La UEFA ha reso note le date delle partite di playoff di Champions League 2015-2016. La Lazio affronterà l’andata contro il Bayer Leverkusen marted’ 18 agosto allo stadio Olimpico, mentre il ritorno si disputerà alla BayArena mercoledì 26 agosto, secondo l’alternanza classica martedì-mercoledì su andata e ritorno. Negli stessi giorni ci saranno anche Manchester United-Bruges, Sporting Lisbona-Cska Mosca, Astana-Apoel Nicosia e Bate Borisov-Partizan Belgrado (le squadre indicate per prime giocano l’andata in casa). Le due partite della Lazio si disputeranno alle ore 20:45; al termine dei playoff si terrà il sorteggio per delineare gli otto gironi della fase che apre ufficialmente la Champions League 2015-2016 (e dove troveremo anche Juventus e Roma).
La formazione del Bayer Leverkusen 2015-2016 non sarà diversa da quella che ha affrontato la stagione scorsa. Roger Schmidt disporrà i suoi con il 4-2-3-1, in porta Leno con una difesa che prevede Jedvaj (ex della Roma) e il giovane brasiliano Wendell sulle corsie, in mezzo guiderà ancora Omer Toprak con Papadopoulos (da considerare però che per il playoff il turco di passaporto tedesco sarà infortunato, e anche Jedvaj potrebbe non farcela). A centrocampo la cerniera è composta da Lars Bender, il capitano, e probabilmente Kramer tornato dal prestito biennale al Monchengladbach; attenzione anche a giocatori come André Ramalho e Marlon Frey, che possono dire la loro (così come Giulio Donati per la corsia destra di difesa). Il pezzo forte però arriva dalla cintola in su: Karim Bellarabi (’90), Hakan Calhanoglu (’94) e Son Heung-Min (’92) formano una linea di trequartisti giovane e piena di talento, con gol nei piedi e personalità. Manca però una prima punta che dia fiato al veterano Stefan Kiessling: quest’ultimo ha 31 anni e sa come si fa gol, ma nelle ultime stagioni è calato e ha bisogno di alternative che al momento non si vedono (a meno di far giocare l’australiano Robbie Kruse o lo stesso Son come suo back up).
L’allenatore del Bayer Leverkusen è, per il secondo anno consecutivo, Roger Schmidt. Nato a Kierspe nel marzo 1967, ha allenato il Paderborn per una stagione prime di andare in Austria a guidare il Red Bull Salisburgo. Qui ha fatto il grande salto: ha vinto il campionato austriaco con 11 punti di vantaggio sulla seconda e un clamoroso +75 di differenza reti, con 110 gol realizzati in 36 partite (un record assoluto per il torneo). Inoltre ha condotto i suoi agli ottavi di Europa League (eliminato dal Basilea) prima di essere messo sotto contratto dal Bayer Leverkusen. Con un gioco spumeggiante si è portato in vetta alla Bundesliga ma poi è calato sensibilmente, riuscendo comunque a raggiungere la qualificazione al playoff di Champions League e gli ottavi del torneo europeo. Il suo credo: 4-2-3-1 e pressing altissimo, appena recuperata palla si va alla conclusione o alla verticalizzazione finalizzata al tiro in porta. Anche per questo le Aspirine hanno segnato tanto (62 gol, terzo attacco del torneo) ma hanno anche subito imbarcate pur avendo una difesa buona in termini numerici (memorabile un 4-5 interno contro il Wolfsburg).
Il Bayer Leverkusen 2015-2016 non è molto diverso da quello che lo scorso anno ha centrato il quarto posto in Bundesliga e gli ottavi di Champions League. Sempre allenato da Roger Schmidt, non ha effettuato grandi acquisti: ce ne sono quattro ovvero la seconda punta Admir Mehmedi (dal Friburgo), i difensori centrali Jonathan Tah (dall’Amburgo) e Kyriakos Papadopoulos (riscattato dallo Schalke 04) e il centrocampista centrale André Ramalho, arrivato a parametro zero dal Salisburgo (Schmidt lo aveva allenato in Austria). Per il resto si tratta di rientri dai prestiti, in particolare attenzione a Christoph Kramer che era al Borussia Monchengladbach ed è tornato alla BayArena per essere protagonista, si parla molto bene anche della seconda punta coreana Seung-Woo Ryu che giocava in Zweite Bundesliga con l’Eintracht Braunschweig. E’ pesante invece l’addio del tuttofare Gonzalo Castro, ceduto per 11 milioni di euro al Borussia Dortmund; per 10 milioni l’attaccante svizzero Josip Drmic è stato venduto al Monchengladbach, mentre è partito anche Arkadiusz Miliz, definitivamente acquistato dall’Ajax dove era in prestito.
