Inizia stasera a Twickenham con Inghilterra-Fiji la Coppa del Mondo di rugby 2015, ottava edizione di questa competizione che si svolgerà fino al 31 ottobre in 13 stadi, 12 in Inghilterra più il Millennium Stadium di Cardiff. Il torneo prevede la partecipazione di 20 squadre, suddivise in quattro gironi da cinque squadre. Passeranno ai quarti di finale le prime due di ogni girone. La Nuova Zelanda è la formazione campione uscente. L’Italia è inserita nel girone con Francia, Irlanda, Canada e Romania e debutterà domani sempre a Twickenham contro la Francia. Il girone di ferro sarà proprio quello dell’Inghilterra con le stesse Fiji, il Galles, l’Australia e l’Uruguay. Favoriti come al solito gli All Blacks, poi l’Inghilterra che godrà del fattore campo, il Sudafrica, l’Australia e da non trascurare le ambizioni dell’Irlanda e del Galles. . Per presentare questi Mondiali abbiamo sentito Vittorio Munari. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cominciano i Mondiali, come vede l’Italia? Non sarà facile qualificarsi per i quarti. E’ vero che nell’ultimo test match col Galles abbiamo rischiato di vincere, ma per demerito dei nostri avversari. Manchiamo di una rosa vasta, manchiamo di una base e questo ci crea sempre delle difficoltà nelle competizioni internazionali.
L’assenza di Parisse domani quanto conterà per gli azzurri? Tanto, a livello di qualità tecnica di questo giocatore e anche per la sua capacità di essere leader in campo e fuori.
Con la Francia pronostico a nostro sfavore, cosa dovremo fare per contrastare i transalpini? Dovremo avere più palloni possibile a disposizione, quindi far sì che la Francia non abbia molto possesso palla. Sono vere però anche due cose: la Francia ha fatto una preparazione sulle sette partite, quindi per arrivare in finale, noi invece per arrivare ai quarti e questa sarà la prima partita del girone. La Francia potrebbe pagare un tipo di preparazione diversa dalla nostra. Almeno speriamo…
L’Irlanda è l’altra nostra avversaria per la qualificazione? E’ superiore a noi, fino a un po’ di tempo fa era seconda nel ranking mondiale. Forse il suo problema, come per il Galles, è di non avere molti grandi giocatori. Manca un po’ di ricambi. In ogni caso credo che Francia e Irlanda partiranno favorite per il passaggio del turno, dovrebbe succedere veramente qualcosa di incredibile per la qualificazione degli azzurri.
Con la Romania e il Canada saranno incontri facili? Dipende da quello che succederà con la Francia, sono incontri che potrebbero complicarsi.
Girone di ferro quello con Australia, Inghilterra e Galles, chi passerà? Girone davvero di ferro, visto che ci saranno anche le isole Fiji, una nazionale di grande livello. Australia, Inghilterra, Galles e Fiji si potranno battere tutte tra di loro, non sarebbe una sorpresa. Sarà il girone della morte.
All Blacks favoriti, chi potrà batterli? In realtà gli All Blacks hanno vinto i Mondiali solo nel 1987 e nel 2011 in casa. La Francia ha disputato tre finali, Inghilterra, Australia e Sudafrica hanno vinto i Mondiali. Queste squadre saranno le favorite. Poi vengono Galles e Irlanda che se vincessero farebbero un exploit. Non ci sarà niente di scontato.
Cosa significheranno i Mondiali in Inghilterra? Direi che in Inghilterra come in tutti i paesi anglosassoni il rugby ha grande tradizione, grande pubblico, grande seguito. Poi l’Inghilterra è la patria degli sport, il rugby qui ha una sua valenza, anche se va detto che è in Nuova Zelanda e Sudafrica che è vissuto come una religione…
Quanto valore avrà la Coppa del Mondo per la diffusione di questo sport in tutto il mondo? Tanto, a livello mediatico è il terzo evento dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. In Inghilterra poi è stato tutto organizzato benissimo, stadi esauriti, diritti televisivi, marketing, un evento perfetto anche dal punto di vista economico.
Ci resta solo viverlo… Sì speriamo che siano Mondiali bellissimi, che possano riservarci un grande rugby e premino veramente la squadra che meriterà di più di vincerlo. (Franco Vittadini)