Un grande successo per il tennis italiano, per la prima volta nella storia di questo sport due nostre rappresentanti si sono qualificate per una semifinale Slam. Succede agli Us Open 2015: Roberta Vinci, che non ha avuto un tabellone particolarmente complicato, ha superato in tre set Kristina Mladenovic prendendosi la prima semifinale di un Major a 32 anni, mentre Flavia Pennetta, alla seconda semifinale in carriera a New York, ha rimontato la numero 4 del mondo Petra Kvitova. Le semifinali non si presentano facili: ci sono di fronte le prime due giocatrici del ranking WTA, la tre volte campionessa in carica Serena Williams che punta ai 22 Slam e al Grande Slam di calendario (raggiungerebbe in entrambi i casi Steffi Graf) e Simona Halep che pur con qualche difficoltà è riuscita a superare Victoria Azarenka, che da queste parti ha giocato due finali consecutive. Uno sguardo anche alle semifinali maschili, dove vivremo il derby svizzero Stan Wawrinka-Roger Federer e un appassionante derby balcanico Novak Djokovic-Marin Cilic, con Stan e il campione in carica che proveranno ad evitare l’ennesima finale tra i primi due al mondo. Di Us Open 2015 e di un pronostico sulle semifinali, IlSussidiario.net ha parlato in esclusiva con Paolo Bertolucci.
Due italiane in una semifinale Slam, mai successo prima: se lo aspettava realisticamente prima che iniziasse il torneo? Si poteva anche pensare, visto il non grandissimo livello del tennis femminile dove tranne Serena Williams e Maria Sharapova le altre giocatrici non sono così eccezionali. Basta pensare che nella finale di Wimbledon abbiamo visto una giocatrice come la Muguruza; e poi il nostro tennis femminile ha sempre fatto bene in questi anni…
Roberta ha avuto un tabellone favorevole e il ritiro della Bouchard, ma centra la prima semifinale Slam a 32 anni. Pensa che le pressioni “minori” per non essere più la numero uno nel doppio l’abbiano aiutata? Non credo che il doppio c’entri qualcosa, come penso che la Bouchard fosse ad ogni modo battibile. Questo risultato premia più che altro la serietà e l’impegno di Roberta e Flavia, che anche dopo i 30 anni raggiungono un risultato importante nella loro carriera.
Per Roberta ci sarà Serena Williams, 0-4 nei precedenti: davvero non ci saranno possibilità di vittoria? Sarà molto difficile per Roberta battere una tennista come Serena Williams, ma sulla carta nel tennis e nello sport può accadere di tutto. Credo anche che, Grande Slam a parte, Serena voglia vincere gli Us Open e quindi non abbia motivazioni particolari; casomai un po’ di pressione ci potrebbe essere.
Flavia giocherà contro la Halep: è avanti 3-1 nei precedenti ma ha perso l’ultimo incontro. Cosa si aspetta? Mi aspetto un incontro equilibrato, anche se la Halep potrebbe partire favorita. A bocce ferme però penso sia meglio giocare contro di lei e non contro la Azarenka: la rumena è più discontinua e meno potente della bielorussa.
Quante possibilità ci saranno di vedere almeno un italiana in finale? Naturalmente sarà la Pennetta quella che avrà più possibilità di centrare questo traguardo. A New York Flavia ha sempre fatto cose importanti, ha un feeling particolare con gli US Open…
Quanto fa bene questo risultato al tennis italiano? Tanto: il tennis va sulle pagine dei giornali, poi bisogna rilevare che proprio il tennis femminile ha tenuto in alto questo sport nel mondo grazie alle vittorie di Francesca Schiavone, di Sara Errani, Roberta Vinci e Flavia Pennetta. Purtroppo, attualmente alle loro spalle ci sono ben poche eredi.
Nemmeno la Giorgi? Camila ha qualche exploit ma deve crescere, è ancora discontinua, non è certo al livello di queste tenniste.
Parliamo delle semifinali maschili: Federer-Wawrinka sarà il derby svizzero. Crede che, Djokovic a parte, sarà Wawrinka il più grande ostacolo per Roger? Federer parte in vantaggio, ma è tutto aperto. Credo che Wawrinka abbia le sue possibilità, da questa parte di tabellone lui o Murray erano i favoriti per sfidare Federer; ci è arrivato lui e ora se la gioca.
Il campione in carica Cilic sarà una minaccia per Djokovic dopo il successo su Tsonga? Non penso che potrà ripetere due partite come quelle dello scorso anno, senza contare che in finale affrontò Nishikori e non uno dei big.
(Claudio Franceschini-Franco Vittadini)