La caduta di Vincenzo Nibali e la successiva squalifica dopo il traino con l’ammiraglia hanno suscitato reazioni e diversi commenti. Dopo il lungo messaggio del ciclista su Facebook ha parlato Enzo Ghigo, il presidente della Lega Ciclismo professionistico: “Sono con te Vincenzo. Quello che hai scritto ti fa davvero onore. per quello che hai fatto sei già stato punito abbastanza. Considero te umanamente e sportivamente una bella persona, spero che tu possa superare presto questo momento complicato sapendo che le persone che ti stimano ti sono sempre vicine. Forza Vincenzo“.



Una domenica sera amarissima per Vincenzo Nibali, che è stato espulso dalla Vuelta 2015 per essere stato trainato dall’ammiraglia dell’Astana nel tentativo di rientrare in gruppo dopo una caduta. Lo Squalo dopo la decisione ufficiale ha voluto parlare direttamente con i propri tifosi, ovviamente sorpresi e delusi dalla brutta notizia. Ecco dunque che cosa ha pubblicato Nibali sulla propria pagina Facebook: “Per quello che é successo oggi chiedo veramente a tutti le scuse pubbliche, per chiunque sia indignato o vergognato per me!! Molti di voi non hanno mai corso in bici , altri sono grandi tifosi altri pura passione, ed altri ancora si sono avvicinati negli ultimi anni!! La bici il ciclismo è passione, amore , giornate lontano dalla famiglia con allenamenti estenuanti, sacrifici troppi che iniziano già all’età di 16 anni circa!! Quello che è successo oggi alla Vuelta succede in ogni gara ciò non deve dimostrare che non è sbagliato e devo restare impunito!!! La giusta punizione da scontare la dettano i giudici. Un anno andato male per mille motivi arrivo alla Vuelta con la voglia di riscatto da una stagione infame , mi ritrovo alla prima tappa scusando l’espressione con il culo per terra , ti rialzi aiutato da un compagno sperando di non esserti fatto male,ti guardi le ferite lasciate addosso dall’asfalto rovente e cerchi la tua bici che andata distrutta , panico e caos nel gruppo, tardo a partire …tanto… Troppo al punto che quando risalgo sulla mia bici ho un ritardo di 1:20 , mi fiondo all’inseguimento senza paura, senza acqua da solo, piano piano guadagno terreno e trovo i miei compagni che mi aspettano lunga la strada , a testa che pensa che devo andare e devo rimanere davanti in corsa per quelle persone che mi guardano, per quelle che mi amano, per mia moglie, mia figlia e per quelli che si staranno domandando come sto , vado avanti per far vedere che non mi sono fatto niente , fino a quello sbaglio che mi costa caro una trainata di 150 metri di cui molti sono pronti a gettare del fango , (è rientrato per che si è attaccato)nessuno sottolinea che è caduto è stato attaccato, è da solo all’inseguimento contro 18 corridori che spingono a tutta davanti!! no signori nel ciclismo la corsa è corsa nessuno ti aspetta!! Nel ciclismo episodi come questi ce ne sono molti a maggior ragione dopo una caduta!! Alla fine tutto avrei pensato una multa salata da pagare ed una penalizzazione come si usa fare per restare fuori classifica!!! Avrei accettato anche una penalità di dieci minuti!! Dopo tutto IO non sarò il primo ne l’ultimo di questa vicenda. Mi scuso ancora per avervi rubato del tempo e grazie del sostegno o meno che mi date !! Buona serata a presto ! Vince”.



Vincenzo Nibali è stato espulso dalla Vuelta per avere ricevuto un traino dalla ammiraglia della Astana: clamoroso colpo di scena nella seconda tappa della corsa spagnola. Cosa è successo? A 28 chilometri dall’arrivo c’è una caduta in gruppo, causata dall’australiano Caleb Ewan: una brutta caduta, che ha coinvolto numerosi corridori anche con conseguenze piuttosto serie, ad esempio lo sfortunato Paolo Tiralongo che è stato medicato con ben 36 punti di sutura. Finiscono a terra anche Fabio Aru e appunto Nibali, e qui cominciano i problemi: Fabio riparte subito, Vincenzo invece si accorge che la sua bici non è più inutilizzabile e passa circa un minuto e mezzo (una enormità in situazioni come questa) prima che arrivi il d.s. Beppe Martinelli a dargli la bici di scorta. Si fermano ad aspettarlo alcuni compagni di squadra, ma davanti Katusha e Movistar non si lasciano sfuggire l’occasione per cercare di staccare uno dei principali rivali, così ad un certo punto Vincenzo si ritrova da solo all’inseguimento. Fin qui sfortuna come già altre volte in questo 2015 infelice per lo Squalo e anche qualche colpa della squadra che non lo ha certo assistito nel migliore dei modi; poi succede il fattaccio. Arriva l’ammiraglia guidata dall’altro d.s. Alexander Shefer per passargli una borraccia e Nibali per qualche centinaia di metri ne approfitta per farsi trainare. A dire il vero sono cose che succedono spesso, pur se il regolamento vieta il traino: quando però viene coinvolto uno dei big e c’è un filmato che mostra chiaramente cosa è successo, la giuria non può esimersi dal prendere una decisione: Vincenzo Nibali è espulso dalla Vuelta. Lo stesso per il direttore sportivo Alexander Shefer. Per entrambi anche duecento franchi svizzeri di multa. Inoltre, nelle prossime due tappe l’Astana avrà una sola ammiraglia in corsa, nelle parole di Bruno Valcic (presidente di giuria) la fine di questa Vuelta brevissima e infelice per il siciliano.