Tappa della Vuelta di Spagna quella di oggi che non presenta grandi difficoltà altimetriche, ma che potrebbe riservare degli stravolgimenti in classifica molto importanti. La frazione odierna che è lunga 168 km si snoderà nella prima parte su un percorso ampio e praticamente quasi pianeggiante (se si esclude un piccolo “dente” a meta della giornata), alla fine della tappa ci saranno due gran premi della montagna, non estremamente impegnativi ma che però potrebbero spezzare il gruppo, e facilitare lattacco di qualche uomo di classifica. Tappa che inizia immediatamente con la solita fuga che rimescola le carte, sono ben tredici gli uomini in fuga ma tra di essi non si nota alcun uomo di alta classifica.
I fuggitivi sfruttando la strada che è praticamente piatta riescono a ritagliarsi qualche minuto di vantaggio, vantaggio che al suo massimo arriva attorno ai 5 minuti. Nelle retrovie intanto gli unici pericoli vengono dallalta velocità e dalla confusione allinterno del gruppo, cosa che porta allennesima caduta di gruppo, caduta che coinvolge anche i migliori, per fortuna senza alcuna conseguenza se non qualche ammaccatura. I chilometri continuano a scorrere in maniera lineare, e allarrivo delle grandi squadre in testa al plotone degli inseguitori, (soprattutto della Movistar e del Team Katusha) il distacco inizia a decrescere rapidamente. La prima salita della giornata che è contrassegnata da un gran premio della montagna riesce a fare selezione in gruppo, selezione che interessa anche i fuggitivi che continuano a sfaldarsi e che rimangono in nove. Intanto nel gruppo dei migliori iniziano i giochi in vista dellarrivo di tappa, soprattutto allo scopo di trovarsi nelle prime posizioni nella parte finale, che vede al suo interno le uniche difficoltà della giornata e che dovrebbe riservare tante sorprese, soprattutto per un ultimo chilometro durissimo.
Allinizio degli ultimi dieci chilometri i battistrada sono virtualmente ripresi con il loro vantaggio che si può contare nellordine di poche decine di secondi, i big sentono il “sapore del sangue” e capiscono che possono giocare le proprie carte nellottica della classifica generale. Allinizio dellultima salita che presenta pendenze medie del dieci per cento, con punte che si avvicinano al venti per cento, iniziano i primi attacchi dei migliori uomini in classifica. Provano lazione solitaria praticamente tutti i capitani delle squadre maggiori, ci prova ripetutamente Fabio Aru, Dumoulin, Chaves, Froom, Rafal Majka. Alla fine, a 300 metri dallarrivo piazza lattacco finale Tom Dumoulin, il ciclista olandese del Team Giant riesce a trovare la forza per un azione degna del miglior scalatore. Sua la zampata finale, Dumoulin vince così una tappa che riporta sulle sue spalle la maglia rossa di leader di questa Vuelta di Spagna.
Nelle dichiarazioni post corsa salta subito agli occhi la felicita di Dumoulin, lolandese che si era già messo in mostra nel Tour di France, ringrazia tutta la sua famiglia e soprattutto la sua squadra che ha sempre creduto nella sua forza, anche nei momenti difficili passati nei giorni passati di questa Vuelta. Soddisfazione anche per Froome che ha fatto notare come lui abbia dato tutto per riuscire a portare a casa la vittoria di tappa, ma nulla ha potuto contro la forza di Dumoulin. Solito profilo basso per Fabio Aru che continua a provare a portare a casa una vittoria di tappa, il ciclista sardo continua a ringraziare la sua squadra, ma non cela un certo disappunto per non essere riuscito a piazzare neppure oggi il colpo giusto.