un primo tempo perfetto. Difensivamente però bisogna migliorare, così come nell’attenzione lungo tutto l’arco dei novanta minuti. Nel secondo tempo qualcosa meglio: almeno cè il primo gol in Serie A,  ne arriva un secondo e c’era anche il rigore per il terzo, ma va anche detto a onor del vero che i buoi erano ampiamente scappati. Semi-giustificazione per lemozione che può tradire, ma dalla prossima giornata il registro deve cambiare.



Spettatore non pagante, subisce gol al primo tiro ma poi si riscatta fermando la punizione di Lazzari. Spettatore sul gol di Matos, para anche il rigore.

Sua l’iniziativa con tanto di assist per il terzo gol, dimostra di essere terzino esperto e navigato. 

Gli attaccanti del Carpi gli fanno il solletico: deve solo preoccuparsi di non distrarsi a guardarsi in giro. Vicino al gol di testa.



Idem come sopra, serata di tutta tranquillità e giudizi rimandati a impegni più probanti. 

Dalla sua parte incrocia spesso Eder e la catena dà già buoni frutti. Non è un fluidificante d’altri tempi ma di certo porta il suo mattone. 

Preziosissimo per gli equilibri della squadra, ha intelligenza sopraffina che gli permette di essere decisivo anche quando si muove senza palla. 

Gran bel giocatore: al di là del cioccolatino su punizione è un regista che sa come si fa girare una squadra. Zenga se lo tiene stretto, è già il motore della squadra. 



Va o resta? Nell’attesa gioca una partita giudiziosa, senza strafare ma dimostrando di essere parte integrante di questa squadra. (83’ WSZOLEK sv)

Schierato a sorpresa dal primo minuto, non demerita ma finisce in copertina per il motivo sbagliato, l’espulsione rimediata nel finale.

Il solito Eder di sempre, leader silenzioso imprescindibile per questa squadra. Freddo sul rigore, taglia a fette la difesa del Carpi.

Se Muriel è questo, può essere il devastante attaccante che ai tempi di Lecce si iniziava a intravedere. Da valutare nel lungo periodo.

(75’ CASSANO sv Torna a Marassi da blucerchiato salutato da un’ovazione. Un quarto d’ora per riacclimatarsi con i suoi vecchi tifosi)

Se sbaglia anche lui, per il Carpi è notte: errore sul quarto gol a dimostrazione che il Carpi non c’era più. 

Nemmeno lui può qualcosa quando Muriel ed Eder decidono di accelerare. 

Dovrebbe essere il leader del reparto arretrato, non vede un avversario che sia uno e va in confusione praticamente subito. 

Anche lui entra nella galleria degli orrori biancorossa lasciando spazi per qualunque blucerchiato voglia passare dirigendosi verso Brkic. 

(59’ DI GAUDIO 6 Quando entra lui la Sampdoria ha rallentato; gli va bene di non partecipare all’incubo del primo tempo)

Serata da incubo: causa il rigore che porta in vantaggio la Sampdoria, Eder e Muriel sembrano Ferrari di fianco a un maggiolone. 

(69’ WALLACE sv Avrà tempo e modo per farsi notare in questa squadra, entra a partita abbondantemente finita). 

Elemento di esperienza, ma lì in mezzo non riesce mai a fare filtro e affonda con tutta la nave. 

Dovrebbe dettare i tempi, ma per 45 minuti non vede letteralmente la palla. Nella ripresa il ritmo cala e inizia a giocare procurandosi anche il rigore, ma è tardi.

Se non altro realizza il primo storico gol del Carpi in Serie A con un bel sinistro, poi ci prova su calcio da fermo e sbaglia il rigore.

Timbra l’assist per il gol di Lazzari: un lampo nel buio pesto di casa Carpi. 

Ci prova già nel disastroso primo tempo, dimostra di poter essere importante per questo Carpi segnando un gol strepitoso. Purtroppo inutile.

Impalbabile: volto simbolo della favola promozione, capisce subito che la Serie A è un’altra cosa. 

(55’ WILCZEK 5,5 Combina qualcosa in più ma anche lui non è certo un fattore nella partita di Marassi)