L’Atalanta batte il Frosinone 2-0 e porta a casa i primi tre punti del suo campionato, lasciando i Ciociari a quota 0. Un gol per tempo: nel primo colpisce Stendardo (21′) con un tocco di rapina, nel secondo Papu Gomez (69′) dalla distanza. In avvio (9′) il portiere del Frosinone Leali ha parato un rigore di Pinilla, concesso per fallo di Blanchard sullo stesso attaccante cileno. Ora il campionato si prenderà una pausa per far spazio alle qualificazione europee: l’appuntamento è per domenica 13 settembre 2015 quando l’Atalanta affronterà il Sassuolo in trasferta, mentre il Frosinone vivrà il derby laziale contro la Roma al Matusa. 



Match dai ritmi sempre sostenuti anche se quasi a senso unico. La fase di studio è durata pochissimi minuti, poi l’Atalanta ha ingranato le marce attaccando con continuità e mettendo alle corde il Frosinone, che si è rialzato nell’ultima fetta della prima frazione. Il secondo tempo ha riservato un maggiore equilibrio, rotto dal gran gol di Gomez che ha chiuso i conti.



Prestazione pressoché perfetta della formazione bergamasca che ha messo subito le cose in chiaro sfruttando il gap tecnico a proprio favore. Facendo leva sulla freschezza di Gomez e Moralez i nerazzurri hanno allargato spesso il gioco sulle fasce e coinvolto quasi tutti gli effettivi nella fase offensiva. Bene il ventenne Grassi, mezz’ala destra nel centrocampo a tre, e l’olandese De Roon che si sta confermando elemento più che adatto al contesto. Il tutto in attesa di Toloi-Paletta e magari di qualche altro acquisto last-minute.

Partita volitiva ma senza contenuti offensivi di rilievo per la neopromossa, che ha subito ritmo e possesso palla dell’Atalanta soprattutto nel primo tempo. Stellone ha cambiato modulo in corsa passando al 4-3-3, con Paganini arretrato a centrocampo e Dionisi-Soddimo ai fianchi di Longo: la squadra ha trovato un minimo di equilibrio in più ma non è riuscita a creare pericoli consistenti. Nel finale esordio per l’ultimo arrivato, il bulgaro Tonev. L’impatto con la Serie A è stato difficile, d’altra parte così doveva essere: durante la pausa Stellone avrà di che lavorare.



Match tranquillo con qualche scintilla, opportunamente sedata. Non ci sono episodi da moviola. 

Il primo tempo di Atalanta-Frosinone è terminato sul punteggio di 1-0 a favore dei nerazzurri. Il gol è stato realizzato da Guglielmo Stendardo al 21′ minuto: calcio d’angolo battuto corto e Moralez al cross da sinistra, deviazione con la schiena di un difensore frusinate e tocco in rete del numero 2 atalantino, che nell’area piccola anticipa il portiere Leali col sinistro. L’estremo difensore degli ospiti era stato bravissimo al 9′, respingendo il calcio di rigore di Pinilla con un bel tuffo sulla destra (penalty concesso per aggancio di Blanchard ai danni dello stesso Pinilla). L’attaccante cileno dell’Atalanta è anche uno dei tre ammoniti nel corso della prima frazione: gli altri due sono i difensori del Frosinone Blanchard e Diakitè. Atalanta che merita il vantaggio per la grande pressione esercitata in quasi tutto il primo tempo e la maggiore mole di gioco costruita. Leali ha evitato il peggio in un altro paio di occasioni e in particolare sulla gran punizione di Kurtic (17′) e sul sinistro basso di Dramé (18′). Quest’ultimo di contro ha propiziato la miglior occasione ciociara nei primi 45′: retropassaggio distratto a Sportiello che viene colto in contrattempo, ma rimedia spazzando in tempo prima dell’arrivo degli avversari.

Migliore in campo Atalanta: Alejandro Gomez e Maxi Moralez, voto 7. Entrambi si sono mossi tantissimo disorientando la difesa del Frosinone. Peggiore in campo Atalanta: Pinilla, voto 5. Fallisce il tiro dal dischetto e l’errore lo innervosice. Migliore in campo Frosinone: Leali, voto 7. Oltre al rigore di Pinilla il giovane portiere di proprietà della Juventus disinnesca almeno altre due conclusioni pericolose. Peggiore in campo Frosinone: Rosi e Blanchard, voto 5. La difesa balla per quasi tutto il primo tempo, il terzino perde le tracce di Gomez mentre il centrale causa il penalty e va più volte in affanno. (Carlo Necchi)

Atalanta

Ai limiti del senza voto, giusto un paio di brividi.

L’andazzo generale lo aiuta, lui ne approfitta per giocare in costante proiezione offensiva. 

Sblocca il match con un gol dei suoi ed è attento in difesa. 

Pochi grattacapi, partita attenta.

Un retropassaggio-brivido, poi va in crescendo: nel finale coglie un palo.

Classe ’95, gioca senza paure e non a caso è spesso nel vivo dell’azione dal 69’MIGLIACCIO 6 Dentro per amministrare il vantaggio.

Capacità atletiche e senso della posizione: pilota il pressing e recupera palla.

Prestazione silenziosa ma di buona sostanza. Nel primo tempo esalta Leali con una gran punizione dal 78’GIORGI s.v.

Trottolino amoroso: le combinate con Gomez fanno a fettine la difesa del Frosinone. 

L’unica nota storta: si batte come al solito ma al tiro non è proprio giornata.

La solita zanzara che punge di qua e di là: nella ripresa chiude il match con una cannonata dall’89’ESTIGARRIBIA s.v.

All.REJA 7 Carica i suoi giocatori a dovere ed ottiene ottime risposte.

Frosinone

Para anzitutto il rigore ma forse non è l’intervento più difficile: almeno tre prodezze ulteriori. 

Come si suol dire non prende nemmeno la targa a Gomez, nella ripresa però sfiora il gol.

Duello alla Sergio Leone con Pinilla, sopravvive.

Causa il penalty, non riesce a tenere la difesa in asse. 

Anche a destra l’Atalanta trova diversi spazi.

Confinato a destra finchè Stellone lo sposta a centrocampo: un pò meglio dal 75’TONEV 6 Esordio in A per venticinquenne bulgaro: subito un tiro sull’esterno della rete.

De Roon gira al doppio. 

Si fa vedere con alcune conclusioni dalla distanza, per impostare ha meno tempo.

L’unico frusinate degno di nota nel primo tempo, si batte sempre dal 70’CARLINI 5 Non riesce ad incidere.

Si muove con generosità, vicino al gol con un diagonale al veleno nella ripresa.

Rifornimenti scarsi, un colpo di testa centrale e stop dal 46’D.CIOFANI 6 Con lui l’attacco di Stellone acquisto un minimo di spessore in più.

All.STELLONE 5,5 Si arrangia con quel che ha, non sembra molto ma è ancora presto per esprimere giudizi.

 

(Carlo Necchi)