Il Bayer Leverkusen è l’avversario della Lazio nei playoff di Champions League 2015-2016. La formazione tedesca è ormai da tempo una costante nella fase a gironi del torneo: ha giocato le ultime due edizioni venendo sempre eliminato agli ottavi. Nel 2013-2014 cedette al PSG perdendo 4-0 in casa e 2-0 a Parigi, mentre lo scorso anno come abbiamo detto andò molto vicino ad eliminare l’Atletico Madrid, finalista dell’edizione precedente. Dal 2002 il Leverkusen ha giocato sei volte i gironi di Champions, superandoli sempre; nel secondo anno di partecipazione (il primo nel 1998) i tedeschi si sono spinti in finale con una cavalcata strepitosa. Era la squadra di Butt e Bernd Schneider, di Lucio e Michael Ballack, di Basturk e Neuville; allenata da Klaus Toppmoller, eliminò Juventus e Arsenal nel secondo girone, poi fece fuori Liverpool e Manchester United arrivando a Glasgow per sfidare il Real Madrid. Perse 2-1: segnò Raul, pareggiò Lucio ma al termine del primo tempo Zinedine Zidane si inventò un gol da cineteca. Fu una stagione infausta per il Bayer Leverkusen, che perse tutto all’ultimo: appunto la Champions, la Bundesliga – a favore del Borussia Dortmund – e la Coppa di Germania che andò allo Schalke 04.
La Lazio affronterà il Bayer Leverkusen nel playoff di Champions League 2015-2016, avendo la prima partita allo stadio Olimpico. Lazio che ha trovato nell’urna un avversario non certo agevole: i biancocelesti giocano contro una formazione che ha ottenuto il quarto posto nella Bundesliga dello scorso anno, ma che soprattutto ha raggiunto gli ottavi di finale di Champions League in un girone che comprendeva anche Zenit San Pietroburgo e Benfica. Ai quarti di finale il Bayer Leverkusen ha incrociato l’Atletico Madrid: 1-0 in Germania e 0-1 in Spagna con eliminazione ai rigori e tanti rimpianti. Per la Lazio non sarà affatto semplice qualificarsi, ma la formazione di Stefano Pioli sa di potersela giocare alla pari.
Chi sarà l’avversaria della Lazio nel playoff di Champions League? I biancocelesti tornano ad affacciarsi nella più importante competizione europea per club dopo sette anni; per accedere alla fase a gironi però avranno bisogno di superare un turno di qualificazione al quale si sono qualificati grazie al terzo posto conquistato nell’ultimo campionato di Serie A.
La Lazio fa parte dell’urna dei “piazzati” (clicca qui per approfondire) e non è testa di serie: questo “per colpa” di Shakhtar Donetsk e Cska Mosca, che hanno un ranking UEFA superiore e si sono qualificate ai danni di Fenerbahçe e Sparta Praga. La Lazio dunque è slittata tra le non teste di serie, dovendo affrontare oggi a Nyon un sorteggio decisamente più complicato: le cinque possibili avversarie, in ordine di ranking UEFA, sono Manchester United, Valencia, Bayer Leverkusen, Shakhtar Donetsk e Sporting Lisbona. Chiaramente ognuno ha le sue preferenze, ma appare piuttosto scontato che la formazione da evitare a tutti i costi sia il Manchester United: sarà anche in crisi da quando Sir Alex Ferguson ha lasciato la panchina, ma negli ultimi due anni ha fatto grandi investimenti e può sempre contare su grandi giocatori come Wayne Rooney e Robin Van Persie, come Bastian Schweinsteiger (appena acquistato dal Bayern Monaco) e Juan Mata. Valencia e Bayer Leverkusen sono insidie: partono alla pari della Lazio ma, rispetto ai biancocelesti di oggi, hanno esperienza europea e dunque sanno come ci si districa in un playoff (i tedeschi lo hanno giocato l’anno scorso); Shakhtar Donetsk e Sporting Lisbona sono forse gli affari migliori. Gli ucraini si sono indeboliti rispetto a qualche stagione fa, hanno venduto giocatori come Willian e Fernandinho, Mkhitaryan e Luiz Adriano, e hanno perso qualcosa; i portoghesi sono una formazione giovane, di talento e con entusiasmo ma che paga qualcosa sul piano dell’esperienza. Comunque vada si tratterà di due partite da non sottovalutare: l’ultima squadra a giocare un playoff di Champions League è stato il Napoli, e ci ricordiamo benissimo come è andata a finire…